La trombosi è un problema globale, come le malattie che provoca. Nel mondo oggi una persona su quattro muore per una malattia causata da trombosi. Su dieci persone colpite, una perde la vita. La probabilità aumenta con il passare degli anni: 7 persone su mille oltre i 70 anni, ogni anno. La trombosi colpisce due volte più dei tumori ma, fra tutti noi, uno su tre potrebbe evitarla imparando a conoscerla.
Trombosi, ecco perché fa tante vittime
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«Una delle ragioni per cui la trombosi rappresenta la causa di morte per una persona su quattro nel mondo è che molti dei suoi sintomi sono simili ad altre condizioni comuni», spiega la dottoressa Lana Castellucci, presidente del Comitato direttivo della Giornata Mondiale della Trombosi.
Aggiunge: «Quando una persona sperimenta un crampo alla gamba, ad esempio, è improbabile che faccia un esame per accertare un eventuale coagulo di sangue. Sfortunatamente, questo potrebbe portare a conseguenze più gravi. Stiamo lavorando per sensibilizzare le persone sui segnali e sintomi di questa diffusa condizione, affinché si rivolgano ad una adeguata assistenza medica prima che sia troppo tardi».
La Giornata mondiale della trombosi
In occasione della Giornata Mondiale della Trombosi, che si svolge il 13 ottobre, la Società internazionale per la trombosi e l’emostasi (Isth) ha promosso una campagna per diffondere la consapevolezza sui segnali, sintomi e i fattori di rischio.
La Giornata Mondiale della Trombosi coinvolge oltre 5mila organizzazioni partner provenienti da più di 120 Paesi, che si uniscono per promuovere la conoscenza sul trattamento e sulla prevenzione dei coaguli di sangue. Per il suo decimo anniversario, la campagna incoraggia le persone a “Muoversi Contro la Trombosi”. Infatti, semplici movimenti come camminare e fare stretching possono aumentare il flusso sanguigno e contribuire a ridurre la possibilità che si formino coaguli di sangue.
I vari sintomi dei coaguli di sangue
La trombosi può svilupparsi nei vasi sanguigni in tutto il corpo. I sintomi possono essere confusi per altre condizioni. I segnali più comuni di un coagulo di sangue nella gamba, o trombosi venosa profonda, possono includere dolore o sensibilità nel polpaccio, gonfiore della caviglia o del piede, arrossamento o evidente cambiamento di colore e calore nella zona. I sintomi di un coagulo di sangue nei polmoni, o embolia polmonare, possono includere mancanza di respiro improvviso, respirazione rapida, dolore al petto, frequenza cardiaca elevata e svenimento o perdita di conoscenza.
I fattori di rischio più comuni della patologia
Tra i fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare coaguli di sangue, c’è la prolungata ospedalizzazione. Fino al 60% dei casi di tromboembolia venosa si verifica durante o dopo l’ospedalizzazione, poiché i pazienti sono più propensi ad avere una mobilità ridotta a causa del riposo a letto.
Anche la terapia contro il tumore è un fattore di rischio: i pazienti oncologici sono quattro volte più a rischio di sviluppare un coagulo di sangue a causa degli effetti di chirurgia e chemioterapia. Infine, gravidanza e post-partum. Infatti, il sangue tende a coagulare con maggiore facilità durante la gravidanza e subito dopo il parto. Inoltre, il peso dell’utero che preme sulle vene del bacino può rallentare la circolazione nelle gambe.
10 consigli per prevenire la trombosi
Per prevenire la trombosi, è importante il movimento. Ecco dieci consigli utili:
- Fare lunghe passeggiate da soli o in compagnia.
- Alzarsi e fare stretching una volta ogni ora per cinque minuti.
- Dedicarsi all’allenamento o eseguire nuovi esercizi seguendo video online o in palestra.
- Se si sta seduti per molte ore al lavoro, fare una pausa in piedi e fare stretching frequentemente.
- Partecipare a una sfida a piedi. Le sfide a piedi possono essere virtuali, partecipando a gruppi che condividono tramite app i propri percorsi o di persona. Sono un ottimo modo per rimanere motivati e raggiungere gli obiettivi di movimento.
- Ballare. Prendersi 10 minuti della giornata per ballare a casa con i figli, amici o persone care. Ballare è un ottimo modo per muoversi e migliorare la circolazione.
- Fare pause durante un viaggio. Se si sta seduti in macchina per lunghi periodi, fermarsi ogni ora per scendere dall’auto e camminare per qualche minuto.
- Gli operatori sanitarii dovrebbero incoraggiare i pazienti a fare almeno 30 minuti di movimento nella loro routine quotidiana, per ridurre il rischio che si formino coaguli di sangue nelle vene.
- Di tanto in tanto, sollevare le gambe di quindici centimetri sopra il cuore. Questo aiuta ad aumentare il flusso sanguigno.
- Praticare yoga per muovere il corpo e rilassare la mente.