Il 12 febbraio ricorre la Giornata Internazionale dell’Epilessia. In questa occasione, la Lega Italiana Contro l’Epilessia – LICE e la Fondazione LICE hanno presentato le due iniziative della Campagna di awareness 2024. Si tratta di “Epilessia al cinema: racconti di storie reali. Incontri con le scuole” e “Metti in panchina l’Epilessia”.
Le iniziative sono state ideate per mantenere i riflettori accesi sulla malattia anche nel lungo termine. Questo perché è necessario diffondere una corretta conoscenza della patologia e scardinare i tabù che gravano sulla percezione di chi ne soffre. Ed è anche importante sensibilizzare e informare i più giovani attraverso un percorso di educazione in grado di coinvolgere le scuole e i loro studenti.
LICE: “Sosteniamo da sempre le persone con Epilessia”
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La Campagna “Epilessia al cinema: racconti di storie reali. Incontri con le scuole” è dedicata agli studenti di istituti secondari che parteciperanno alle Matinée al Cinema.
L’iniziativa è prevista in dieci città, ognuna sede di un Coordinatore LICE, diffuse su tutto il territorio nazionale. Saranno realizzate in collaborazione con ANEC, Associazione Nazionale Esercenti Cinema.
«Siamo orgogliosi di annunciare la Campagna 2024 e quest’anno vogliamo ribadire il nostro impegno contro lo stigma sociale nei confronti delle persone con questo disturbo». Così Laura Tassi, presidente LICE e neurologo presso il Centro di Chirurgia dell’Epilessia e del Parkinson “Claudio Munari” del Niguarda, Milano. «Ci rivolgiamo ancora una volta ai giovani, perché la malattia è cronica e impatta sulla vita quotidiana di chi ne soffre, anche nei rapporti con le persone, i compagni di scuola, gli amici. LICE da sempre sostiene le persone affette da questa malattia a non arrendersi alla propria condizione per affrontare la vita».
Epilessia, una patologia che può esordire a tutte le età
Nei Paesi industrializzati, la malattia interessa circa 1 persona su 100. Questa patologia può esordire a tutte le età, con due maggiori picchi di incidenza. Uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato – nell’età più avanzata.
Attualmente si calcola che in Italia ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di questo disturbo nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta. E 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di incidenza nel primo anno di vita ci sono soprattutto fattori genetici e rischi connessi a varie cause di sofferenza perinatale. Per gli over 75, invece, la causa risiede soprattutto nel concomitante aumento delle patologie legate all’età: ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici.
Sconfiggere la malattia e lo stigma che comporta
La Giornata Internazionale è l’occasione per presentare anche un’altra importante iniziativa: “Metti in panchina l’Epilessia”, che ha l’obiettivo di promuovere la collocazione di panchine viola. Il viola è il colore della lotta alla malattia.
«Sarà una grande emozione – sottolinea Oriano Mecarelli, Past President LICE – poter riconoscere in tante città d’Italia le panchine viola dedicate all’Epilessia. Per questo ringraziamo anche la Big Bench Community Project che ci ha affiancato per la realizzazione di una panchina speciale. Le panchine viola rappresenteranno una testimonianza duratura del fatto che l’Epilessia è una malattia molto impattante a livello sociale. Ma è poco conosciuta e fonte di discriminazione. Sulle nostre panchine sarà bello sedersi per favorire l’inclusione delle persone con Epilessia. Il claim “Metti in panchina l’Epilessia” ha anche un particolare significato metaforico: facciamo in modo di riuscire a sconfiggere l’Epilessia e lo stigma che comporta».