Adolescenti (Foto free di Dim Hou da Pixabay)

Negli ultimi anni si registra un crescente aumento di disturbi legati alla salute mentale tra gli adolescenti. Con particolare incremento di ansia, depressione e comportamenti autolesivi. Di fronte a questa situazione, il ministero della Salute ha messo a punto un nuovo Piano nazionale dedicato alla salute mentale infantile e adolescenziale. L’obiettivo è quello di intervenire in modo tempestivo e coordinato.

La sfida della salute mentale giovanile

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato l’importanza di affrontare con urgenza il tema della salute mentale tra i più giovani. “È fondamentale offrire ascolto e supporto nei momenti di difficoltà, costruendo un sistema di accoglienza che coinvolga famiglie, scuole e istituzioni locali”. Ha dichiarato nel corso della Conferenza Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, tenutasi a Roma.

Il nuovo Piano Nazionale per la Salute Mentale: diagnosi precoce e interventi integrati

Dopo quasi 13 anni di attesa, il Piano Nazionale per la Salute Mentale è finalmente operativo e punta a potenziare i servizi dedicati, in particolare la neuropsichiatria infantile, con équipe multidisciplinari capaci di fornire diagnosi, trattamento e riabilitazione coordinate. L’approccio del piano è integrato, coinvolgendo salute, educazione e genitorialità, con l’obiettivo di tutelare i diritti dei minori e favorire uno sviluppo equilibrato.

Tra le azioni previste, particolare attenzione viene dedicata al monitoraggio precoce dei segnali di disagio e al sostegno alle famiglie durante i primi mille giorni di vita del bambino, una fase cruciale per il benessere futuro. A supporto di queste iniziative sono stati istituiti tavoli permanenti dedicati a genitorialità, stili di vita sani e fertilità.

Progetti e investimenti per supportare i giovani e le famiglie

Il ministero ha stanziato fondi specifici per il supporto psicologico nelle scuole e ha avviato progetti mirati al contrasto dei tentativi di suicidio tra gli adolescenti. Questi programmi puntano a intercettare precocemente i segnali di disagio per fornire interventi tempestivi e adeguati. Tuttavia, resta la sfida di ridurre le disparità regionali nell’offerta di servizi neuropsichiatrici, garantendo risposte efficaci su tutto il territorio nazionale.

Nuove sfide: dipendenze e cyberbullismo

Tra le priorità del piano rientrano anche la lotta contro le dipendenze, comprese quelle da sostanze come il fentanyl e altri oppioidi sintetici, che richiedono un controllo rigoroso e una prevenzione costante in collaborazione con le forze dell’ordine.

Inoltre, cresce l’attenzione verso le dipendenze digitali, un fenomeno che coinvolge oltre un quarto degli adolescenti italiani, come rilevato dall’Istituto Superiore di Sanità. L’uso eccessivo di smartphone, social network e videogiochi è spesso collegato a problemi come il cyberbullismo, che rappresenta una seria minaccia per il benessere psicologico dei giovani. Per contrastare questi fenomeni è fondamentale un lavoro condiviso tra scuole, famiglie e associazioni.

Fonte: Ansa