L’urgenza di una trasformazione verso un mondo più sostenibile è una delle sfide più pressanti dei nostri tempi. È con questo spirito che giovedì 21 marzo si è svolta la quarta edizione degli “Stati Generali della Sostenibilità”. L’artefice dell’incontro è Massimo Lucidi, Presidente della Fondazione E-Novation, il quale ha orchestrato un’esperienza che ha promesso di lasciare un’impronta tangibile sul nostro mondo in evoluzione
Un futuro senza più vittime da amianto: la commemorazione in Santa Maria in Campitelli
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Un futuro sicuro. L’evento “Stati Generali della Sostenibilità” ha preso avvio con un momento solenne di riflessione e commemorazione presso la suggestiva chiesa di Santa Maria in Campitelli. In questa atmosfera carica di significato, è stata tenuta una messa commemorativa in onore delle vittime sul lavoro, sia coloro che hanno perso la vita a causa dell’esposizione all’amianto, sia a quelle vittime delle sostanze cancerogene.
A promuovere l’iniziativa, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto (ONA), presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni. Oltre a rendere omaggio alle vite spezzate da queste tragiche circostanze, la cerimonia ha aperto le porte a un dialogo più ampio e profondo sulla necessità di adottare pratiche e politiche volte a garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre per tutti.
In questo contesto, gli “Stati Generali della Sostenibilità” rappresentano non sono soltanto un momento di commemorazione, ma anche un’opportunità per tracciare una rotta verso un futuro di sostenibilità e benessere olistico.
Mettere l’Uomo al centro del progresso e del futuro
L’evento “Stati Generali della Sostenibilità” ha posto un focus sull’importanza di mettere al centro dell’agenda non solo il profitto e il PIL, ma anche le profonde necessità dell’uomo, incluse quelle spirituali. Dopo la messa solenne, la discussione è proseguita nella sontuosa sala Baldini a Piazza Campitelli, con la partecipazione di illustri ospiti tra cui economisti, giornalisti ed ex ministri dell’ambiente.
Il fulcro del dibatitto è stato la sostenibilità, intesa in tutte le sue sfaccettature, ma soprattutto come paradigma di sviluppo umano integrale.
Nel mondo contemporaneo, spesso il progresso è confuso con lo sviluppo, ma è essenziale interrogarsi sul vero significato della crescita. Citando le parole del grande economista E.F. Schumacher, “Se i beni necessari rendono necessaria la vita, i beni superflui la rendono superflua”, è evidente che una riflessione profonda è necessaria.
La consapevolezza ambientale è stata un altro tema chiave affrontato durante l’evento, poiché riconoscere e affrontare le sfide ambientali è indispensabile per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
Cambiamenti climatici: risvegliare la consapevolezza e agire nell’immediato verso un futuro di sostenibilità
È una realtà indiscutibile: i cambiamenti climatici sono spesso sottovalutati, persino dalle istituzioni. Durante gli “Stati Generali della Sostenibilità“, uno dei temi centrali che ha acceso la discussione è stato proprio questo: la crisi climatica che affrontiamo oggi.
Nonostante i segnali di allarme provenienti dalla comunità scientifica e le manifestazioni evidenti di questo fenomeno in tutto il mondo, sembra che la consapevolezza sulla gravità della situazione sia ancora troppo limitata nella società. C’è una lacuna significativa nella percezione e nella comprensione dell’urgenza dei cambiamenti climatici e delle loro potenziali conseguenze.
Ma non possiamo più voltare le spalle a questa crisi. I cambiamenti climatici minacciano l’esistenza stessa dell’umanità e richiedono una risposta immediata e coordinata da parte di tutti i settori della società.
È quindi essenziale che la consapevolezza sulla crisi climatica venga diffusa in modo diffuso, coinvolgendo non solo i decisori politici e gli esperti, ma anche ogni singolo individuo. Ognuno di noi ha il potere e la responsabilità di adottare comportamenti più sostenibili. Il tempo per agire è adesso.
Laudato Sì: l’impegno globale per la sostenibilità
Le parole di Papa Francesco nell’enciclica “Laudato Sì” risuonano come un richiamo universale all’azione in nome della sostenibilità. Questo prezioso documento, pubblicato nel giugno 2015, rappresenta un faro guida nella lotta per un accordo sul clima a livello globale.
Durante gli “Stati Generali della Sostenibilità”, l’enciclica è stata presentata come un esempio di impegno a tutto tondo nella promozione di pratiche sostenibili. È un contributo significativo e rilevante della Santa Sede agli sforzi internazionali per affrontare la crisi climatica.
Parallelamente, i relatori hanno evidenziato la convergenza tra “Laudato Sì” e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) adottati a New York nel settembre 2015. Entrambi i documenti condividono l’ambizione universale di promuovere uno sviluppo sostenibile e integrale. Contributo che riconosce l’interconnessione tra le sfide ambientali, sociali ed economiche.
In particolare, sia l’enciclica sia gli OSS sottolineano la necessità di promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili, ponendo così fine alla cultura dello scarto e alla crescita economica non controllata. Sono parole “sante“, che ci invitano a riflettere e agire per un futuro più sostenibile per tutti.
Liberi dall’ amianto: l’appello dell’Avv. Ezio Bonanni per la giustizia sociale
A concludere l’evento, l’ Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), impegnato nella battaglia per la giustizia sociale e la protezione delle vittime di questa pericolosa sostanza.
L’Avv. Bonanni non solo ha sollevato la questione dell’amianto come un pericolo sempre presente, ma ha insistito sull’importanza di una conversione personale e di un rinnovamento radicale delle strutture sociali e politiche per affrontare questa emergenza. Egli ha pertanto denunciato energicamente la diffusione incontrollata di materiali contenenti amianto. Un fenomeno causato dalla leggerezza di istituzioni e aziende che hanno negato l’esistenza di limiti di esposizione e temporalità. Questo atteggiamento ha esposto lavoratori e la popolazione in generale a rischi significativi per la salute, come malattie respiratorie e altri gravi problemi di salute.
Bonanni ha altresì enfatizzato la necessità di promuovere una cultura del rispetto e della dignità umana, poiché il dramma dell’amianto ha causato e continua a causare sofferenza e morte. In questo contesto, aziende come Eternit e Ilva sono citate come “fabbriche della morte“, emblematiche dei danni inflitti dalle pratiche irresponsabili.
Infine, il Presidente dell’ONA ha ribadito il diritto fondamentale alla sicurezza sul lavoro e alla prevenzione. Nello specifico, ha sottolineato che nessuno dovrebbe mai essere costretto a mettere a rischio la propria vita per svolgere il proprio lavoro. Questo appello urgente richiama l’attenzione su una questione critica che richiede un’azione decisa e urgente da parte di tutti i settori della società.