La sindrome di Neglect è una negligenza spaziale sinistra. Si tratta di una incapacità di un paziente nell’orientare, percepire o prestare attenzione a oggetti, persone e rappresentazioni nella metà sinistra del suo campo visivo. Ciò è dovuto ad una estesa lesione dei circuiti fronto-parietali dell’emisfero destro. Infatti, è risaputo che l’emisfero cerebrale destro è quello deputato a elaborare lo spazio.
Gli studi degli ultimi 25 anni hanno dimostrato che i pazienti affetti da sindrome di Neglect presentano difficoltà nell’orientare l’attenzione su diversi eventi temporali. Eventi che compongono una scena visiva (quindi non esclusivamente sul lato sinistro). Ciò ha fatto ipotizzare che il disturbo possa anche riguardare la dimensione temporale dell’attenzione al centro del loro campo visivo.
Questi pazienti, non percependo eventi posti sul lato sinistro del loro campo visivo, non mangeranno il cibo sul lato sinistro del piatto. Oppure non si raderanno la parte sinistra del viso.
Uno studio sul circuito neurale dell’emisfero destro
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La ricerca dal titolo “The Engagement of Temporal Attention in Left Spatial Neglect”, si è focalizzata sullo studio del circuito neurale dell’emisfero destro. Questo controlla l’orientamento automatico dell’attenzione visiva nell’emicampo di sinistra. I ricercatori si sono posti alcune domande:
- Ai pazienti con Neglect sono presentati in rapida successione due eventi nella regione dello spazio che stanno fissando, e quindi di massima capacità visiva. Sarebbero in grado, si domandano gli esperti, di percepire il primo evento senza essere troppo “distratti” dalla comparsa del secondo?
- Se il secondo evento non si fosse spazialmente sovrapposto al primo, i pazienti avrebbero comunque un disturbo nel percepire il primo evento?
- La forza nel consolidare in memoria il primo evento, senza farsi distrarre dalla comparsa del secondo, predice una difficoltà? E questa consisterebbe nel rilevare e rispondere agli stimoli presentati a sinistra del campo visivo?
Presi in esame tre gruppi di partecipanti
«Abbiamo preso in esame tre gruppi di partecipanti». Lo spiega Simone Gori del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, primo autore della ricerca. «Il primo gruppo di controllo senza lesioni cerebrali, ma bilanciato per età e scolarizzazione con gli altri due gruppi di pazienti con lesione dell’emisfero destro. Uno con e uno senza Neglect. Per ciascun gruppo abbiamo stimato l’intervallo temporale affinché un primo evento potesse essere percepito prima della comparsa del secondo. In due distinti esperimenti abbiamo valutato quindi il tempo necessario affinché l’attenzione si “ancorasse” al primo evento».
Pazienti Neglect: difficoltà nell’ancoraggio attenzionale
Negli anni ’80, alcuni ricercatori hanno dimostrato che i bambini con disturbi evolutivi del linguaggio presentavano severe difficoltà nella percezione di rapide sequenze di suoni.
Anche i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento presentano un simile disturbo, sia con stimoli visivi che uditivi. Il secondo evento cancella il primo poiché l’ancoraggio dell’attenzione temporale è troppo lento.
«Ci siamo chiesti quale fosse il “destino” del secondo evento quando l’attenzione non si fosse ancora fissata sul primo evento». Così Milena Peverelli, Neuropsicologa del centro di Riabilitazione “Villa Beretta” (Costa Masnaga) dell’Ospedale Valduce di Como. «Abbiamo notato un elemento: il paziente non vede il primo oggetto, ma dice di aver percepito un solo elemento, ovvero il secondo. Questo significa che se l’attenzione temporale non riesce ad agganciarsi velocemente al primo evento questo “scompare” e la percezione cosciente verrà sostituita dal secondo oggetto. Tutti i pazienti con Neglect presentano grande difficoltà in questo ancoraggio attenzionale».
Il circuito dell’emisfero destro è solamente spaziale?
Il fenomeno di sostituzione è noto da molti anni negli studi psicofisici, ma nessuno prima d’ora lo aveva misurato in questi pazienti. Essi mostrano un tempo per ancorare l’attenzione per percepire in modo cosciente il primo oggetto estremamente rallentato. Tempo almeno 4 volte superiore ai soggetti con lesione destra, ma senza Neglect.
«Questo risultato apre la cruciale questione se effettivamente il circuito dell’emisfero destro sia solamente spaziale». È quanto afferma Andrea Facoetti del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova e responsabile della ricerca. «O invece non abbia anche una gestione dell’attenzione temporale che regola la percezione della sequenza degli eventi».
Risultati nei bimbi con disturbo dello spettro dell’autismo
Un risultato simile è stato rilevato dal laboratorio dell’Università di Padova anche nei bambini con disturbo dello spettro dell’autismo.
«Un secondo oggetto che non si sovrappone spazialmente al primo oggetto – continua Facoetti – è comunque in grado di sostituire la percezione cosciente del primo. Diversi disturbi del neuro-sviluppo potrebbero essere potenzialmente causati da una disfunzione dei meccanismi automatici di ancoraggio dell’attenzione temporale controllati da questo circuito lateralizzato nell’emisfero destro. La nostra scoperta porta a ipotesi importanti. Specifici training riabilitativi basati su videogiochi d’azione, capaci di migliorare i meccanismi temporali di ancoraggio dell’attenzione, potrebbero essere utilizzati nei pazienti con Neglect. Riducendo, così, la patologica disattenzione che affligge il loro emispazio sinistro», conclude l’esperto.
Fonte: Università di Padova