I rifiuti più diffusi nei parchi sono i mozziconi di sigaretta: il dato arriva dall’indagine Park Litter 2022 di Legambiente. Sono quasi 32 mila i rifiuti raccolti e catalogati dai volontari dell’associazione ambientalista nei parchi urbani di 28 città italiane. Cinque rifiuti ogni metro quadrato è il risultato dell’indagine, che ha coinvolto 697 volontari. Sono quasi tutti usa e getta.
I mozziconi di sigaretta sono il rifiuto più diffuso e rappresentano il 42,2% del totale. Seguono nella classifica i tappi di bottiglia, di barattoli e le linguette delle lattine che rappresentano il 9,4% del totale; e poi: carta (8,1%), plastica (5,8%) vetri di bottiglia e bottiglie intere (5,4%) e sacchetti di patatine e caramelle (3,2%).
L’indagine si è svolta nei parchi di Ancona, Avellino, Bari, Borgaro Torinese (TO), Cagliari, Castel Maggiore (BO), Cesena, Chiaravalle (AN), Firenze, Genova, Milano, Napoli, Nicolisi (CT), Perugia, Pescara, Piacenza, Pineto (TE), Policoro (MT), Pozzuoli (NA), Roma, Rovigo, San Donà di Piave (VE), San Pietro in Cariano (VR), Sant’Arpino (CE), Succivo (CE), Torino, Varese, Verona. I volontari hanno tracciato dei transetti di 100 metri quadrati per l’analisi dei materiali, per un totale di un’area di 6600 metri quadrati.
Park Litter 2022, pochi cestini per la differenziata
Sotto accusa sono quindi i materiali usa e getta. Non soltanto plastica e mozziconi di sigaretta, ma anche dispositivi di protezione individuale: anche la pandemia ha il suo ruolo nella questione ambientale. Tra i rifiuti più trovati ci sono senza dubbio le mascherine. Nonostante l’obbligo di indossarle non ci sia più quasi da nessuna parte, con ulteriori scremature nei prossimi giorni – strutture sanitarie e mezzi pubblici, dal primo ottobre – ancora si trovano disperse (in 25 dei 56 parchi analizzati). Si trovano anche i guanti: rinvenuti in 7 aree.
Scarsissima anche la presenza di cestini per la raccolta differenziata. Infatti solo nel 24,2% dei casi (15 su 66 transetti) i cestini presenti erano predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali.
“I parchi sono luoghi di aggregazione e di svago, polmoni verdi delle città sempre più cementificate e, come tutto ciò che diamo per scontato, spesso non vengono adeguatamente mantenuti” – ha spiegato Legambiente. “Il progetto Park Litter consiste nel monitorare lo stato di salute dei parchi, censendo la quantità e la tipologia di rifiuti che si trovano nelle aree pubbliche, e dando anche una misura sull’interessamento della comunità a che l’ambiente venga rispettato“.
Ieri Legambiente ha reso noti i dati della campagna 2022, ma gli appuntamenti con la pulizia delle aree urbane e naturali non sono finiti. Nei prossimi giorni infatti partirà anche “Puliamo il Mondo per un Clima di Pace“: centinaia gli eventi territoriali, organizzati dai circoli locali. Entrambe le campagne – ha sottolineato Legambiente – “vogliono evidenziare quanto il ruolo degli individui sia di cruciale importanza per il promuovere il rispetto dei territori, delle comunità e dei principi di uguaglianza e giustizia“.