La lotta contro il cancro compie un passo decisivo con la creazione della prima Rete europea di competenza sulle risorse mediche ad alta tecnologia. Questa iniziativa mira a eliminare le disparità territoriali nell’accesso ai trattamenti più innovativi, garantendo equità tra i pazienti nei diversi Stati membri. Con il coinvolgimento di 22 paesi europei, 67 organizzazioni e quasi 200 esperti, il progetto punta a rivoluzionare l’oncologia integrando tecnologie all’avanguardia e favorendo la condivisione di conoscenze tra i migliori centri di ricerca e trattamento in Europa
La Rete europea: un progetto per abbattere le barriere nell’innovazione oncologica
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Negli ultimi dieci anni, il numero di persone che convivono con una diagnosi di tumore in Europa è aumentato del 41%, passando da 16,8 milioni nel 2010 a 23,7 milioni nel 2020. In Italia, i pazienti oncologici sono cresciuti del 37%, passando da 2,5 milioni a 3,6 milioni nello stesso periodo. Questo incremento è legato all’invecchiamento della popolazione e ai progressi nelle terapie, che permettono una sopravvivenza più lunga e una migliore qualità di vita. Tuttavia, resta il problema dell’accesso disomogeneo alle tecnologie avanzate, con trattamenti difficili da ottenere in alcune regioni.
La nuova rete europea si propone di colmare queste lacune, creando una piattaforma comune per la condivisione di competenze, infrastrutture e risorse tecnologiche. Il progetto si articola in sette aree chiave della ricerca oncologica.
Tra queste: medicina nucleare, radiomica, radioterapie innovative, tecniche chirurgiche avanzate, metodi fisici di ablazione, terapie cellulari e sperimentazione ex vivo di farmaci.
L’Italia gioca un ruolo di primo piano grazie al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia, che, insieme al Centre Léon Bérard di Lione, guiderà l’area dedicata alle radioterapie innovative.
Il ruolo di CNAO e l’innovazione nelle radioterapie avanzate
CNAO di Pavia è stato scelto per coordinare l’area delle radioterapie innovative, un settore fondamentale nella lotta contro il cancro. Secondo il professor Gianluca Vago, presidente di CNAO, questa Rete rappresenta un’opportunità unica per abbattere gli ostacoli che limitano l’accesso alle cure più avanzate. In Italia, circa il 60% dei pazienti oncologici necessita della radioterapia nel proprio percorso terapeutico. Le le disparità geografiche, tuttavia, riducono la possibilità di accedere alle tecnologie più evolute.
Questa tecnica è uno dei pilastri della cura del cancro, accanto alla chirurgia e ai trattamenti farmacologici. I progressi in questo settore hanno reso le terapie oncologiche sempre più precise, aumentando l’efficacia contro i tumori e limitando i danni ai tessuti sani. Tra le tecniche più avanzate, l’adroterapia svolge un ruolo chiave.
Questa metodologia utilizza protoni e ioni carbonio per colpire le cellule tumorali con una precisione senza precedenti, migliorando l’efficacia del trattamento e riducendo gli effetti collaterali.
Adroterapia: una rivoluzione per i tumori più difficili da trattare
L’adroterapia rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel campo della radioterapia oncologica. A differenza della radioterapia tradizionale, che utilizza raggi X, questa tecnica sfrutta particelle più pesanti e dotate di maggiore energia, come protoni e ioni carbonio. Questo approccio consente di colpire con estrema precisione le cellule tumorali, riducendo al minimo i danni ai tessuti sani circostanti e migliorando l’efficacia del trattamento.
Secondo la professoressa Ester Orlandi, responsabile del Dipartimento Clinico CNAO, l’adroterapia è particolarmente efficace per tumori spesso inoperabili o resistenti ai trattamenti convenzionali. Grazie alla sua elevata precisione, questa metodica è stata inizialmente utilizzata per trattare i tumori alla base del cranio, ma nel tempo è stata estesa a un numero sempre maggiore di neoplasie. Attualmente, solo sei centri nel mondo offrono trattamenti con protoni e ioni carbonio. Tra questi, CNAO di Pavia rappresenta un punto di riferimento internazionale per l’innovazione e l’eccellenza nel campo della radioterapia avanzata.
Verso una personalizzazione sempre maggiore delle cure oncologiche
Uno degli aspetti più innovativi dell’adroterapia è la possibilità di personalizzare il trattamento in ogni sua fase. L’evoluzione tecnologica nella radioterapia sta portando a un miglioramento costante dei protocolli di cura, con strumenti avanzati per la simulazione e l’erogazione dei trattamenti. La personalizzazione consente di adattare la terapia alle caratteristiche specifiche di ogni tumore, migliorando l’efficacia e riducendo al minimo gli effetti collaterali.
L’innovazione in questo settore è in continua evoluzione e coinvolge ogni aspetto del trattamento, dalla diagnostica alla fase terapeutica. Questo progresso deve essere accompagnato da un impegno concreto per garantire l’accesso a tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Il riconoscimento di CNAO come leader nelle radioterapie innovative permette collaborazioni con istituzioni di rilievo come ESTRO, CERN, MEDAUSTRON e MIT, promuovendo l’accesso equo a queste tecnologie in tutta Europa.
Un’Europa più unita nella lotta contro il cancro
La creazione della Rete europea di competenza sulle risorse mediche hi-tech fa parte della Joint Action dell’Unione Europea sugli European Networks of Expertise (NoEs), sotto il coordinamento dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Il progetto JANE-2, della durata di quattro anni, prevede la nascita di sette reti europee dedicate all’oncologia. Queste si concentreranno su tumori complessi, cure palliative, gestione del paziente guarito, prevenzione personalizzata, tecnologie omiche e neoplasie che colpiscono adolescenti e giovani adulti.
Il professor Paolo Casali, coordinatore del progetto, ha sottolineato che, per la prima volta, vengono istituite reti che affrontano ogni fase della lotta contro il cancro, dalla prevenzione alla diagnosi, fino alla cura e al follow-up dei pazienti. Le NoEs non si limiteranno a riunire gli operatori sanitari, ma coinvolgeranno anche istituzioni accademiche, società scientifiche, associazioni di pazienti e centri di ricerca, creando un sistema integrato capace di garantire cure più avanzate e accessibili a tutti.
Un nuovo orizzonte per la lotta contro il cancro
La nascita della prima Rete europea di competenza sulle risorse mediche hi-tech segna un passo fondamentale per una sanità più equa e innovativa. L’integrazione tra istituzioni, centri di ricerca e ospedali permetterà di superare le disuguaglianze nell’accesso alle cure, garantendo ai pazienti le migliori terapie disponibili, indipendentemente dal luogo di residenza.
Grazie al contributo di realtà d’eccellenza come CNAO di Pavia, l’Europa si prepara a una nuova fase nella lotta contro il cancro, fondata sulla collaborazione, sull’innovazione tecnologica e sulla personalizzazione delle cure, offrendo nuove prospettive per milioni di pazienti.