L’attenzione per la salute della donna è notevolmente cresciuta in Italia e nel mondo nell’ultimo decennio.

Su PubMed, principale database gratuito ad accesso aperto ai temi della medicina, nel 2015 risultavano pubblicati 35.945 articoli. Nel 2024, il numero è salito a 62.262.

Restringendo il campo al nostro Paese, le pubblicazioni erano 1312 nel 2015 e sono quasi triplicate nel 2024, raggiungendo le 3491.

Sono state prodotte e pubblicate dal 2017 ad oggi, anno in cui è stato istituito il Sistema nazionale linee guida, anche 16 linee guida e raccomandazioni. Riguardano gli ambiti dell’oncologia ginecologica e senologica, della salute riproduttiva, della ginecologia e uro-ginecologia, della gravidanza e percorso nascita.

Questo è il quadro tracciato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in occasione della giornata nazionale della salute della donna, che si è celebrata il 22 aprile.

Cosa è cambiato dopo 10 anni dall’istituzione della Giornata

In 10 anni sono aumentati gli studi su cardiologia, tumori, diabete ed effetti delle vaccinazioni. Ciò secondo una rielaborazione del Centro di medicina di genere dell’ISS, diretto da Elena Ortona.

Progressi sono stati fatti sull’endometriosi e la fibromialgia e per la prevenzione dei tumori ginecologici

Il Centro di medicina di genere dell’ISS evidenzia anche i progressi in termini di salute al femminile e prevenzione. Ne è un esempio l’introduzione del test HPV per il tumore al collo dell’utero. Questo ha sostituito gradualmente il Pap-test nelle donne di età superiore ai 30 anni in molte Regioni.

C’è stata inoltre una crescita della consapevolezza sull’endometriosi, con più iniziative per la diagnosi precoce e il riconoscimento della patologia come malattia cronica.

Anche per la fibromialgia, prevalente nel genere femminile, è stata acquisita maggiore conoscenza e consapevolezza e sono state definiti i criteri diagnostici, come il dolore muscolo-scheletrico diffuso, e la presenza di aree algogene.

In 15 anni mortalità ridotta di oltre il 20% per tumore

Si è assistito, negli ultimi decenni, a un progressivo aumento della sopravvivenza in molti tipi di tumori maligni. Ciò grazie all’introduzione di nuove terapie e di diagnosi in stadi più precoci che hanno interessato sia uomini che donne. Lo sottolinea il Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’ISS, diretto da Mauro Biffoni.

Per quanto riguarda le donne, la mortalità per tumori si è ridotta di oltre il 20% nella fascia di età 20-49 anni dal 2006 al 2021.

Nel 2024 si stimava che vivessero dopo una diagnosi di tumore circa 2 milioni di donne di cui la metà con una sopravvivenza che superava i 10 anni. È un dato indicativo dell’efficacia delle terapie disponibili.

Le sopravvivenze osservate portano a stimare che la speranza di guarigione sia del 73% dopo una diagnosi di carcinoma della mammella. Sia, inoltre, del 69% di tumore dell’utero, del 58% per il carcinoma della cervice uterina e del 32% per il carcinoma dell’ovaio.

Salute delle donne, costruire una società più equa

16 Linee guida accompagnano le fasi della vita femminile per garantire cure efficaci, sicure ed eque lungo tutto il corso della vita femminile

In occasione della Giornata nazionale dedicata alla salute della donna, sempre più evidenze mostrano come la salute mentale femminile sia influenzata da fattori biologici. Ma anche da determinanti socioculturali come gli stereotipi e i ruoli di genere, la discriminazione, la violenza, le molestie. E l’equilibrio tra vita privata e lavorativa e le condizioni socioeconomiche.

Comprendere e affrontare queste dimensioni è essenziale per costruire percorsi di cura realmente efficaci ed equi.

Il benessere psicologico delle donne, ricordano gli esperti ISS, è un pilastro per la salute pubblica e lo sviluppo sociale. Intervenire sui determinanti della salute mentale femminile, in tutte le fasi della vita, significa investire nel futuro della società.