Polmone di maiale trapiantato in un uomo: primo esperimento durato nove giorni

Xenotrapianto del polmone: per la prima volta un polmone di maiale geneticamente modificato è stato trapiantato in un uomo in morte cerebrale, rimanendo vitale e funzionale per nove giorni. L’esperimento di xenotrapianto, pubblicato su Nature Medicine, segna un passaggio storico nello studio degli xenotrapianti.

Xenotrapianto del polmone in Cina

Il team guidato da Jianxing He, dell’ospedale universitario di Guangzhou, ha trapiantato il polmone sinistro di un maiale in un uomo di 39 anni, cerebralmente morto. L’uomo era mantenuto in vita da macchine dopo un’emorragia cerebrale irreversibile. Il polmone animale è rimasto vitale per nove giorni, senza rigetto immediato, pur mostrando danni tissutali già dopo 24 ore e segni di rigetto immunitario tra il terzo e il sesto giorno. L’esperimento è stato interrotto al nono giorno.

Che cos’è lo xenotrapianto?

Lo xenotrapianto è il trapianto di organi o tessuti da una specie all’altra. Viene studiato da decenni come soluzione alla grave carenza di organi umani. Negli ultimi anni sono stati condotti esperimenti con cuori, reni e fegati di maiali geneticamente modificati. I maiali vengono scelti perché gli organi hanno dimensioni simili a quelli umani e possono essere modificati geneticamente per ridurre il rischio di rigetto. Il polmone, però, è l’organo più difficile: le sue strutture delicate lo rendono più vulnerabile rispetto a cuore e reni.

Xenotrapianto del polmone: perché il polmone è un organo complesso?

Il polmone è una macchina biologica che gestisce scambi di ossigeno, fluidi e risposte immunitarie. Ogni minima alterazione può compromettere la respirazione. Inoltre, il contatto diretto con l’aria e i microbi rende il polmone più esposto alle infezioni e alle reazioni infiammatorie. Questo spiega perché finora gli xenotrapianti polmonari erano rimasti tentativi solo su modelli animali.

A che punto siamo con gli xenotrapianti?

Nel 2022 a New York venne trapiantato un cuore di maiale geneticamente modificato in un uomo, che sopravvisse per due mesi. Sono stati documentati anche trapianti di reni di maiale funzionanti per settimane in pazienti in morte cerebrale. I polmoni rappresentano però la sfida più alta. Lo studio cinese dimostra che, almeno temporaneamente, il polmone animale può funzionare in un corpo umano. Si tratta di un primo passo, ma restano ostacoli enormi: il rigetto immunitario, le infezioni e la stabilità a lungo termine.

E i trapianti di polmone uomo-uomo?

Il trapianto di polmone tra esseri umani è una pratica clinica consolidata dal 1963, ma resta tra gli interventi più delicati. Oggi viene eseguito in casi di malattie respiratorie terminali, come fibrosi polmonare, enfisema o danni irreversibili da infezioni. La sopravvivenza media è di circa 6-7 anni, con alcuni pazienti che vivono oltre 10 anni. Tuttavia, la scarsità di donatori limita fortemente il numero di interventi. In Italia ogni anno vengono eseguiti circa 120 trapianti di polmone, contro una lista d’attesa molto più lunga.

Quali sono i limiti dei trapianti tra esseri umani?

Il problema principale resta il rigetto cronico, che può compromettere la funzione del polmone nel tempo. Inoltre, la disponibilità di organi è insufficiente rispetto alla domanda. Anche le terapie immunosoppressive hanno effetti collaterali importanti, aumentando il rischio di infezioni gravi. Proprio per queste difficoltà, lo xenotrapianto è una potenziale soluzione, anche se ancora lontana dall’applicazione clinica di routine.

Cosa pensano gli esperti dello Xenotrapianto del polmone?

Gli studiosi sottolineano che i risultati cinesi non sono un trapianto clinico, ma un esperimento in condizioni controllate. Tuttavia, rappresentano un segnale di possibilità. Il professor He ha dichiarato che “questo studio mostra il potenziale del polmone di maiale come risorsa futura”. Altri ricercatori restano cauti: il rischio di rigetto precoce e complicanze infettive rimane altissimo. La strada per arrivare a un uso terapeutico sugli esseri viventi è ancora lunga.

Quali prospettive per il futuro?

Se gli xenotrapianti riusciranno a superare i limiti immunologici, potrebbero rivoluzionare la medicina dei trapianti. Il polmone di maiale, modificato geneticamente per “somigliare” di più a quello umano, potrebbe diventare un ponte in attesa di un trapianto umano o addirittura una soluzione definitiva. Parallelamente, si sta lavorando anche su polmoni bioartificiali coltivati in laboratorio, che un giorno potrebbero essere stampati in 3D utilizzando cellule del paziente stesso.

FAQ sul trapianto di polmone

Che cos’è lo xenotrapianto?
È il trapianto di un organo da una specie all’altra, ad esempio da maiale a uomo.

Perché si usano i maiali?
Perché hanno organi simili a quelli umani e possono essere modificati geneticamente per ridurre il rischio di rigetto.

Qual è il record di sopravvivenza di un polmone trapiantato da uomo a uomo?
Alcuni pazienti hanno vissuto oltre 15 anni dopo il trapianto.

Quando saranno possibili i trapianti di polmone da maiale a uomo?
Non prima di molti anni. Sono necessari studi clinici, modifiche genetiche più avanzate e protocolli di sicurezza.

Esistono alternative?
Sì, la ricerca sta lavorando su polmoni bioartificiali e tecniche di rigenerazione dei polmoni malati.