Un importante traguardo per la lotta al tumore del pancreas, una delle neoplasie più aggressive.
Un nuovo test ematico permetterà di rilevare le cellule cancerose in meno di un’ora.
Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Science Translational Medicine.

Il tumore del pancreas

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I tumori del pancreas si verificano in seguito alla moltiplicazione fuori controllo delle cellule del pancreas, un organo ghiandolare posto dietro lo stomaco, cellule che vanno a formare una massa. Queste cellule tumorali possiedono la capacità di diffondersi in altre parti dell’organismo.
Quindi agire tempestivamente è fondamentale per migliorare le possibilità di sopravvivenza di chi ne è colpito.
L’adenocarcinoma pancreatico è il tipo più comune di neoplasia pancreatica, in quanto rappresenta circa l’85% dei casi, e il termine “cancro del pancreas” viene talvolta utilizzato per riferirsi solo a questo tipo. La patologia è tra le principali cause di morte correlate al cancro. I pazienti vengono spesso diagnosticati spesso troppo tardi, quando le opzioni di trattamento efficaci sono limitate.

Il test

Montoya Mira e la sua equipe dell’Oregon Health & Science University di Portland,
hanno realizzato un test rapido basato su biomarcatori sensibile alla proteasi. Tutto quello che il paziente deve fare è semplicemente sottoporsi ad un prelievo di sangue. L’esame usa sonde peptidiche fluorescenti accoppiate a un nanosensore magnetico per rilevare l’attività proteasica. Il test, denominato “PAC-MANN-1”, può anche essere utilizzato per monitorare la progressione della malattia e l’efficacia dei trattamenti per combattere la patologia.

Una scoperta estremamente preziosa se pensiamo che In genere l’adenocarcinoma pancreatico è caratterizzato da prognosi nefasta: dopo la diagnosi, a un anno vi è una sopravvivenza del 25% e di solo il 5% a cinque anni. Per i casi diagnosticati precocemente, invece, il tasso di sopravvivenza a cinque anni sale al 20%.