Il tumore alla faringe è una patologia oncologica che colpisce il canale situato tra la bocca, l’esofago e la cavità nasale. La faringe è cilindrica e lunga circa 15 centimetri e fa parte delle vie aero-digestive superiori. Svolge entrambe le funzioni: consente al bolo alimentare di proseguire il suo percorso dalla bocca verso lo stomaco e allo stesso tempo favorisce il passaggio dell’aria.
In molti casi, questa neoplasia è l’effetto di esposizioni cancerogene, ambientali e lavorative. Tant’è vero che, tale neoplasia è ricondotta dallo IARC tra quelle asbesto correlate, anche se solo su base epidemiologica. Per questo motivo, l’Osservatorio Vittime del Dovere e l’Osservatorio Vittime Amianto, e lo stesso avv. Ezio Bonanni, hanno sempre raccomandato di evitare esposizioni ad agenti lesivi.
La salute è il bene più importante dell’essere umano e presuppone l’assenza di inquinamento. Per questi motivi occorre prima di tutto tutelare l’ambiente, come forma più importante di prevenzione di qualsiasi malattia, oltre che di ogni ulteriore pregiudizio.
La faringe è divisa anatomicamente in tre parti:
- Nasofaringe (o rinofaringe)
- Orofaringe
- Ipofaringe (dove si separano le vie respiratorie da quelle alimentari)
Tumore alla faringe, diffusione e fattori di rischio
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Su scala globale, il tumore alla faringe rappresenta, insieme a quello della laringe, circa il 10% delle patologie maligne che colpiscono gli uomini. Nelle donne invece l’incidenza è intorno al 4%. In Italia ogni anno si contano circa 4600 casi tra gli uomini e 1300 tra le donne.
L’età della diagnosi è in media intorno ai 64 anni e nella quasi totalità dei casi (95%) si presenta dopo i 40 anni.
Il tumore alla faringe, così come quello alla laringe, è nel 90% dei casi legato al fumo di sigaretta e al consumo di alcol. Poi c’è anche l’infezione da papillomavirus (HPV). Il tumore alla faringe può essere causato anche dall’esposizione all’amianto, la fibra killer che solo nel 2021 ha ucciso in Italia circa 7000 persone attraverso il verificarsi di numerose e gravissime patologie asbesto correlate. Come evitare le esposizioni? Attivandosi per bonificare le aree contaminate.
La parte più comunemente colpita dal tumore alla faringe è l’orofaringe, ossia la parte posteriore della bocca che include il palato molle, la base della lingua e l’arco tonsillare.
Un campanello d’allarme importante è la comparsa delle forme più diffuse di lesioni precancerose: la leucoplachia (macchia bianca) e la eritroplachia (macchia rossa). Entrambe hanno un alto potenziale rischio di trasformazione, con una maggiore probabilità relativa a quelle rosse (70%). Solo la biopsia permette di capire quanto è elevato questo rischio.
I sintomi che contraddistinguono il tumore faringeo
Purtroppo i sintomi che riguardano il tumore alla faringe non sono del tutto specifici e variano a seconda della sede in cui si formano. Ad esempio ci saranno alterazioni della voce se la neoplasia riguarda la zona delle corde vocali, e per questo resta più facilmente diagnosticabile in epoca precoce. Al contrario, i tumori che si formano alla base della lingua non danno che una sensazione persistente di corpo estraneo, ma piuttosto vaga, spesso con linfonodi ingrossati e dolore irradiato all’orecchio che spesso vengono scambiati con una normale infiammazione delle vie aeree.
I sintomi più comuni:
- Nasofaringe: difficoltà nella inspirazione, epistassi e fuoriuscita di secrezioni, sensazione di orecchie tappate;
- Orofaringe: difficoltà o dolore nella deglutizione (disfagia e odinofagia);
- Ipofaringe (più rari): disfagia talvolta in associazione ad alterazioni del timbro della voce, dispnea (difficoltà nella respirazione), otalgia riflessa (dolore irradiato all’orecchio).
Le cure per i pazienti affetti da tumore alla faringe
La chirurgia robotica è di aiuto nel caso di alcuni tumori che insorgono nella zona della orofaringe, ma essa può intervenire se si tratta di uno stadio iniziale. In ogni caso, comunque, il trattamento principale è la radioterapia a cui spesso si aggiunge la chemioterapia per ottenere un effetto di potenziamento quando si è di fronte ad uno stadio avanzato della malattia.
Il trattamento migliore per il tumore faringeo è la radioterapia, alla quale negli stadi più avanzati della malattia si associa la chemioterapia. Per i tumori della nasofaringe è possibile utilizzare la chemioterapia e farmaci antitumorali. La immunoterapia si usa invece per evitare le recidive.
Il tumore alla faringe come malattia professionale
Il tumore alla faringe può essere riconosciuto come malattia professionale. L’Inail infatti ha inserito il tumore alla faringe tra le malattie professionali nella Lista II, ossia quelle che hanno una “limitata probabilità” per l’asbesto. Così anche per altre patologie, tra le quali il tumore al colon retto e allo stomaco, anch’essi inseriti nella Lista II. Nella Lista III è invece inserito il tumore all’esofago, mentre invece ci sono poi quelli della Lista I. Quindi, per quanto riguarda il tumore della faringe, anche alla luce di quanto riportato dallo IARC nell’ultima monografia, ci sono tutti gli elementi per poter ottenere tutela.
Quindi il paziente, che ha ricevuto una diagnosi di tumore della faringe, specialmente se non è fumatore, deve ricevere l’anamnesi in ordine al rischio amianto. In questo modo, pur dovendo assolvere all’onere della prova, può in ogni caso ottenere tutela, con la dimostrazione del nesso causale tra l’insorgenza della malattia e la professione svolta, per il lavoratore scattano tutti i diritti connessi a questa condizione.
Come indicato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) tutti i tipi di amianto sono infatti cancerogeni, e lo sono per l’apparato respiratorio e gastrointestinale. Per cui, come detto, alcune patologie sono inserite nella Lista I, con la presunzione legale di origine. Tra questi, il tumore della laringe, i tumori polmonari, quelli delle ovaie, oltre ai mesoteliomi. In più si aggiungono le malattie fibrotiche, tra le quali l’asbestosi, le placche e ispessimenti della pleura. Il tumore sentinella dell’amianto è il mesotelioma, tra i quali quello pleurico, peritoneale, pericardico e del testicolo.
Esposizione all’amianto come causa del cancro faringeo
Il tumore alla faringe è un carcinoma maligno che ha tra le sue cause l’esposizione all’amianto. Tuttavia il nesso di causalità cancerogena è considerato limitato in base alla Lista II dell’Inail in cui è inserito, insieme al fumo passivo, al bere bevande calde e l’essere esposti a processi di stampa.
Relativamente a questo tumore, per quanto riguarda la zona del nasofaringe, l’Inail ha invece inserito nella Lista I l’esposizione a polveri di legno, formaldeide, pesce salato preparato secondo la tradizione cinese e infezione da virus di Epstein-Barr.
Il cancro faringeo può determinarsi a seguito di esposizione ad asbesto:
- Di tipo ambientale
- Lavorativa
- Professionale inconsapevole: riguarda i soggetti che hanno lavorato a contatto con sostanze contenenti amianto senza saperlo
Tutela legale per tumore alla faringe
La causa professionale per il tumore alla faringe può essere riconosciuta per gli agenti cancerogeni asbesto e erionite, un minerale che si trova nelle aree vulcaniche e che in Italia è stato rinvenuto in diverse regioni.
Per ottenere il riconoscimento della malattia professionale deve essere riconosciuto il nesso causale tra il tumore e l’esposizione agli agenti patogeni. Per calcolare il livello di esposizione, per ogni attività, è disponibile la Banca dati Inail Amyant.
In caso di diniego del riconoscimento, si può fare ricorso al giudice. Serviranno una relazione medico-legale e una tecnico-ambientale. Inoltre si dovranno aggiungere tutti i dati epidemiologici utili a definire meglio il quadro: tra questi c’è sicuramente il VII Rapporto Mesoteliomi.
Cosa può essere richiesto all’Inail
Indennizzo – In caso di riconoscimento del tumore alla faringe come malattia professionale, si ha diritto ad una somma che deve essere determinata attraverso l’entità del danno biologico. Per dimostrare tale entità è necessaria l’assistenza di un medico legale, che aiuterà ad ottenere il giusto punteggio nelle tabelle Inail.
La percentuale danno biologico è molto importante per la determinazione delle somme dovute dall’Inail al lavoratore.
- Inferiore al 6 per cento: si applica la franchigia e nulla sarà dovuto dall’Inail; la totalità del risarcimento risulterà a carico del datore di lavoro;
- Tra il 6 e il 15 per cento: si ha diritto al solo indennizzo una tantum del danno biologico;
- Oltre il 16 per cento: si applica la rendita Inail.
In caso di decesso del lavoratore, ai familiari superstiti spettano l’assegno funerario e la rendita Inail di reversibilità. Tali prestazioni sono calcolate al 50 per cento per il coniuge e al 20 per cento per ciascun orfano fino alla soglia del 100 per cento della rendita. in questo caso scatta anche il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto.
Cosa è possibile richiedere all’Inps
Quando il tumore alla faringe è riconosciuto dall’Inail come malattia professionale, il lavoratore ha anche diritto ad alcuni benefici contributivi.
- Maggiorazione contributiva amianto – Il periodo dell’esposizione professionale all’asbesto si calcola con una percentuale di 1,5 e quindi il valore dei contributi del periodo riconosciuto aumenta del 50 per cento. La maggiorazione amianto aiuta il lavoratore a maturare prima il diritto alla pensione e a rivalutare la prestazione.
In caso di diniego da parte dell’Inps, si può presentare ricorso al comitato provinciale e poi al giudice.
- Pensione di inabilità amianto – Il tumore della faringe asbesto correlato dà diritto al prepensionamento per invalidità. Per essere collocati a riposo immediatamente servono 5 anni di contributi, di 3 nell’ultimo quinquennio. La scadenza per richiederla è il 31 marzo di ogni anno. Va precisato però che tale beneficio non è cumulabile con altri, come la rendita Inail.
Risarcimento del danno per tumore alla faringe
Oltre all’indennizzo dell’Inail, il lavoratore colpito da tumore alla faringe come malattia professionale riconosciuta può chiedere il risarcimento del danno. In base all’art. 2087 del codice civile, esso è a carico del datore di lavoro e di chi ha provocato una esposizione senza cautele. Il risarcimento del danno contempla, oltre al danno biologico, quei danni complementari che l’Inail non indennizza, come la sofferenza patita dal malato anche in termini morali ed esistenziali dato l’inevitabile peggioramento della qualità della vita della vittima, nonché il danno patrimoniale e tutti gli altri.
I danni morali ed esistenziali vanno risarciti per intero. Il danno biologico invece in modo differenziale rispetto a quanto già erogato dall’Inail.
Dipendenti pubblici: la causa di servizio
La causa di servizio è un procedimento amministrativo specifico che è necessario per il riconoscimento della natura professionale di una malattia amianto-correlata per i dipendenti pubblici (non privatizzati) e per coloro che hanno prestato servizio nelle forze armate o nel comparto sicurezza (Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Esercito, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco).
Se il tumore alla faringe è riconducibile a causa di servizio, il lavoratore pubblico acquisisce lo status di vittima del dovere e sussiste il diritto alla liquidazione delle ulteriori prestazioni, a seconda delle particolari condizioni ambientali e di servizio in cui operava: speciale elargizione, assegno vitalizio, speciale assegno vitalizio. In caso di decesso, tali prestazioni sono erogate agli eredi (equiparati alle vittime del dovere).
Tumore alla faringe e riconoscimento di vittime del dovere
Le vittime del dovere hanno diritto a speciali prestazioni, quali vitalizio di 500 euro al mese; speciale vitalizio mensile di 1.033€; esenzione ticket sanitario; esenzione Irpef su pensioni; due annualità di pensione per gli aventi diritto alla reversibilità; stretti congiunti – il coniuge e i figli – che in caso di decesso della vittima o invalidità che costituisca impedimento permanente al lavoro assunzione possano essere chiamati direttamente a lavorare con diritto di precedenza rispetto ad altre categorie; accesso a borse di studio; assistenza psicologica; dall’80% di invalidità o inidoneità al servizio: speciale elargizione di 200.000€ e rivalutazione monetaria, oppure 2.000€ per punto percentuale, più rivalutazione monetaria.
Tutela dei diritti delle vittime di tumore della faringe
L’Osservatorio Vittime del Dovere APS è un fondamentale presidio che tutela la salute e l’incolumità psicofisica dei cittadini. Poichè anche questa neoplasia, e tutte quelle che colpiscono la faringe e le vie respiratorie, sono causate, o concausate, da cancerogeni, è necessaria la prevenzione primaria. Solo così, infatti, si evitano le esposizioni ai cancerogeni, che sono gli agenti nocivi, che provocano danni alla salute.
Questo è un aspetto fondamentale su cui insiste molto l’Avv. Ezio Bonanni, anche con riferimento allo sviluppo del sistema ‘Paese’. Infatti, sulla base del nuovo complesso di investimenti per il rilancio del Paese, PNRR, si realizzerà la transizione ecologica, che dovrà perseguire un modello di sviluppo ecocompatibile. Quindi, come tale, da organizzare la produzione con materie e strumenti privi di lesività per l’ambiente.
Nel recente intervento, al convegno “Energia, eccellenza, e-novation”, che si è tenuto presso la Camera dei Deputati (Auletta dei gruppi parlamentari), questo è stato ribadito dall’Avv. Ezio Bonanni, in chiave preventiva. L’economia ha tra i suoi fattori anche l’ambiente e la salute: solo così lo sviluppo potrà essere concreto e non effimero. Infatti, l’esperienza Covid-19 dimostra che il consumo dell’ambiente e l’inquinamento pongono in dubbio anche lo sviluppo economico. La crisi economica dovuta al Covid deve essere di insegnamento. In più è fondamentale anche il rafforzamento del sistema della sanità pubblica, in chiave universalistica, con più mezzi e risorse umane ed economiche.
Tumore alla faringe da amianto, come prevenirla
L’Avv. Ezio Bonanni è il pioniere in Italia della tutela delle vittime dell’amianto, e ha trasfuso in chiave giudiziaria il principio della prevenzione primaria. Rispetto alla neoplasia tumore della faringe, poichè l’amianto è uno degli agenti eziologici, è fondamentale questa forma di prevenzione. Compresa quella secondaria, in ambito sanitario.
In questo contesto è fondamentale il fatto che sia stata istituita la App Amianto, che permette la mappatura, fondamentale per la bonifica. Nel recente incontro dello scorso 15.03.2022, presso il Ministero della Salute, il Sottosegretario, On.le Andrea Costa, ha condiviso le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni.
Il quadro chiaro della situazione risulta nella pubblicazione dell’avv. Ezio Bonanni, autore de “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“: necessario è bonificare. Solo la bonifica amianto potrà permettere la messa in sicurezza dei siti.
Tumore alla faringe, assistenza legale gratuita
Per poter chiedere il supporto legale, è fondamentale compilare il form, così che sarà possibile fornire un parere scritto. Questo parere verrà fornito dal nostro staff legale, composto da professionisti coordinati dall’Avv. Ezio Bonanni. In questo modo, con il parere che fa riferimento alle norme applicabili, si potrà ottenere una guida per la tutela dei diritti. Innanzitutto quello previdenziale INAIL, e poi prepensionamento INPS, e sulla causa di servizio. Con quest’ultima sarà possibile ottenere la pensione privilegiata e l’equo indennizzo.
In più, e per tutte le vittime di tumore della faringe, comunque riconnessa a situazioni di lavoro, c’è il diritto al risarcimento del danno. Quest’ultimo si sostanzia nei pregiudizi patrimoniali e non patrimoniali, compresi i danni futuri. Per questi motivi la consulenza legale gratis, ovvero il parere legale gratuito, è una funzione molto importante dell’associazione, che tutela tutte le vittime.
L’Osservatorio è sempre al fianco di tutti i cittadini, ed è il punto di riferimento universalistico, e questo giornale Diritto alla salute è lo strumento fondamentale di informazione. Le news diritto alla salute sono molto importanti, sia per la prevenzione che per la cura del tumore alla faringe, e allo stesso tempo per la tutela legale.