La Lega del Filo d’Oro lancia la campagna “Insieme oltre il buio e il silenzio”. Attraverso il “Manifesto delle Persone Sordocieche” e nuove proposte legislative, la Fondazione mira a costruire una società più inclusiva, senza barriere e discriminazioni
Le sfide quotidiane delle persone sordocieche
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Le persone sordocieche, e le loro famiglie, affrontano ogni giorno ostacoli spesso invisibili agli occhi della società. Dalla difficoltà di accedere a cure mediche senza un interprete, all’impossibilità per i bambini di frequentare una scuola senza programmi didattici adeguati, fino all’esclusione dal mondo del lavoro per gli adulti, le barriere sono molteplici e pervasive. Queste difficoltà non riguardano solo l’accesso ai servizi essenziali, ma evidenziano un problema più profondo: la mancanza di politiche realmente inclusive, capaci di garantire il diritto alla partecipazione attiva nella società.
La Lega del Filo d’Oro, che da oltre sessant’anni si dedica a migliorare la qualità della vita di queste persone, ha deciso di intensificare i propri sforzi con una campagna di sensibilizzazione che vuole andare oltre la semplice denuncia, proponendo soluzioni concrete. La campagna, sostenuta da RAI per la Sostenibilità – ESG dal 13 al 19 gennaio 2025, non si è limitata a raccontare le sfide, ma ha cercato di coinvolgere attivamente istituzioni, cittadini e famiglie per costruire un futuro più equo.
Il “Manifesto delle Persone Sordocieche”: una visione collettiva
Il cuore della campagna è rappresentato dal “Manifesto delle Persone Sordocieche”.
Parliamo di un documento che esprime una visione di una società capace di accogliere e valorizzare ogni individuo.
Presentato alla Camera dei Deputati lo scorso marzo, il Manifesto richiede l’aggiornamento della Legge 107/2010 per riconoscere come sordociechi tutti coloro che convivono contemporaneamente con la cecità e la sordità, indipendentemente dall’età in cui queste disabilità si manifestano.
La richiesta della Fondazione non si limita al riconoscimento legale, ma abbraccia temi cruciali per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone sordocieche. Si parla di accesso a cure specialistiche, supporto educativo personalizzato, programmi per l’inclusione lavorativa e spazi abitativi progettati per rispondere alle esigenze specifiche di chi non vede e non sente. L’obiettivo è garantire che nessuno venga lasciato indietro, superando le barriere che ancora separano molte persone dalla piena partecipazione alla vita sociale.
Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro, ha sottolineato come il Manifesto rappresenti una vera e propria chiamata all’azione.
Secondo lui, solo un impegno collettivo può rendere possibile il sogno di una società più giusta e inclusiva, dove la diversità venga celebrata come una ricchezza e non come un ostacolo.
Inclusione scolastica e lavorativa: i diritti fondamentali
La Lega del Filo d’Oro pone l’accento su alcuni aspetti fondamentali per l’inclusione. La scuola rappresenta uno dei primi luoghi in cui le persone sordocieche possono sperimentare barriere o opportunità. Tuttavia, senza programmi educativi specifici, strumenti tecnologici adeguati e il supporto di insegnanti specializzati, l’accesso all’istruzione rischia di rimanere una chimera. Garantire un’istruzione inclusiva non significa solo adattare i contenuti didattici, ma creare un ambiente in cui ogni studente possa sentirsi accolto e valorizzato.
Anche l’accesso al mondo del lavoro rappresenta una sfida fondamentale. Per molti adulti sordociechi, l’assenza di politiche inclusive e di supporto professionale si traduce in un’esclusione sistematica dal mercato del lavoro. Creare opportunità lavorative significa abbattere pregiudizi, fornire formazione specifica e progettare ambienti di lavoro accessibili. La Lega del Filo d’Oro insiste sull’importanza di considerare le persone sordocieche come una risorsa preziosa, capaci di contribuire in modo significativo alla collettività.
La Lega del Solo d’Oro e le richieste delle famiglie: abbattere le barriere burocratiche
Le famiglie delle persone sordocieche sono spesso lasciate sole a fronteggiare un sistema complesso e poco accessibile. La Lega del Filo d’Oro sottolinea come sia fondamentale garantire un diritto universale alla cura, attraverso una collaborazione efficace tra Stato, Regioni, Comuni e strutture sanitarie. Le barriere burocratiche, che spesso ostacolano l’accesso alle cure o impediscono di rivolgersi a centri specialistici fuori regione, devono essere eliminate.
I familiari chiedono inoltre che vengano valorizzate strutture come la Lega del Filo d’Oro, che rappresentano un punto di riferimento unico per la comunità sordocieca. Offrire la possibilità di accedere a queste risorse, indipendentemente dal luogo di residenza, è una priorità per garantire cure adeguate e personalizzate. La Fondazione sottolinea che solo una rete di servizi realmente inclusiva può rispondere ai bisogni complessi delle persone sordocieche e delle loro famiglie.
Un futuro inclusivo: il ruolo della collettività
La campagna “Insieme oltre il buio e il silenzio” invita tutti a contribuire a un cambiamento reale. La costruzione di una società inclusiva non può essere delegata esclusivamente alle istituzioni, ma richiede il coinvolgimento attivo di ogni cittadino. Creare ambienti accessibili, abbattere le barriere nei luoghi di cultura e sport, e promuovere la mobilità autonoma sono solo alcuni dei passi necessari per rendere il mondo più equo.
La Fondazione ha messo a disposizione sul sito insiemeoltre.it una guida pratica per facilitare la comunicazione e l’interazione con le persone sordocieche. Questo strumento rappresenta un ulteriore passo verso la sensibilizzazione, fornendo indicazioni utili per affrontare le sfide quotidiane e favorire l’inclusione in ogni ambito della vita.