Il nome “tafenochina” suona quasi come una parola magica, un incantesimo contro la malaria, malattia che nel 2019 ha causato 409 mila vittime.

In un’indagine condotta dalla Menzies School of Health Research, in Australia, è emersa la possibilità che il farmaco a singola dose, recentemente approvato dalla FDA, possa rivelarsi non solo una soluzione terapeutica efficace ma anche un’opzione economicamente vantaggiosa per fronteggiare la temibile parassitosi.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Medicina PLOS

Cura della malaria: farmaci a confronto  

Malaria vivax: l’analisi sul rapporto incrementale costo-efficacia (ICER), ha indicato in pole position la tafenochina

La malaria vivax, una delle forme più diffuse della malattia, è un nemico subdolo che può rimanere latente nel fegato, riattivandosi settimane o mesi dopo l’infezione iniziale. 

Essa richiede soluzioni che siano non solo clinicamente efficaci ma anche economicamente convenienti.

Ebbene, nel corso di dieci anni, i ricercatori della Menzies School of Health Research si sono concentrati sull’impatto e sui costi di alcuni farmaci, con una particolare attenzione alla riduzione della sua trasmissione.

Per farlo, hanno utilizzato dati provenienti da un anno di report sulla malattia in Brasile, dove il rispetto dei piani di trattamento con un altro farmaco standard, la primachina, può variare significativamente.

A contendersi il podio, i due farmaci sopra elencati: la primachina e la tafenochina.

Risultato?

L’analisi sul rapporto incrementale costo-efficacia (ICER), ha indicato in pole position la tafenochina. Il farmaco si è infatti distinto come un’opzione più conveniente rispetto al tradizionale trattamento di sette giorni con primachina.

Tuttavia, è emerso che il trattamento richiede una precauzione aggiuntiva. 

Prima di prescriverlo, è necessario effettuare un test per valutare il deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD).

Per chi non lo sapesse, G6PD è un enzima che protegge l’emoglobina dai danni causati da infezioni o dall’uso di alcuni farmaci o sostanze. 

Importanza sottolineata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che del resto ha stabilito un protocollo di sicurezza standard.

Rischi aggiuntivi e importanza del trattamento

La necessità di completare la cura va oltre la semplice questione di costi.

Un trattamento incompleto della malaria vivax potrebbe lasciare parassiti dormienti nel fegato, in grado di provocare malattie future. 

Una situazione che non solo impatta sulla salute del paziente, ma può anche comportare una perdita di produttività e un aumento dell’impatto economico associato alla malattia.

La scoperta potrebbe rivoluzionare il trattamento della malaria? 

Malaria: la percentuale di decessi totali per malaria tra i bambini di età inferiore ai 5 anni era dell’84% nel 2000

Probabilmente sì! I ricercatori hanno sottolineato la convenienza e l’efficacia della tafenochina, specialmente quando preceduta dallo screening della G6PD. 

Scoperta che potrebbe rivelarsi una pietra miliare nell’affrontare la malaria vivax in Brasile, dove il rispetto dei piani di trattamento con primachina può variare significativamente.

Inoltre, il suggerimento che la tafenochina potrebbe essere ancora più vantaggiosa quando utilizzata per trattare i bambini, apre nuove prospettive nella gestione della malattia.

Utile precisare che la percentuale di decessi totali per malaria tra i bambini di età inferiore ai 5 anni era dell’84% nel 2000. 

Ora, l’innovativa strategia di trattamento, adottata di recente come parte della politica nazionale di trattamento degli adulti in Brasile, potrebbe cambiare il volto della lotta contro la malaria in questo Paese.

In aggiunta, potrebbe servire da guida per altre aree del mondo che cercano soluzioni economicamente vantaggiose nella loro battaglia contro questa malattia letale.

Un trattamento che potrebbe potenziare lo sviluppo economico dei Paesi poveri

Il trattamento, sia clinicamente efficace, sia economicamente vantaggioso aiuterebbe infatti a limitare le spese sanitarie.

Potrebbe altresì aumentare la produttività, contribuendo in questo modo a un potenziale maggiore sviluppo economico.

A tal proposito, la professoressa associata Angela Devine dell’Università di Melbourne, non ha dubbi. «La malaria provoca un onere economico significativo nei paesi endemici. Pertanto, comprendere il rapporto costo-efficacia dei trattamenti contro la malaria è vitale per aiutare i decisori a stabilire le priorità di trattamento e allocare le risorse.

Questi risultati sono importanti per quanto riguarda l’eliminazione della malaria. Tengono conto sia dell’impatto economico del trattamento sia dell’impatto che il trattamento ha sull’arresto della diffusione di questa malattia».

Fonti

David J. Price et al, Tafenoquine Following G6PD Screening versus Primaquine for the Treatment of Vivax Malaria in Brazil: A cost- Effectiveness Analysis Using a Transmission Model, PLOS Medicine (2024).

Materiale fornito dalla Menzies School of Health Research