progetto libellula

Il Progetto Libellula, promosso dal Distretto 2071 del Rotary in Toscana.

Ha concluso con successo una raccolta fondi che ha permesso di acquistare 26 lettini ginecologici elettrici, regolabili in altezza e inclinazione, specificamente progettati per le donne con disabilità. Il progetto Libellula migliora la qualità della vita delle persone avvalendosi del diritto alla salute.

Grazie alla generosità di Rotary Club e privati, sono stati raccolti oltre 42.000 euro per dotare ambulatori ginecologici ospedalieri, consultori e ambulatori del Codice Rosa di questo importante strumento.

Cosa è successo: Progetto Libellula

L’iniziativa, ideata e promossa da Margherita Magi Damiani, dirigente medica INAIL, è realizzata con il contributo di numerosi professionisti del settore sanitario e della società civile, tra cui Simona Dei, direttrice sanitaria dell’ASL Toscana Centro, e Vittoria Doretti, responsabile della rete Codice Rosa.

Il progetto ha coinvolto anche l’Associazione DisabilmenteMamme e altre realtà locali impegnate nella promozione dei diritti delle donne con disabilità.

La Asl Toscana

I lettini grazie al Progetto Libellula sono già stati consegnati a molte strutture sanitarie delle ASL Toscana Centro e Sud-Est. Mentre la distribuzione nell’ASL Nord-Ovest avverrà nel prossimo anno. Il successo di questa iniziativa dimostra come la solidarietà e l’impegno comunitario possano fare la differenza nella promozione dei diritti e della salute delle donne con disabilità, garantendo loro un accesso migliore ai servizi sanitari e una maggiore dignità.

Progetto Libellula: cosa vuol dire vivere con disabilità nel 2024

Un progetto importante. Le difficoltà dei disabili sono diverse, così come ogni situazione è a se stante. Non si può tuttavia fingere che delle regole generali che tutelino tutti non facciano la differenza in questo ambito. E che il fine ultimo debba essere quello di aspirare alla comodità in tutti gli ambiti. che ci permetta di avvalerci degli stessi diritti. di essere e di esistere. Anche con la disabilità. Chi vive questa condizione pertanto ha bisogno di essere tutelato in ogni modo possibile.

Uno sguardo a questi eventi piccoli ma importanti

E chi vive con disabilità sa cosa vuol dire, si abitua a vedere porte sbattute in faccia costantemente. Come se la scelta della disabilità fosse stata sua e potenzialmente potesse diventare anche una colpa.

Mai come nelle condizioni sanitarie la facilità di “movimento” è importante. Come la condizione di comodità che necessita “comodità” massima.

Se infatti la capacità più bella è quella di imparare a convivere al meglio con la propria disabilità, c’è da dire che in base anche alla sua gravità si necessita maggiormente di iniziative come queste; progetti e fondi stanziati atti ad agevolare la vita dei disabili.

La sensibilizzazione riguardo questo tema non è mai sufficiente e si deve cercare il più possibile di aderire a questo tipo di iniziative. Parlandone e sostenendole.