Per i pazienti fragili arriva il mix di anticorpi monoclonali anti-covid19 a scopo preventivo. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha dato il via libera per l’immissione in commercio dei primi due anticorpi monoclonali preventivi per il Covid19. La società farmaceutica che ha superato brillantemente la fase di sperimentazione è AstraZeneca. La stessa che lo scorso 26 marzo 2021 ha ricevuto per prima l’approvazione per il vaccino anti-covid19 a vettore mRNA.
Questa volta AstraZeneca propone due anticorpi monoclonali a scopo preventivo da somministrare in pazienti con elevate fragilità. La combinazione di queste due molecole sembrerebbe ridurre dell’83% il rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica. Inoltre, come dimostrato in fase di sperimentazione, gli anticorpi preventivi sono a lunga durata.
Terapia con tixagevimab e cilgavimab per i pazienti fragili
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La notizia è di questa mattina. La società farmaceutica AstraZeneca ha confermato l’approvazione di un mix di anticorpi anti-covid19 da somministrare preventivamente ai soggetti più fragili. Da oggi, anche le persone che non si sono potute sottoporre alla vaccinazione con i vaccini mRNA, hanno finalmente uno strumento di prevenzione. Così, le persone che assumono tixagevimab e cilgavimab in forma combinata sono immunoprotetti dal virus per almeno 6 mesi.
Il mix dei nuovi anticorpi monoclonali offre protezione da tutte le varianti individuate, compresa Omicron. Tale forza è stata sottolineata dal Dott. Di Perri, medico ricercatore specializzato in malattie infettive. Durante la conferenza, il Dott. Di Perri ha affermato: “La capacità di neutralizzazione della combinazione rientra nel range dei livelli di anticorpi neutralizzanti riscontrati in individui infettati da Covid-19 e guariti naturalmente. I dati dei tre studi indipendenti sono concordi nel dimostrare che la combinazione di questi due anticorpi a elevata concentrazione e caratterizzati da siti di legame diversi mantiene un’attività neutralizzante contro la variante Omicron a un livello tale da continuare a fornire benefici. Quest’arma può quindi integrare il percorso vaccinale dei più fragili“.
Chi beneficia della nuova terapia?
Le persone che possono beneficiare della nuova terapia sono adulti ed adolescenti con età pari ad almeno a 12 anni. Tuttavia, non possono sottoporsi al nuovo protocollo di cura, tutte quelle persone con peso corporeo inferiore ai 40kg. Quindi, i destinatari della nuova terapia sono coloro affetti da una grave o moderata compromissione del sistema immunitario. O coloro che ricevono trattamenti immunosoppressivi che potrebbero interferire con la risposta immunitaria.
Inoltre, sono destinatari del nuovo mix di farmaci anche i pazienti per i quali la vaccinazione con vaccini mRNA non è stata raccomandata a causa della composizione dei farmaci. Infine, l’ultima raccomandazione che la casa farmaceutica divulga, riguarda proprio il contagio con il virus. I destinatari della nuova terapia non devono essere infetti dal virus o non devono essere stati a contatto con persone positive.
L’impegno di casa AstraZeneca per i pazienti fragili
La Dott.ssa Raffaella Fede, direttore medico di AstraZeneca Italia, afferma che dall’inizio della pandemia, la ricerca di AstraZeneca non si è mai fermata. In conferenza, la Dott.ssa Raffaella Fede ha commentato il recente successo raggiunto con gli anticorpi monoclonali preventivi, affermando: “La combinazione di tixagevimab e cilgavimab rappresenta una protezione supplementare che si aggiunge dunque a quella dei vaccini per proteggere le persone più fragili. I due anticorpi, derivati da cellule B donate da pazienti convalescenti dopo il Sars-CoV-2, sono stati individuati dagli esperti del Vanderbilt University Medical Center negli Stati Uniti. La combinazione è stata ottimizzata utilizzando una tecnologia di AstraZeneca di estensione dell’emivita, che ne ha triplicato la durata d’azione rispetto ai monoclonali convenzionali“.
Il direttore ha poi concluso sulla durata ed efficacia del trattamento: “E’ necessario un maggiore follow-up per stabilire la durata completa della protezione dal virus, ma potremmo stimarla anche oltre i 12 mesi dopo una singola somministrazione che consiste di due iniezioni intramuscolari, una per ciascun anticorpo, separate e consecutive, in successione immediata“.
Cosa sono gli anticorpi monoclonali?
Gli anticorpi monoclonali sono proteine realizzate in laboratorio in grado di riconoscere e legare con elevata affinità delle molecole target, chiamati antigeni. Gli anticorpi monoclonali recentemente approvati legano in maniera specifica due porzioni differenti della “proteina spike”. In questo modo il virus non può penetrare nelle cellule del sistema respiratorio e non si replica sfruttando i meccanismi molecolari cellulari.
Con il nuovo protocollo di cura, le persone sono protette dell’insorgenza dei sintomi gravi dell’infezione da coronavirus, e sviluppano anche una memoria immunologica. Infatti, una delle caratteristiche fondamentali della terapia con anticorpi monoclonali è lo sviluppo di una memoria che permette all’organismo di difendersi in caso di recidive. Per approfondire l’argomento: anticorpi monoclonali.
Diritto alla salute soprattutto per i pazienti più fragili
L’approvazione del mix dei due anticorpi monoclonali a scopo preventivo fa ben sperare che siamo vicini alla fine di questa terribile pandemia. La vaccinazione delle persone più fragili aiuta a prevenire l’insorgenza di nuove varianti e ad aumentare l’immunità di gregge. Questi due aspetti sono davvero molto importanti. Le terapie anti-covid, commenta il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’Avv. Ezio Bonanni, sono importanti strumenti di prevenzione. Garantiscono la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini, senza il quale non potremmo beneficiare di tutti gli altri diritti.
Tuttavia, la somministrazione dei vaccini può arrecare danni alla salute. Contattaci per ricevere assistenza medica e legale gratuita in caso di violazione del diritto alla salute o in caso di danno da vaccino. Chiama il numero verde 800 034 294, oppure compila il form per essere ricontattato.