L’invecchiamento è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di numerose malattie neurodegenerative, muscolari, metaboliche e tumorali. Di recente è emerso un nuovo paradigma che mira a colpire direttamente le cause dell’invecchiamento, a livello cellulare e molecolare. Infatti, invece di trattare le singole patologie o i loro sintomi, ci sarebbe oggi la possibilità di colpire in modo specifico le cellule senescenti. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM). Gli studiosi, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Oncologica (IOR, affiliato all’USI e membro di Bios+), hanno identificato una nuova terapia anti-invecchiamento. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Nature Aging”.
Gli agenti senoterapici riducono le cellule senescenti
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La senescenza cellulare è caratterizzata da un arresto irreversibile della crescita cellulare. E anche dal rilascio di fattori infiammatori collettivamente denominati SASP (fenotipo secretorio associato alla senescenza), che contribuiscono alla disfunzione tissutale legata all’invecchiamento.
I prodotti di origine naturale, tra cui gli estratti botanici, sono infatti una risorsa di migliaia di molecole tra cui identificare nuovi agenti “senoterapici”. Questi sono agenti terapeutici capaci di ridurre le cellule senescenti o di modulare il loro secretoma.
In questo contesto, si inserisce uno studio condotto da un gruppo di scienziati guidati da Andrea Alimonti, docente del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova. E da Monica Montopoli, docente del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Padova. Insieme hanno identificato un fitocomplesso senoterapico che aumenta la durata della vita e la sua qualità.
Le proprietà dell’estratto botanico di Salvia haenkei
Gli studi preclinici condotti dal team di ricerca hanno scoperto le proprietà dell’estratto botanico di Salvia haenkei (Haenkenium, HK). Una bassa dose «può prolungare l’aspettativa di vita in modo più sano», spiega Alimonti. «Lo studio ha previsto il trattamento con l’estratto HK disciolto nell’acqua. Questo trattamento in studi preclinici ha significativamente aumentato la sopravvivenza degli animali rispetto ai non trattati, con parametri di invecchiamento fortemente migliorati».
«Questo estratto è frutto di un processo attento di estrazione, caratterizzazione e titolazione standardizzato che ne permette una riproducibilità indispensabile per gli studi degli effetti biologici». È quanto afferma Monica Montopoli.
«I nostri dati in vitro e in vivo ci indicano che Haenkenium è uno dei senoterapeutici più potenti a nostra disposizione. È infatti superiore a molti prodotti in commercio come, ad esempio, il resveratrolo o la quercetina», conclude Alimonti.
I prodotti naturali costituiscono una fonte inestimabile per la scoperta di nuovi approcci terapeutici.
Migliorati i parametri di invecchiamento
«Abbiamo osservato un miglioramento dei parametri di invecchiamento in diversi tessuti», dichiarano Sara Zumerle e Miles Sarill, primi autori dello studio e ricercatori dell’Università di Padova.
Infatti, il trattamento con HK ha significativamente diminuito alcuni sintomi legati all’età nei muscoli, nei reni, nella pelle e nei polmoni dei topi anziani. I marker di senescenza cellulare risultano ridotti nei tessuti analizzati. Anche la senescenza indotta dalla chemioterapia è stata mitigata dal trattamento con HK.
In molti paesi occidentali, caratterizzati da bassi tassi di natalità, il numero crescente di individui anziani rappresenta un onere per il sistema sanitario. Pertanto, è necessario scoprire terapie sicure ed efficaci per migliorare non solo la durata della vita, ma la durata della vita in salute.
L’obiettivo finale di questi studi, evidenziano gli studiosi, è sviluppare terapie sicure ed efficaci che mirino ai processi biologici alla radice dei disturbi legati all’invecchiamento. Quindi non solo ai loro sintomi.
Fonte: Università di Padova