L’infertilità femminile è una condizione complessa che colpisce milioni di donne in tutto il mondo, con gravi ripercussioni sulla salute fisica ed emotiva. Uno dei principali ostacoli alla fertilità è l’ostruzione delle tube di Falloppio, responsabile di una significativa percentuale di casi di infertilità femminile. Oggi tuttavia arriva una svolta: le microviti robotiche magnetiche. Di cosa si tratta?

Microviti robotiche: una rivoluzione per la fertilità femminile

È attraverso le tube di Falloppio che l’ovulo, intraprende il viaggio verso la cavità uterina

I microrobot magnetici, conosciuti come microviti, si sono rivelati capaci di rimuovere le ostruzioni nelle tube di Falloppio, così da ripristinare così una delle funzioni fondamentali per il concepimento. Questa notizia, frutto degli sforzi di un gruppo di ricercatori del SIAT Magnetic Soft Microrobots Lab di Shenzhen, in Cina, si colloca all’avanguardia delle tecniche di riproduzione assistita.

Per comprendere appieno l’importanza di questa innovazione, è necessario soffermarsi sul ruolo cruciale che le tube di Falloppio svolgono nel processo riproduttivo femminile. Questi sottili canali muscolari, lunghi circa 10-12 cm, costituiscono il collegamento tra le ovaie e l’utero. È attraverso di esse che l’ovulo, intraprende il viaggio verso la cavità uterina. Le tube di Falloppio, inoltre, rappresentano il luogo dove avviene la fecondazione.

Parliamo cioè dell’incontro tra l’ovulo e lo spermatozoo, evento che segna l’inizio di una nuova vita.

La loro struttura, sebbene straordinariamente efficiente, è anche estremamente delicata e vulnerabile. Infiammazioni, infezioni pelviche croniche, malattie sessualmente trasmissibili, endometriosi e aderenze post-chirurgiche possono causare danni irreversibili. Questi fattori, provocano ostruzioni che impediscono il passaggio dell’ovulo o degli spermatozoi. In molti casi, queste condizioni sono asintomatiche. Il che, rende la diagnosi complessa e può arrivare a ritardare anche l’intervento medico.

Dal vecchio al nuovo: le microviti

Tradizionalmente, l’approccio medico per trattare queste ostruzioni prevedeva interventi chirurgici invasivi, come la salpingectomia o la ricanalizzazione tubarica con fili guida. Questi interventi tuttavia, sebbene efficaci, comportano rischi di infezione o danni permanenti alle tube, con tassi di successo variabili e con il rischio di ulteriori aderenze post-operatorie. Tuttavia, l’introduzione delle microviti robotiche magnetiche potrebbe rivoluzionare radicalmente questo panorama, offrendo una soluzione meno invasiva ed estremamente precisa.

La tecnologia sviluppata dai ricercatori si basa sull’utilizzo di microrobot dalle dimensioni microscopiche, progettati per navigare attraverso le tube di Falloppio e liberarle dalle ostruzioni. Realizzati in resina fotosensibile, questi dispositivi sono rivestiti con uno strato di ferro che conferisce loro proprietà magnetiche. Il principio alla base di questa innovazione risiede nell’applicazione di un campo magnetico esterno, che permette di controllare con estrema precisione il movimento delle microviti all’interno del corpo.

Grazie a una struttura elicoidale, simile a quella di una vite, questi microrobot sono in grado di ruotare e avanzare attraverso le sezioni ostruite delle tube. La rotazione genera un effetto vortice che frammenta i detriti cellulari e le aderenze responsabili dell’occlusione, consentendo il ripristino del passaggio. La coda a disco delle microviti garantisce stabilità durante il movimento. Cosa che permette un’azione fluida e continua senza danneggiare i tessuti circostanti. Ma c’è di più.

Questa procedura, oltre a minimizzare il rischio di complicazioni rispetto agli interventi chirurgici tradizionali, non richiede anestesia generale e permette un recupero più rapido. Il processo, quindi, non solo aumenta le possibilità di concepimento naturale, ma riduce sensibilmente l’impatto fisico e psicologico sulle pazienti.

Ulteriori sforzi per migliorare la tecnica 

Le prospettive future per l’applicazione delle microviti robotiche magnetiche si delineano con orizzonti ambiziosi e ricchi di potenzialità. Gli sviluppatori stanno lavorando per miniaturizzare ulteriormente il dispositivo, con l’intento di testarlo su modelli di organi umani, avvicinandosi sempre più alla sperimentazione clinica. L’obiettivo primario è quello di integrare sistemi di imaging in tempo reale, consentendo di monitorare il percorso e il movimento del microrobot direttamente all’interno del corpo. Questo approccio non solo migliorerebbe la precisione dell’intervento, ma garantirebbe maggiori margini di sicurezza, riducendo il rischio di errori o danni ai tessuti circostanti.

Altri utilizzi delle microviti oltre il campo della riproduzione assistita 

Le potenzialità di questa tecnologia si estendono ben oltre il campo della riproduzione assistita. Il team di ricerca intravede applicazioni promettenti anche in ambiti chirurgici e vascolari, con la possibilità di utilizzare i microrobot per la rimozione di ostruzioni nei vasi sanguigni o nei dotti biliari. Questi dispositivi potrebbero offrire un’alternativa meno invasiva e più efficace rispetto alle procedure tradizionali, rivoluzionando numerosi settori della chirurgia minimamente invasiva.

La diffusione su larga scala di questa tecnologia rappresenta anche una chiave per rendere i trattamenti contro l’infertilità più accessibili, soprattutto nei contesti dove le risorse mediche sono limitate. Nei Paesi in via di sviluppo, dove gli interventi chirurgici avanzati sono spesso difficilmente reperibili, l’adozione di microrobot potrebbe abbattere le barriere economiche e logistiche, consentendo a un numero maggiore di pazienti di accedere a cure efficaci.

L’infertilità, oltre a rappresentare una sfida fisica, porta con sé un carico emotivo significativo, generando ansia, frustrazione e stress psicologico. La possibilità di disporre di un trattamento meno invasivo e più rapido potrebbe attenuare il peso psicologico che spesso accompagna questa condizione, restituendo alle pazienti un maggiore senso di speranza e serenità durante il percorso terapeutico.

Trattamenti personalizzati 

Un ulteriore vantaggio risiede nella personalizzazione dei trattamenti. Grazie alla precisione delle microviti, i medici avranno la possibilità di adattare le procedure alle specifiche esigenze di ogni paziente, affrontando le ostruzioni con un livello di accuratezza fino ad oggi impensabile. Questa capacità di intervenire in modo mirato potrebbe tradursi in un aumento significativo delle probabilità di successo, rendendo ogni trattamento più efficace e riducendo la necessità di ripetere interventi complessi.

L’evoluzione di questa tecnologia segna un importante passo avanti verso una medicina sempre più precisa, personalizzata e alla portata di tutti, ponendo le basi per un futuro in cui le barriere all’accesso alle cure possano progressivamente dissolversi, lasciando spazio a trattamenti innovativi capaci di migliorare concretamente la qualità della vita delle persone.

Fonti

AIP Advances: “Microvite robotica azionata magneticamente per la ricanalizzazione dell’ovidotto” (2024)

SIAT Magnetic Soft Microrobots Lab: Ricerca sul design e sull’applicazione delle microviti magnetiche

PubMed: Studi sulle ostruzioni tubariche e trattamenti tradizionali

Organizzazione Mondiale della Sanità: Statistiche sull’infertilità globale