Gli scienziati dell’Università Medica di Vienna hanno identificato una proteina che potrebbe rallentare la crescita dei tumori alla prostata. I risultati, pubblicati sulla rivista Molecular Cancer, forniscono un nuovo punto di partenza per lo sviluppo di nuove terapie

Introduzione al cancro alla prostata

Il cancro alla prostata colpisce la ghiandola prostatica, che è responsabile della produzione del liquido seminale

Il cancro alla prostata è il secondo tumore più comune tra gli uomini, dopo il cancro della pelle. Secondo l’American Cancer Society, a circa 1 uomo su 9 verrà diagnosticata questa neoplasia nel corso della vita.

Il tumore colpisce la ghiandola prostatica, che è responsabile della produzione del liquido seminale. Comprendere i suoi sintomi, fattori di rischio e trattamenti è essenziale per una diagnosi precoce e una gestione efficace.

Età e fattori di rischio

Età: il rischio di sviluppare il cancro alla prostata aumenta con l’età, con la maggior parte dei casi diagnosticati in uomini di età superiore ai 65 anni;

Storia familiare: avere un parente stretto (padre o fratello) con questa forma oncologica aumenta le possibilità di sviluppare la malattia;

Etnia: gli uomini afroamericani hanno un rischio maggiore rispetto ad altre etnie e tendono a sviluppare il cancro alla prostata in forme più aggressive;

Dieta e stile di vita: Una dieta ricca di grassi saturi e povera di frutta e verdura può essere un fattore scatenante;

Sintomi

Nelle fasi iniziali, il cancro alla prostata spesso non causa sintomi evidenti. Quando presenti, possono includere:

Difficoltà a urinare

Minzione frequente, specialmente di notte

Flusso urinario debole o interrotto

Sangue nelle urine o nello sperma

Dolore o fastidio nella zona pelvica

Dolore durante l’eiaculazione

Diagnosi

La diagnosi può includere:

Esame Rettale Digitale (DRE): il medico palpa la prostata attraverso il retto per cercare eventuali anomalie;

Antigene Prostatico Specifico (PSA): un esame del sangue che misura i livelli di PSA, una proteina prodotta dalla prostata. Livelli elevati possono indicare la presenza di cancro;

Biopsia prostatica: se i test iniziali sono anormali, una biopsia può confermare la presenza di cellule cancerose;

Risonanza Magnetica (MRI) e Tomografia Computerizzata (CT): utilizzati per determinare l’estensione del tumore.

Trattamenti attuali per il cancro alla prostata

Il trattamento del cancro alla prostata dipende dallo stadio della malattia, dall’età del paziente e dalle sue condizioni di salute generale. Le opzioni includono:

Sorveglianza attiva: monitoraggio regolare per i tumori a crescita lenta;

Chirurgia: prostatectomia radicale per rimuovere la prostata;

Radioterapia: uso di radiazioni per uccidere le cellule cancerose;

Terapia ormonale: riduce i livelli di ormoni che alimentano la crescita del tumore;

Chemioterapia: utilizzata nei casi avanzati o quando altri trattamenti falliscono;

Terapie focalizzate: trattamenti come la crioterapia e l’ablazione ad ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (HIFU).

Curiosità

C’è un dibattito in corso sull’uso dello screening del PSA, poiché può portare a sovradiagnosi e sovratrattamenti.

Quanto alle innovazioni, nuove tecnologie stanno esplorando l’uso della terapia fotodinamica e l’immunoterapia per trattare il cancro alla prostata in modi meno invasivi.

Ma veniamo alla novità dello studio.

Identificata una proteina per ridurre la crescita del cancro alla prostata

Una ricerca internazionale guidata da da Lukas Kenner (MedUni Vienna) e Sabine Lagger (Vetmeduni Vienna), ha identificato una proteina che potrebbe rallentare la crescita del tumore alla prostata. nota Nota come JUN, la proteina è oggetto di intense ricerche come possibile promotore della crescita tumorale. Studi precedenti avevano suggerito che JUN è prodotto in eccesso nei tumori, tuttavia, il team ha dimostrato che nel caso del cancro alla prostata è vero il contrario.

Per le indagini, il team di ricerca ha utilizzato un modello murino e campioni clinici.

Risultato? 

È stato osservato che il tumore cresce più rapidamente quando manca la proteina.

Cerchiamo di capire meglio.

Ruolo di JUN nella regolazione della risposta immunitaria e della crescita tumorale

La proteina JUN gioca un ruolo importante nell’attivazione dei geni e di vari processi come la crescita cellulare. Si è scoperto che è significativamente coinvolta nella regolazione del cancro alla prostata e che influenza la risposta immunitaria del corpo. La mancanza di questa proteina compromette il reclutamento di determinate cellule immunitarie nell’ambiente microscopico del tumore, il che porta a una crescita accelerata del cancro. Questi risultati potrebbero spiegare perché il cancro alla prostata è meno reattivo alla terapia immunitaria e potrebbero aiutare a comprendere come riattivare le risposte immunitarie locali.

Ovviamente, ulteriori indagini sono necessarie per confermare i risultati.

Fonti

Molecular Cancer