Le malattie che minacciano la vista interessano milioni di persone in Italia e nel mondo.
Il rischio di perdere in parte o del tutto la capacità visiva è cresciuto negli ultimi anni con l’allungarsi della vita media.
La prevenzione, secondo gli esperti, è dunque il modo migliore per conservare la vista per tutta la vita. “L’istinto ci porta a proteggere gli occhi. La prevenzione ci aiuta a farlo”.
Con questo messaggio l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) ha lanciato la campagna 2024 dedicata alla prevenzione delle patologie oculari. Ciò in occasione della Giornata Mondiale della Vista, che si celebra il 10 ottobre di ogni anno.
Molte le iniziative organizzate in tutta Italia per aumentare la consapevolezza sui problemi della vista e per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione. E anche per indurre le persone a controlli oculari periodici.
2,7 milioni di italiani hanno problemi di vista
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In Italia sono 2,7 milioni le persone (il 5,4% degli abitanti) che hanno problemi di vista. Nell’ultimo anno, in particolare, circa 7 su 10 hanno dovuto rinunciare alle visite oculistiche.
«Sostenere l’oculistica nel Servizio sanitario nazionale è una delle nostre priorità, soprattutto per garantire l’assistenza oculistica alle persone bisognose». Così Alessandra Balestrazzi, presidente dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO). «Troppe persone con problemi alla vista hanno difficoltà economiche per l’accesso a visite oculistiche. Ma anche – continua Balestrazzi – per l’acquisto di occhiali, lenti a contatto o farmaci; non per questo però si deve rinunciare alla prevenzione e alle cure».
In occasione della Giornata Mondiale della vista, AIMO fa sapere che è “particolarmente impegnata nel sostenere e promuovere la ricerca scientifica e tutte le campagne di prevenzione”.
Degenerazione maculare legata all’età (AMD)
La degenerazione maculare legata all’età (AMD) è la causa più frequente di cecità legalmente riconosciuta al di sopra dei 65 anni nei Paesi industrializzati.
«La sua prevalenza è stimata intorno al 10% nella popolazione compresa tra i 65 e i 74 anni e del 27% al di sopra dei 75 anni». Lo afferma Giovanni Battista Sbordone, consigliere AIMO. «Si tratta di una malattia che impegna fortemente le strutture pubbliche, soprattutto dal punto di vista organizzativo. Per questo sarebbero auspicabili programmi che permettano di raggiungere quanti più pazienti possibile e con meno disagi per loro e per i caregiver».
Al momento, la prevenzione della maculopatia senile si basa sul controllo degli stili di vita. Ipertensione, fumo di sigaretta, obesità, luce solare sono tutti fattori di rischio.
Oggi, si sono particolarmente evolute le tecniche di riabilitazione visiva che permettono di sfruttare al massimo i residui visivi di questi pazienti (prevenzione terziaria).
Neoplasie palpebrali, l’attenzione dell’AIMO
Tra le patologie oculari su cui AIMO pone attenzione ci sono anche le neoplasie palpebrali.
Circa il 5-10% di tutti i tumori cutanei si verificano a livello palpebrale. E circa il 90% dei tumori palpebrali nei Paesi non asiatici è costituito da carcinomi basocellulari, il 70% dei quali localizzati nella palpebra inferiore.
Gli altri tipi di tumori palpebrali sono molto meno comuni. Il carcinoma a cellule squamose costituisce il 5% di tutti i tumori palpebrali e il melanoma meno dell’1%.
Altrettanto rari sono il carcinoma sebaceo e il carcinoma a cellule di Merkel. In generale, i carcinomi basocellulari e squamocellulari sono quasi sempre curabili, se individuati e trattati precocemente.
Il melanoma è curabile se viene diagnosticato e trattato nelle sue fasi iniziali, anche se è più probabile una sua diffusione. L’incidenza dei tumori maligni perioculari sta aumentando notevolmente anche in età giovanile.
Fondamentale la diagnosi tempestiva
La diagnosi tempestiva e il corretto trattamento delle lesioni maligne perioculari, come sempre, è fondamentale.
L’escissione chirurgica completa è ad oggi il trattamento di scelta per la maggioranza dei tumori perioculari maligni.
Per tumori ad alta malignità o diffusi in sedi contigue non asportabili l’immunoterapia e la brachiterapia offrono la speranza di un controllo della malattia.
Di queste e di altre tematiche si discuterà nel corso del 15esimo Congresso Nazionale AIMO, organizzato in collaborazione con SISO. Il Congresso è in programma a Roma dal 14 al 16 novembre.