Cibi spazzatura

La Società Italiana di Pediatria ha esplicitamente chiesto di vietare nei programmi tv destinati ai bimbi la pubblicità dei cibi spazzatura. Intanto, l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha approvato le nuove Linee Guida sulle politiche per proteggere i bambini dall’impatto dannoso del marketing alimentare.

«Un documento che accogliamo con grande soddisfazione. Auspichiamo che anche il Governo italiano ne dia presto concreta applicazione nel nostro Paese. Cominciando con il vietare o limitare la pubblicità di cibo spazzatura nei programmi televisivi destinatiai bambini e sui media digital». Annamaria Staiano, Presidente della Società Italiana di Pediatria, si esprime così sulle nuove Linee guida dell’OMS rivolte ai Paesi membri. Queste chiedono di attuare politiche obbligatorie per tutelare i minori dalla pubblicità di alimenti e bevande analcoliche ad alto contenuto di acidi grassi saturi, zuccheri e sale.

Pubblicità e marketing alimentare minacciano la salute

Secondo l’OMS, i Governi dovrebbero fissare per legge limiti alla pubblicità alimentare per tutti i bambini. Dovrebbero anche bloccare le pubblicità che si avvalgono di cartoni animati o tecniche che attraggono i bimbi. Tra queste, l’inclusione di giocattoli nelle confezioni o le pubblicità con canzoni e sponsorizzazioni di celebrità. I piccoli, purtroppo, sono bombardati dalla pubblicità di alimenti che causano sovrappeso, obesità ed effetti negativi sulla salute.

«Come sottolinea l’OMS, il marketing alimentare è una minaccia per la salute pubblica», prosegue Staiano. «Il Rapporto ha messo in luce che le tecniche di commercializzazione di cibi malsani influiscono negativamente sulle scelte alimentari. E anche sulle richieste di prodotti dei bambini agli adulti, sui comportamenti e le convinzioni legate al cibo. L’incremento dell’uso del marketing digitale, in particolare, è motivo di crescente preoccupazione perché amplifica questi messaggi e il coinvolgimento dei bambini».

No ai cibi spazzatura, urgono leggi forti e complete

Ad ogni bambino, indipendentemente dall’età, deve essere consentito di raggiungere il suo pieno potenziale di sviluppo. “I diritti dei bambini, compresi quelli alla salute, a un’alimentazione adeguata e nutriente, alla privacy e alla libertà dallo sfruttamento sono minacciati dalla commercializzazione di alimenti HFSS”, si legge nel Rapporto.

L’OMS si rivolge, pertanto, agli Stati membri, chiedendo di intervenire con “leggi forti e complete”. Gli appelli a pratiche di marketing responsabili sinora non hanno prodotto i risultati sperati.

«Il marketing aggressivo, pervasivo di alimenti e bevande ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sale per i bambini è responsabile di scelte alimentari malsane», ha dichiarato Francesco Branca, direttore del Dipartimento di nutrizione e sicurezza alimentare dell’OMS.  

L’OMS raccomanda una regolamentazione obbligatoria

Il marketing alimentare rimane una minaccia per la salute pubblica. Continua a influenzare negativamente le scelte alimentari dei bambini, le scelte previste e il loro apporto nutrizionale. Ecco perché l’OMS raccomanda una regolamentazione obbligatoria della commercializzazione degli alimenti HFSS (cibi composti da grassi, zuccheri e sodio in grande quantità) e delle bevande analcoliche.

Un’altra novità è quella di chiarire che le politiche di contrasto al marketing di prodotti potenzialmente dannosi per la salute siano rivolte a tutti i bambini. Ciò in base alla definizione di bambino della “Convenzione sui diritti dell’infanzia” che comprende i soggetti da 0 anni fino al compimento dei 18 anni.