La salute dell’udito è spesso trascurata e il suo impatto sulla qualità della vita è enorme.
La perdita uditiva non riguarda solo le persone anziane, colpisce anche giovani e adulti, minando la comunicazione, le relazioni sociali e la sicurezza personale.
Un udito sano non è solo una questione di benessere fisico: gli effetti dell’ipoacusia, infatti, ricadono inevitabilmente sulla sfera psicologica e sociale.
Prevenire i problemi di udito, oggi, è possibile grazie a cinque comportamenti da praticare per evitare d
anni irreversibili, tra cui proteggerlo dai suoni forti. Si deve, inoltre, prevenirne la perdita con controlli regolari, utilizzare dispositivi acustici quando è necessario e sostenere coloro i quali vivono con una disabilità uditiva.
Su questi argomenti, Udito Italia ha celebrato, per il decimo anno consecutivo, il World Hearing Day, il più grande evento di sensibilizzazione sulla salute uditiva.
Il World Hearing Day e la campagna Ascolta responsabilmente
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Il World Hearing Day è stato occasione di confronto tra rappresentanti delle istituzioni, operatori sanitari, ricercatori, associazioni, imprese sui vari aspetti legati all’udito. Tra questi, la sicurezza stradale, l’impatto dell’ambiente sonoro sulla salute e la protezione acustica nei luoghi di lavoro. Ogni giorno, infatti, milioni di lavoratori sono esposti a livelli di rumore potenzialmente dannosi. Superata una certa soglia, è fondamentale l’uso di dispositivi di protezione individuale come gli otoprotettori.
Nel corso dell’incontro, si è discusso anche sull’innovazione tecnologica nel settore dell’udito, sull’evoluzione della normativa e sul ruolo dei sanitari nella prevenzione e cura della sordità.
«L’udito – ha spiegato Valentina Faricelli, presidente di Udito Italia – continua ad essere una patologia misconosciuta, trascurata. Siamo impegnati a portare conoscenza e sensibilizzazione su questo tema. Lo faremo fino al 3 marzo, quando si celebra il World Hearing Day indetto dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), quando lanceremo la campagna “Ascolta responsabilmente”».
Il problema uditivo aumenterà a causa di molteplici fattori
I dati diffusi dall’OMS confermano che oltre un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo ha una forma di disabilità uditiva. Circa 430 milioni di essi necessitano di una riabilitazione poiché hanno una disabilità uditiva invalidante.
«Purtroppo – ha evidenziato Faricelli – il problema uditivo aumenterà, non possiamo fermarlo. E questo a causa di molteplici fattori, in particolare quello sociale. L’età media si sta allungando, le persone vivono di più, ma aumentano anche le patologie legate all’età, tra cui l’ipoacusia. Poi c’è il fattore ambientale: i nostri ambienti di vita sono sempre più rumorosi e non c’è adeguata consapevolezza sulla necessità di proteggerci. Non ultimo il fattore culturale. L’ipoacusia continua a rimanere una cenerentola nella percezione del benessere generale, si arriva alla cura quando è ormai troppo tardi», conclude Faricelli.
Perdita dell’udito: i ‘gamer’ sono una categoria a rischio
Secondo l’OMS, sono troppi i giovani a rischio per l’esposizione prolungata a suoni forti come la musica o quelli che escono dai videogiochi.
«Il 3 marzo – ha comunicato all’agenzia Dire Ivan Venturi, produttore di videogiochi – la categoria dei ‘gamer’ sarà inserita dall’OMS tra quelle a rischio per l’udito. Il volume alto traumatizza l’apparato auricolare, così come avviene per altri rumori forti. È importante godersi i videogiochi, ma bisogna avere cura del proprio udito. Da ragazzi non ci pensiamo, però poi passano gli anni e i problemi affiorano».