Le malattie asbesto correlate comprendono le patologie polmonari ma non soltanto. I danni che l’amianto è in grado di provocare al corpo umano una volta che ne vengono inalate o ingerite le infinitesimali fibre sono molteplici, le patologie asbesto correlate possono essere di molteplice natura.
Tra i principali organi interessati ci sono ovviamente i polmoni ma, oltre alle patologie polmonari, troviamo danni al cuore, all’esofago, agli apparati riproduttivi, alla laringe e alla faringe.
L’amianto e le malattie asbesto correlate
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Facendo una breve e rapida premessa vediamo innanzitutto cos’è l’amianto, o asbesto, e dove è più facile trovare questo materiale ribattezzato come “killer bianco” per via del suo colore chiaro.
Si tratta di un minerale caratterizzato da una grande capacità di suddividersi e ridursi in fibre minuscole, che possono raggiungere dimensioni migliaia di volte inferiori a quelle di un capello. Ecco perché sono così facili da inalare ed ecco perché danno luogo, innanzitutto, a patologie polmonari.
Le dimensioni quasi impercettibili delle fibre di amianto fanno in modo che il materiale riesca ad insinuarsi e ad abitare il corpo umano danneggiandolo in modi a volte irreversibili.
Dato il costo conveniente e la versatilità del materiale, l’amianto è stato abbondantemente utilizzato in edilizia specie negli dal 65 all’83.
Questo ha fatto in modo che molte patologie asbesto correlate, patologie polmonari in primis, e anche altre, siano proprio di origine professionale.
Dobbiamo immaginare che per diversi decenni questo materiale ha avuto gli usi più disparati, come materiale di copertura per i tetti, per i controsoffitti, per le coibentazioni dei sottotetti, oppure ancora per la realizzazione di cassoni, serbatoi e tubazioni per l’acqua, per camini, canne fumarie, imbarcazioni e tanto altro ancora.
Vien da se che la sua sia stata, e purtroppo continua ad essere, una presenza molto assidua sui luoghi di lavoro.
Epidemia di malattie asbesto correlate: dati ISS
L’Istituto Superiore di Sanità, al fine di indirizzare le attività di prevenzione, assistenza e supporto alle vittime dell’amianto, come emerso durante il Tavolo inter-istituzionale del Nucleo Tecnico Amianto-Gruppo Salute, ha stimato che, fino al 2017, ci sono stati circa 231.000 decessi l’anno nel mondo dovuti a malattie asbesto correlate.
In particolare, per mesotelioma, in Italia, dal 2010 al 2016, le vittime sono state 7.660 tra gli uomini e 2.947 tra le donne. Invece, per asbestosi, sono 361 gli uomini deceduti e 44 donne. Infine è stimato che 11% dei tumori polmonari tra gli uomini è dovuto all’esposizione ad amianto (2.718 decessi l’anno), mentre tra le donne è l’1,2 % (112 decessi l’anno). A queste patologie si aggiunge anche il tumore ovarico, di cui circa lo 0,5% è attribuibile all’amianto (circa 96 decessi nel periodo tra il 2010 e il 2015).
Malattie causate da amianto: le patologie polmonari
Fatta questa doverosa premessa, passiamo a vedere più da vicino quali siano i principali danni provocati dall’amianto. Innanzitutto parliamo delle patologie polmonari.
Una volta inalate o ingerite, le infinitesimali fibre di amianto, andranno a generare infiammazione nei polmoni che le ospitano dando luogo a una pleurite.
Il degenerare di questa infiammazione può dar luogo a patologie più serie e, infine, al mesotelioma pleurico. Ma andiamo con ordine.
L’asbestosi, una delle principali malattie asbesto correlate
Tra le principali conseguenze di esposizione all’amianto c’è l’asbestosi. Parliamo di una patologia che può arrivare a presentarsi addirittura a distanza di 20 anni dall’esposizione.
Questa patologia polmonare da luogo innanzitutto ad una forte dispnea, un affaticamento respiratorio che si verifica specialmente a seguito di sforzo fisico.
Inoltre si manifesta una tosse persistente che non risponde al trattamento terapeutico.
La gravità di questa malattia asbesto correlata è proporzionale alla durata e al tipo di esposizione all’amianto.
Anche l’asbestosi, come altre patologie polmonari, rientra tra le malattie professionali in quanto è dal luogo di lavoro che deriva l’alto livello di esposizione al killer bianco.
Per l’asbestosi, e per tutte le malattie asbesto correlate, che si originano sul luogo di lavoro è previsto un indennizzo da parte dell’Inail. Proprio dall’Istituto in questione abbiamo dati piuttosto interessanti nonché preoccupanti.
Nel quinquennio che va dal 2016 al 2020 a circa 1500 lavoratori, ogni anno, è stata riconosciuta una malattia asbesto correlata.
Il riconoscimento di malattie asbesto correlate è avvenuto principalmente per gli uomini.
Soltanto il 5% dei lavoratori con patologie causate dall’amianto è di genere femminile.
Sempre avvalendoci del dossier Inail vediamo come nel triennio 2016-2018 le patologie riconosciute dall’ente in maniera più frequente sono state
- il tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli
- il mesotelioma della pleura
In questo triennio, e relativamente a queste due malattie asbesto correlate, si sono registrati 600 casi l’anno.
Questo soltanto per dare un’idea della pericolosità dell’asbesto e di quante ripercussioni possa avere l’esposizione a questo minerale sul nostro apparato respiratorio.
Malattie asbesto correlate: il tumore al polmone
Tra i peggiori epiloghi delle malattie asbesto correlate c’è il tumore al polmone.
Come ci dice il Giornale dell’ambiente dalle ultime statistiche risultano 17,5 milioni nuovi casi di tumore polmonare, e 8,7 milioni i morti. Nel 2020 questa risulta essere la neoplasia più comune tra gli uomini.
Anche in questo caso, i tempi di latenza sono direttamente proporzionali all’intensità e alla durata dell’esposizione.
Il mesotelioma, non solo una patologia polmonare
Il mesotelioma è un cancro che interessa le cellule del mesotelio, ossia la membrana che riveste ogni nostro organo interno.
Questo significa che questa patologia legata all’amianto non interessa solo i polmoni ma anche altri organi del nostro corpo.
In percentuale maggiore ovviamente abbiamo la patologia polmonare, in assoluto sono i casi più frequenti. Ma vediamo il dettaglio:
- il mesotelioma pleurico, è appunto quello che interessa la membrana che avvolge i polmoni. Ben il 90% dei casi interessa l’apparato respiratorio.
- nel 6,5% dei casi si verifica il mesotelioma peritoneale che interessa le cellule addominali.
- nella percentuale dello 0,2% si ha il mesotelioma del pericardio, a danno della membrana che avvolge il cuore.
- il mesotelioma della tunica vaginale del testicolo di presenta nello 0,3% dei casi
Per comprendere ancora meglio quanto sia grave e seria l’esposizione all’amianto ci vengono in aiuto anche alcuni dati dell’Airc.
L’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro ci dice che ben il 90% dei casi di mesotelioma è dovuto all’esposizione all’amianto.
L’amianto: quali altre patologie può provocare?
Oltre alle patologie polmonari l’esposizione all’amianto può provocare seri danni ad latri organi. Nel paragrafo precedente abbiamo visto le diverse tipologie di mesotelioma. Qui andremo ad analizzare i diversi tipo di tumore che posso interessare
- la laringe
- le ovaie
- la faringe
- il colon retto
Malattie asbesto correlate: il tumore alla laringe
L’esposizione all’amianto è una delle principali cause di questo tumore in danno alla laringe, anche se con essa concorrono il tabacco, cattive abitudini alimentari e alcol.
Ad essere colpiti da questa che comunque rimane una malattia asbesto correlata, risultano essere soprattutto gli uomini sopra ai 55 anni.
Il cancro alle ovaie e la connessione con l’amianto
Come appena specificato per il tumore alla laringe, anche per quanto riguarda il cancro alle ovaie, ci sono altri fattori di rischio che mettono a rischio le donne , non solo l’esposizione all’amianto.
Obesità, cause genetiche, cattive abitudini di vita, lunghezza del periodo ovulatorio, possono incidere sul presentarsi del cancro.
Oltre a quanto detto, tra i principali fattori di rischio c’è anche l’età in quanto vediamo che la maggior parte dei casi si verifica tra i 50 e i 69 anni.
La faringe, un altro organo vittima dell’amianto
Un caso a parte è rappresentato dal tumore alla faringe. Per la comunità scientifica non ci sono evidenze tali affinché l’insorgere di questa neoplasia possa essere messo in relazione all’esposizione ad amianto.
Ona, l’Osservatorio Nazionale Amianto, dal canto suo, è riuscito a stabilire che la correlazione tra tumore alla faringe ed esposizione all’amianto esista.
Grazie alla collaborazione dello staff medico di cui si avvale Ona ha stabilito che l’esposizione ad amianto possa rientrare tra le concause del tumore alla faringe, annoverando così anche il tumore alla faringe tra le malattie asbesto correlate.
Il cancro all’esofago e l’amianto
Tra le tipologie di cancro più frequenti al mondo troviamo quello all’esofago: il nono più diffuso in assoluto.
Anche in questo caso, pur non essendo riconosciuta esclusivamente come malattia asbesto correlata, questa neoplasia viene inserita nella III dall’Inail.
Questo fa rientrare quindi il cancro all’esofago nella lista di tutte quelle patologie che hanno tra le possibili cause l’esposizione a questo minerale.
Il tumore al colon retto tra le malattie asbesto correlate
La natura cancerogena delle fibre di amianto può provare seri danni anche al colon retto dando luogo, anche qui, a formazioni tumorali.
Per quanto riguarda questa patologia un dato allarmante, che in molti ignoriamo, è che questa neoplasia è la seconda al mondo per mortalità femminile: segue soltanto il tumore al seno, prima causa.
Anche in questi caso l’amianto concorre a far registrare un triste primato.
Lo stomaco, un altro organo danneggiato dall’amianto
Abbiamo visto gli effetti devastanti che l’amianto può avere su diversi organi del nostro corpo. Lo stomaco non è da meno.
Anche il tumore allo stomaco può rientrare tra le patologie asbesto correlate riconosciute dall’Inail poiché può contribuire alla formazione di adenocarcinoma gastrico.
Tale formazione andrà poi a colpire e danneggiare le cellule del rivestimento interno della muscosa dello stomaco.
Altre patologie correlate all’esposizione ad amianto
Altre malattie e neoplasie possono essere ricondotte all’esposizione ad amianto. Tuttavia queste non sono riconosciute dall’INAIL. Eppure sia il professor Giancarlo Ugazio sia vari studi scientifici hanno dimostrato una correlazione con l’agente cancerogeno. In particolare altri tumori da amianto sono:
- tumore al cervello;
- cancro alla colecisti;
- cancro del pancreas;
- tumore della prostata;
- neoplasia al rene;
- carcinoma alla tiroide;
- cancro alla vagina-vulva;
- tumore alla mammella.
Inoltre anche il cancro che colpisce la vescica e il sistema urinario ha tra i fattori di rischio l’amianto. Ciò è dimostrato da varie ricerche, come:
- “Urinary apparatus tumours and asbestos: The Ramazzini Institute caseload” di Lauriola, Bua, Chiozzotto, Manservisi, Panetta, Martorana e Belpoggi;
- “Epidemiology and etiology of bladder cancer”, a cura di Johansson e Cohen;
- “Epidemiology and prevention of bladder cancer“ di Negri e La Vecchia;
- “An update review of the literature: risk factors for bladder cancer with focus on occupational exposures” di Olfert, Felknor e Delclos.
A queste neoplasie si aggiungono altre malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale (come il morbo di Alzheimer), la sclerosi laterale amiotrofica, la miocardiopatia, la fibromialgia e vari problemi cardiovascolari.
Assistenza dell’Osservatorio Vittime del Dovere
Dopo questa ampia panoramica sulle malattie asbesto correlate è ben chiaro quanto l’amianto sia dannoso per la salute umana, quanto le patologie polmonari siano rischiose e frequenti per chi è soggetto ad esposizione e inalazione di amianto e quanto ci sia ancora da fare poiché la presenza di questo materiale nei luoghi di lavoro, e non soltanto, sia ancora così massiccia.
In prima linea per promuovere la bonifica dell’amianto e la prevenzione c’è sicuramente l’Osservatorio Vittime del Dovere, che non solo ha l’obiettivo di informare sui rischi dati dall’esposizione, ma offre anche assistenza legale a chi soffre di malattie asbesto correlate.
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