Alcuni ricercatori dello Shanghai Chest Hospital e dell’Università Jiao Tong di Shanghai hanno scoperto che il fruttosio può essere un alleato del nostro sistema immunitario. Il fruttosio, uno zucchero semplice contenuto nella frutta, nel miele e, in forma di additivo, in alcuni alimenti dolci, potrebbe contrastare il tumore. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Cell Metabolism e commentati in un editoriale riportato su Nature Immunology.
Dopo la carne, dunque, è tempo di riconsiderare anche il ruolo dello zucchero nella lotta al cancro.
«Come per la carne, anche per lo zucchero non tutto è bianco o nero», commenta Paolo Ascierto, oncologo all’IRCSS Fondazione Pascale di Napoli.
Potenziata la risposta delle cellule immunitarie
Indice dei contenuti
Secondo i ricercatori, il fruttosio “addolcisce” il tumore e potenzia la risposta delle cellule immunitarie.
«Che il fruttosio sia associato alla crescita di alcuni tumori, come quelli intestinali, e delle metastasi lo sapevamo da tempo», spiega Ascierto. «Quello che fino ad oggi risultava ancora poco chiaro è il suo impatto sulla risposta immunitaria antitumorale. Il nuovo studio colma in parte questa lacuna. E mostra che una dieta ricca di fruttosio è in grado di rafforzare la risposta immunitaria contro il cancro, controllandone la crescita. Il fruttosio alimentare, dunque, promuove l’immunità antitumorale delle cellule».
I ricercatori di Shangai hanno condotto i loro studi sui topi con melanoma, nutrendone alcuni con una dieta ricca di fruttosio. Altri, invece, con una dieta normale. Dopo due settimane, i topi alimentati con un alto contenuto di fruttosio hanno registrato una riduzione della crescita tumorale e della letalità indotta dal tumore.
Il fruttosio innesca la produzione di leptina
Anche uno studio precedente condotto su topi con carcinoma polmonare era giunto a un risultato simile. Gli animali nutriti con una dieta ad alto contenuto di fruttosio aveva ridotto le dimensioni del tumore e aumentato la sopravvivenza.
«Nel nuovo studio, i ricercatori cinesi hanno osservato che il fruttosio alimentare aumenta la risposta immunitaria dei linfociti T denominati CD8+. Questi hanno la funzione di identificare e uccidere le tumorali, controllando così la progressione della malattia», evidenzia Ascierto, che è anche presidente della Fondazione Melanoma. «In particolare, il consumo di fruttosio ha innescato la produzione di leptina. Questo è l’ormone prodotto dal tessuto adiposo che segnala al cervello la sensazione di sazietà, sia nel sangue che nel tessuto tumorale. L’aumento della leptina – continua l’esperto – è associato all’incremento dell’attività dei linfociti T antitumorali, potenziandone così la risposta immunitaria contro il cancro».
Urgono altri studi per capire come sfruttare il fruttosio
I ricercatori hanno anche fatto un’altra scoperta. I livelli più elevati di leptina nel plasma sono correlati con l’aumentata attività delle cellule T antitumorali nei pazienti con cancro ai polmoni.
«Ma attenzione: lo studio non indica che fare incetta di zuccheri aiuti automaticamente a contrastare il tumore», conclude Ascierto. «Piuttosto i risultati suggeriscono che anche per lo zucchero, in particolare per il fruttosio, potrebbe non essere tutto bianco o nero. Così come per la carne che contiene un ingrediente chiave (TVA) in grado di potenziare l’immunoterapia. Sono dunque necessari ulteriori studi che ci aiutino a comprendere se e come possiamo sfruttare il fruttosio. Ciò per rafforzare l’azione del nostro sistema immunitario contro il cancro».