Gli USA stanno provando a creare un vaccino antinfluenzale nuovo, per il quale basterà una singola somministrazione e non più una all’anno di richiamo. Ci sta pensando il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), che ha annunciato l’avvio della sperimentazione di un vaccino a mRNA universale contro l’influenza. Il vaccino sperimentale sarà noto come H1ssF-3928 mRNA-LNP.
Sono in fase di arruolamento, presso la Duke University di Durham (North Carolina), 50 volontari tra i 18 e 49 anni. In una prima fase sarà definito il dosaggio più efficace e poi il nuovo prodotto sarà posto a confronto con il vaccino stagionale quadrivalente già in uso. Lo scopo è verificare la capacità di proteggere dall’influenza.
I volontari saranno divisi in gruppi di 10 partecipanti. I primi tre gruppi saranno vaccinati rispettivamente con 10, 25 e 50 microgrammi del vaccino sperimentale. “Dopo la valutazione dei dati per determinare un dosaggio ottimale, saranno arruolati altri 10 partecipanti per ricevere il dosaggio ottimale. Lo studio includerà anche un gruppo di partecipanti che riceveranno un vaccino contro l’influenza stagionale quadrivalente. Ciò consentirà ai ricercatori un punto di confronto diretto tra l’immunogenicità e la sicurezza del vaccino candidato e i vaccini contro l’influenza stagionale disponibili” – spiega la Niaid. Il profilo della sicurezza del vaccino sarà valutato prioritariamente rispetto all’efficacia, ed i partecipanti saranno richiamati per il follow-up fino a un anno dopo la vaccinazione.
Una proteina comune a più virus: la base del nuovo vaccino
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Il nuovo vaccino dovrà stimolare l’immunità contro l’influenza usando una parte della proteina caratteristica dei virus influenzali: l’emoagglutinina. Essa è la proteina responsabile dell’agglutinazione dei globuli rossi, che facilita l’ingresso del virus nelle cellule bersaglio; insieme alla neuraminidasi, infatti, causa l’adesione del virus alla cellula destinata all’infezione.
L’emoagglutinina ha due porzioni: una evolve in modo rapido, l’altra invece resta più stabile e con caratteristiche simili in diversi virus responsabili dell’influenza. Sarà proprio questa seconda porzione di proteina la base del nuovo vaccino antinfluenzale unico. L’obiettivo è per cercare di garantire una protezione duratura contro una molteplicità di virus influenzali.
Vaccino antinfluenzale, ogni anno ne serve uno nuovo
Allo stato attuale, ogni anno ci serve un nuovo vaccino contro i nuovi virus influenzali che circolano. Non esiste un vaccino antinfluenzale unico, ed è qualcosa su cui stanno lavorando gli esperti USA.
Gli esperti, in pratica, ad oggi devono prevedere quali saranno i ceppi influenzali che più probabilmente circoleranno e infetteranno nei mesi successivi; quindi selezionarne tre o quattro per includerli nel vaccino da sviluppare per quel particolare anno contro l’influenza stagionale. Poi serve il tempo fisiologico per la produzione, e nel frattempo i virus possono mutare. Tutto questo si potrebbe evitare con il vaccino antinfluenzale unico.
“Un vaccino universale contro l’influenza sarebbe un importante risultato per la salute pubblica e potrebbe eliminare sia la necessità dello sviluppo annuale di vaccini contro l’influenza stagionale, sia il bisogno per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno“. A spiegarlo, Hugh Auchincloss, coordinatore del Niaid. “Alcuni ceppi del virus dell’influenza – conclude – hanno un significativo potenziale pandemico. Un vaccino antinfluenzale universale potrebbe fungere da importante linea di difesa contro la diffusione di una futura pandemia influenzale“.