Amianto e Uranio

Il Convegno organizzato dall’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) svela la devastazione causata dall’amianto, tra dati agghiaccianti e tardive bonifiche: 40 milioni di tonnellate di pericolo incombente. Le strade periferiche e industrializzate di Roma, il pontino e il frusinate, sentinelle del dolore. Le voci degli esperti, delle Istituzioni, urlano un appello per un’azione concreta e urgente. L’Avvocato Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, profetizza un futuro carico di malattie, mentre il passato continua a mietere vittime

Amianto e Uranio: Convegno ONA

Amianto. Roma, 23 novembre 2023 – Nella sala Tevere della Regione Lazio, si è tenuto il Convegno “Amianto e Uranio, in guerra e in pace: ricchezza e povertà dall’energia alla salute”.

Franco Di Mare, Ezio Bonanni, Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno

L’evento, moderato dal giornalista Franco Di Mare e patrocinato dalla Regione Lazio, ha rivelato dati epidemiologici sconcertanti sull’impatto dell’uso dell’amianto nella Regione: una condanna a morte che persiste inesorabile.

Nel solo 2022, la scure dell’amianto ha spezzato 7 mila vite, lasciando dietro di sé una scia di sofferenza. Circa 2 mila di questi decessi hanno portato al mesotelioma, un killer implacabile con un tasso di mortalità del 93%. E non si è fermato qui: 3.800 persone sono morte di al cancro ai polmoni, mentre le altre patologie asbesto correlate hanno ulteriormente affondato le loro radici nel tessuto sociale. 

Questi numeri sono solo la punta dell’iceberg di un’agonia più vasta, in quanto la Regione ha già censito 1.448 casi di mesotelioma fino al 2018. Tuttavia, se si considerano tutte le malattie legate all’amianto, i decessi si triplicano: una media di circa 100 casi di mesotelioma all’anno, che si traduce in una spaventosa incidenza di circa 350 morti annue, includendo tumori ai polmoni, alla laringe e l’asbestosi.

I distretti più vulnerabili abitano nelle zone periferiche di Roma, nel pontino e nel frusinate. Qui, l’ombra dell’amianto si addensa, lasciando dietro di sé un’aura di morte imminente. 

Un cluster terrificante si è altresì registrato tra i marittimi di Gaeta e gli operai della Goodyear di Cisterna di Latina, una dimostrazione palpabile di come questa minaccia non conosca confini né status.

L’avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA esprime preoccupazione  

Il Convegno ha messo a nudo una realtà spaventosa, un grido disperato che cerca risposte e soluzioni in un mondo dove l’omissione e il ritardo equivalgono a una condanna a morte. È un richiamo drammatico alla consapevolezza e all’azione, un invito a porre fine a questa devastante epidemia che si insinua silenziosa ma letale nelle vite di tanti.

Convegno Ona presso la Regione Lazio

L’Avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), ha espresso profonda preoccupazione riguardo al ritardo delle bonifiche e all’approccio esclusivamente giudiziario, che continua ad alimentare un costante aumento dei casi. 

«Purtroppo, il ritardo delle bonifiche e l’approccio solo giudiziario hanno determinato e determinano un continuo aumento di casi. Solo con lo smaltimento di tutto l’amianto sarà possibile una vera prevenzione. Ai tempi ordinari della bonifica, dobbiamo aggiungere anche la latenza che per il mesotelioma è in media di 48 anni. Pertanto il picco di malattie da amianto è atteso per il 2030»- commenta il legale.

Gli altri autorevoli relatori

L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui l’avvocato Paolo Nesta, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma (COA), l’Avv. Irma Conti, Vice Presidente COA, l’Avv. Fabrizio Proietti, l’Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno, l’Avv. Guerrino Petillo. 

Fabrizio Ghera e Simona Baldassarre, rispettivamente Assessori della Regione Lazio, Giorgio Trabucco, componente dell’Assemblea Capitolina. E ancora, il Consigliere presso la Suprema Corte di Cassazione, Nicola De Marinis, il Colonnello nel ruolo d’onore dell’EI Carlo Calcagni, il Generale in congedo dell’Arma dei Carabinieri Giampiero Cardillo.

Inoltre, numerosi esperti hanno contribuito con le loro conoscenze e prospettive, tra cui il Prof. Pasquale Montilla, oncologo, il Prof. Marcello Migliore, chirurgo toracico e componente del comitato tecnico-scientifico dell’ONA, e Anna Pasotti, CEO & Founder di Sostenibilità d’Impresa. Alberto Patruno, direttore generale ASSO.IMPRE.DI.A, Confindustria e vicepresidente Fondazione E-novation, ha offerto poi una prospettiva aziendale significativa.

La testimonianza di Mara Sabbioni, orfana di una vittima dell’amianto

Familiari di Domenico Sabbioni e l’Avv. Ezio Bonanni

Struggente l’intervento di Mara Sabbioni, biologa del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze, nonché figlia di un motorista navale deceduto di mesotelioma pleurico. 

La dottoressa ha trapassato il cuore dell’uditorio con una potenza emotiva straziante, condividendo la sua storia personale e trasformando l’evento in un’esperienza empatica e coinvolgente.

Mara Sabbioni, figlia di Domenico, una delle vittime silenziose dell’amianto, ha dipinto un ritratto doloroso ma toccante della guerra che ha colpito la sua famiglia. Il suo racconto ha scavato nelle profondità dell’anima, rivelando la devastazione causata dal mesotelioma pleurico che ha portato via suo padre.

«La guerra silenziosa contro l’amianto ha coinvolto anche la mia famiglia a partire dal 2011, quando a mio padre fu diagnostico il mesotelioma pleurico. I nemici della nostra guerra silenziosa sono stati due» declama.

«In primis l’amianto, contro cui ha combattuto non solo nostro padre, ma tutta la famiglia. La vita di mio padre è stata spezzata dopo undici mesi, ma la vita mia, di mia madre e di mio fratello, sono state spezzate insieme alla sua, perché non sono più state delle vite normali.

Il secondo nemico con cui abbiano dovuto e, purtroppo, dobbiamo ancora combattere è lo Stato italiano, che dapprima ha compiuto quello che possiamo definire con tutti i crismi “reato” e poi, durante il nostro iter giudiziario intrapreso dal 2013 con l’avv. Ezio Bonanni e Ona, ha cercato di intralciare questo nostro percorso. Ma come mi piace sempre dire, la pervicacia è una caratteristica che appartiene purtroppo alle fibre di amianto, ma anche e fortunatamente all’avvocato Ezio Bonanni, a me e a tutta la mia famiglia»- incalza. 

Poi la biologa mostra alcune “prove schiaccianti”: la divisa e il cappello del padre, reperti rigorosamente sigillati per motivi di sicurezza e con tanto di numero matricolare. 

«Questi sono il cappello e la divisa che indossava mio padre, motorista navale, dal 73 al 76».

Ma le prove non finiscono qui. La dottoressa esibisce un interessante documento.

«Questa è un’altra delle nostre armi vincenti, che grazie al mio lavoro di biologa sono riuscita a fare analizzare. E’ tutto riportato qui, con tanto di fotografie! Il documento mostra ancora la presenza schiacciante di fibre di amianto, dopo quarant’anni, nella divisa che mio padre indossava

A questo punto, lo Stato ha più potuto continuare a mettere i bastoni tra le ruote e grazie all’Avv. Ezio Bonanni, siamo riusciti a ottenere alcuni importanti risultati»- conclude Mara Sabbioni.

Amianto: l’impegno del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca

Nella sala Tevere della Regione Lazio, l’eco di un passato permeato di impegno e umanità ha trovato voce anche attraverso il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

L’ex Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana e Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha conosciuto gli effetti del killer silente.

La sua presenza al Convegno ha significato più di un discorso: è stata la voce di chi lotta, di chi comprende il dolore e di chi si impegna a portare speranza nelle vite afflitte. 

La sensibilità di Rocca ha origini proprio dal passato in Croce Rossa.

«Erano gli anni della negazione, dello stigma, della fatica»– esordisce, sottolineando il dolore delle famiglie messe ai margini dalle Istituzioni.

«Nei limiti di quello che una Regione può fare, questa sede deve essere una “casa dell’ascolto”. Deve accompagnare il lavoro dell’Ona e fare propri i risultati. Occorre adeguare le linee politiche della nostra amministrazione, al fine di contenere i danni di scelte che arrivano da lontano.

Abbiamo messo a disposizione 13milioni, per gli edifici civili più, altri tre di cofinanziamento per i Comuni, per la rimozione e riqualificazione degli stessi. Sicuramente non bastano, ma vogliamo continuare questa battaglia di civiltà giuridica. Dobbiamo affrontarla, prendendo atto dei casi di mesotelioma in questa Regione e in particolare modo nella città di Roma»–  conclude.

Un futuro di impegni e lotte

L’evento ha sottolineato l’urgenza di affrontare la questione dell’amianto e ha fornito un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica. Per assistenza e consulenza, l’ONA ha istituito un numero verde (800.034.294) e un sito web (https://www.osservatorioamianto.it/vittime-del-dovere).