Smartphone e i consigli dell’ISS: il nuovo anno scolastico porta con sé una novità importante: in Italia non sarà più possibile usare lo smartphone durante le lezioni. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) accompagna questa scelta con una serie di consigli pratici per studenti e famiglie, utili a gestire meglio la tecnologia.
La domanda centrale è: come aiutare i ragazzi a separarsi dallo smartphone senza viverlo come una punizione?
Smartphone e i consigli dell’ISS: perché si parla di divieto di smartphone a scuola?
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Il Ministero dell’Istruzione ha deciso di vietare l’uso degli smartphone in classe durante le attività didattiche. La misura nasce dall’osservazione di un fenomeno diffuso: molti studenti faticano a concentrarsi a causa delle continue notifiche e della tentazione di controllare i social.
Non si tratta solo di disciplina scolastica. Numerosi studi hanno dimostrato che l’uso intenso dello smartphone riduce l’attenzione, ostacola l’apprendimento e peggiora il rendimento. Per questo il divieto vuole essere un aiuto concreto, non una restrizione punitiva.
Smartphone e i consigli dell’ISS: quali sono i consigli dell’Iss per affrontare il rientro?
Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità hanno elaborato alcune indicazioni semplici per rendere meno difficile l’adattamento. Il primo suggerimento riguarda la creazione di spazi e tempi senza smartphone. In casa, ad esempio, è utile stabilire zone “libere” dai dispositivi, come la camera da letto o il tavolo da pranzo.
Un secondo consiglio è imparare a riconoscere i segnali di allarme, come l’urgenza di controllare continuamente le notifiche o la difficoltà a staccarsi dal telefono. Se un ragazzo non riesce a fare a meno dello smartphone per pochi minuti, è un campanello d’allarme che non va ignorato.
L’Iss invita anche a disattivare le notifiche nei momenti importanti, per esempio durante lo studio o mentre si fa sport. Infine, è fondamentale evitare l’uso dello smartphone almeno un’ora prima di andare a dormire.
Che cosa significa “digital detox” per gli studenti?
Il termine digital detox indica un periodo in cui si riduce volontariamente l’uso di dispositivi elettronici. Per un adolescente può sembrare un sacrificio, ma in realtà è un modo per liberare tempo ed energie.
Gli esperti dell’Iss suggeriscono di iniziare con piccoli passi. Bastano trenta minuti al giorno di pausa digitale per creare un’abitudine. In quel tempo i ragazzi possono dedicarsi alla lettura, al disegno, al gioco o a una passeggiata.
Un’abitudine del genere, se condivisa in famiglia, aiuta a vivere meglio il tempo insieme e a riscoprire la qualità delle relazioni.
Quali sono gli effetti dello smartphone sul sonno?
Il sonno è uno dei primi aspetti a risentire dell’uso eccessivo dello smartphone. La luce blu emessa dagli schermi ostacola la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia.
Secondo ricerche pubblicate su riviste scientifiche internazionali, gli adolescenti che usano il telefono fino a tarda notte dormono meno e hanno un riposo meno profondo. Questo porta a irritabilità, difficoltà di concentrazione e peggioramento della memoria.
L’Iss consiglia di spegnere i dispositivi almeno un’ora prima di coricarsi e, se possibile, di non tenerli in camera.
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Quali sono i rischi per la concentrazione?
Il continuo passaggio da una notifica all’altra abitua il cervello a una condizione di distrazione costante. Alcuni studi hanno mostrato che bastano pochi secondi di interruzione per ridurre la qualità di un compito complesso.
Per uno studente, questo significa maggiore fatica nello studio e più errori durante i compiti. Disattivare le notifiche durante le ore di lavoro e dedicare momenti specifici alla verifica dei messaggi può fare una grande differenza.
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Che cosa dicono gli studi più recenti?
Negli ultimi anni numerosi lavori scientifici hanno indagato gli effetti dello smartphone sulla salute mentale. Una ricerca internazionale condotta su oltre centomila adolescenti ha evidenziato un legame tra l’uso precoce dello smartphone e un aumento di ansia e sintomi depressivi.
Un altro studio della Harvard Medical School ha sottolineato come l’esposizione costante ai social possa ridurre l’autostima, soprattutto nelle ragazze. Le immagini e i modelli di vita perfetti trasmessi online generano confronti dannosi e un senso di inadeguatezza.
Al contrario, altri ricercatori hanno osservato che un uso moderato e consapevole non porta necessariamente effetti negativi. La differenza la fa il tempo speso e la capacità di gestirlo.
La dipendenza da smartphone è paragonabile ad altre dipendenze?
Il termine “smartphone addiction” è ormai utilizzato a livello internazionale. Colpisce oltre un quarto degli adolescenti, secondo i dati raccolti dall’Iss. I sintomi sono simili a quelli delle dipendenze comportamentali, come il gioco d’azzardo: perdita di controllo, bisogno crescente di utilizzo e difficoltà a staccarsi.
La dipendenza digitale può avere conseguenze su rendimento scolastico, relazioni familiari e salute mentale. Non è però un destino inevitabile. Con una buona educazione digitale e con il supporto della famiglia è possibile prevenire queste forme di abuso.
Che ruolo hanno i genitori in questa sfida?
I genitori hanno un ruolo fondamentale nell’educazione digitale. Non basta imporre regole, occorre dare l’esempio. Se un adulto usa lo smartphone a tavola o mentre parla con i figli, trasmette un messaggio contraddittorio.
Gli esperti consigliano di stabilire regole condivise in famiglia e di rispettarle tutti insieme. Creare momenti liberi da tecnologia aiuta a recuperare il dialogo e a rafforzare i legami.
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Come aiutare i ragazzi ad accettare il cambiamento?
Molti adolescenti vivono il divieto dello smartphone a scuola come una privazione. È importante spiegare che si tratta di una scelta pensata per il loro benessere.
Parlare apertamente dei rischi e dei benefici, ascoltare i loro timori e valorizzare i momenti positivi senza smartphone aiuta a ridurre la resistenza. La scuola può svolgere un ruolo decisivo, proponendo attività alternative e incentivando la socializzazione dal vivo.
Una tabella per capire meglio gli effetti dello smartphone
Aspetto | Effetti negativi dell’abuso | Benefici di un uso consapevole |
---|---|---|
Sonno | Insonnia, riduzione ore di riposo | Miglior qualità del sonno |
Concentrazione | Distrazione, calo del rendimento | Maggiore attenzione e memoria |
Relazioni | Isolamento, conflitti familiari | Dialogo e tempo di qualità |
Autostima | Confronto con modelli irrealistici | Uso creativo e comunicazione equilibrata |
Quali sono le prospettive future?
Il dibattito sugli smartphone a scuola non si esaurirà presto. Alcuni studiosi sostengono che bandire i dispositivi possa essere troppo rigido, altri ritengono che sia l’unico modo per garantire l’attenzione.
Nei prossimi anni sarà necessario trovare un equilibrio. La tecnologia non può essere eliminata dalla vita dei ragazzi, ma può essere gestita meglio. Il ruolo delle istituzioni, delle famiglie e della scuola sarà quello di guidare i giovani verso un uso sano e responsabile.
FAQ
Perché lo smartphone è vietato in classe?
Perché distrae gli studenti, riduce la concentrazione e ostacola l’apprendimento.
Quante ore al giorno è consigliato usare lo smartphone?
Gli esperti suggeriscono di non superare le due ore di intrattenimento digitale quotidiano.
Che cos’è la smartphone addiction?
È una dipendenza comportamentale caratterizzata da uso compulsivo, perdita di controllo e difficoltà a interrompere l’attività.
Gli smartphone hanno anche effetti positivi?
Sì, se usati in modo consapevole. Possono facilitare l’apprendimento, la comunicazione e l’accesso alle informazioni.
Il digital detox funziona davvero?
Sì, anche brevi periodi di disconnessione aiutano a ridurre lo stress e a migliorare sonno e concentrazione.