Il tumore al pancreas è una delle malattie oncologiche più letali e difficili da trattare. Oggi è venuta a mancare l’attrice Eleonora Giorgi di questa malattia e cogliamo l’occasione per approfondire sul tema.
Nonostante le evoluzioni nella ricerca scientifica, la prognosi è spesso sfavorevole, in gran parte a causa della diagnosi tardiva, della difficoltà di trattamento e della natura aggressiva della malattia.

Secondo AIRC, il cancro al pancreas diventerà la seconda causa di morte per tumore nel mondo entro il 2030 e rimane a oggi una delle neoplasie più difficili da trattare, con un’allarmante mancanza di miglioramenti nei tassi di sopravvivenza.

Panoramica sul tumore al pancreas

Il pancreas è un organo che si trova dietro lo stomaco e svolge un ruolo fondamentale nella digestione e nella regolazione dei livelli di zucchero nel sangue. Quando le cellule pancreatiche crescono in modo incontrollato, si forma un tumore maligno. Circa l’85% dei tumori al pancreas sono adenocarcinomi, una forma particolarmente aggressiva.

I sintomi sono spesso aspecifici nelle fasi iniziali e ciò rende difficoltosa la diagnosi precoce. Tra i sintomi più frequenti abbiamo dolore addominale, perdita di peso inspiegabile, ittero e nausea. Per ittero si intende la colorazione gialla della pelle e degli occhi.

La sopravvivenza dopo cinque anni è di circa il 10%, tra le più basse tra i tumori solidi.

Tra le possibili cause anche l’esposizione ad amianto

L’esposizione ad amianto potrebbe essere tra le cause del tumore al pancreas.

Secondo ONA – Osservatorio nazionale Amianto in uno studio americano che ha coinvolto circa 18.000 coibentatori di cantieri U.S.A. e canadesi, nell’arco di venti anni è emerso un aumento di casi di tumore al pancreas.

Diagnosi precoce: nuove possibilità per la rilevazione

Come abbiamo detto, il tumore viene diagnosticato negli stadi più avanzati, quando il cancro si è già diffuso o è difficile da trattare.

Uno dei biomarcatori più studiati è il CA 19-9, proteina che è spesso elevata nelle persone con tumore pancreatico. Tuttavia, questo marcatore può essere elevato anche in altre condizioni. Pertanto, la ricerca si sta concentrando sull’identificazione di nuovi biomarcatori più precisi che potrebbero migliorare l’accuratezza diagnostica.

Strumenti chiave rimangono la risonanza magnetica, le tecnologie di imaging avanzate, la Pet o tomografia a emissione di positroni e computerizzata

Anche l’intelligenza artificiale potrebbe intervenire tramite algoritmi di machine learning. Infatti queste ultime sarebbero in grado di esaminare le immagini radiologiche in modo più rapido e accurato, individuando anomalie che potrebbero sfuggire a un occhio umano.

Trattamenti per la cura

Il trattamento del cancro al pancreas dipende dallo stadio del tumore e dallo stato di salute generale del paziente. Attualmente, le opzioni terapeutiche principali includono la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia.

Terapia genica e immunoterapia sono approcci in fase di sperimentazione.

La resezione chirurgica del tumore pancreatico attualmente rimane la principale opzione. Tuttavia solo una minoranza di pazienti è idonea per la chirurgia, poiché il tumore è spesso troppo diffuso o inoperabile al momento della diagnosi.

La duodenocefalopancreasectomia è l’intervento di scelta per neoplasie della testa e del processo uncinato del pancreas, dell’ampolla di Vater, del duodeno e del coledoco terminale. Operazioni oncologiche tra le più difficili. E’ effettuata per via laparotomica e consiste nell’asportazione “in blocco” della testa del pancreas, del coledoco intrapancreatico, del duodeno, della prima ansa digiunale, della colecisti. E’ eseguita anche l’asportazione dei linfonodi regionali

Progressi nella chirurgia robotica e minimamente invasiva stanno migliorando la precisione degli interventi chirurgici e ridotto i tempi di recupero.