L’ippocampo, una regione chiave del cervello associata all’apprendimento e alla memoria, potrebbe svolgere un ruolo nell’elaborazione e nella valutazione delle ricompense, scegliendo cioè le opzioni disponibili in base ai benefici attesi, rischi associati e qualità delle esperienze. Questo è quanto emerso da uno studio condotto all’Università di Oxford, focalizzato su individui affetti da encefalite limbica autoimmune (ALE)

Conosciamo l’ippocampo 

Ippocampo e ruolo delle decisioni: i ricercatori di Oxford hanno studiato individui affetti da encefalite libica autoimmune

Il termine ippocampo, dal greco antico ἱππόκαμπος (hippokampos), che significa “cavallo marino” a causa della sua forma curva simile a quella di questo animale marino, è una struttura cerebrale situata nel lobo temporale mediale dei mammiferi, compreso l’uomo. Questa regione del cervello svolge una serie di funzioni complesse e fondamentali per il funzionamento cognitivo.

È noto soprattutto per il suo ruolo nella memoria a lungo termine e nella “navigazione spaziale”. In pratica, funziona come una sorta di “navigatore interno”, che consente agli individui di orientarsi nello spazio e nell’ambiente circostante.

Ma una delle sue caratteristiche più intriganti è la capacità di generare nuove cellule nervose attraverso un processo chiamato neurogenesi. Questo fenomeno, studiato principalmente negli animali, ha implicazioni profonde per la plasticità cerebrale e per il trattamento di disturbi neurologici e psichiatrici. Cosa che suggerisce che il cervello possa rigenerarsi e adattarsi anche in età adulta.

E non finisce qui.

Una regione coinvolta nel processo decisionale 

A quanto pare, l’ippocampo è altresì coinvolto nel processo decisionale basato sulle valutazioni, soprattutto in situazioni di incertezza.

A evidenziarlo, uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford su individui affetti da encefalite limbica autoimmune.

Parliamo di una condizione neurologica rara in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti dell’ippocampo e delle strutture circostanti nel cervello, che provoca deficit di memoria, confusione mentale, alterazioni del comportamento, ansia e talvolta crisi epilettiche.

In particolare, gli scienziati hanno scoperto che lesioni o disfunzioni di questa regione possono compromettere significativamente la capacità di effettuare scelte.

«Il ruolo dell’ippocampo nel processo decisionale sta cominciando a essere meglio compreso», hanno scritto Bahaaeddin Attaallah, Pierre Petitet, autori dello studio.

Metodologia dello studio e partecipanti

Per lo studio sono stati reclutati diciannove pazienti con ALE, caratterizzati da vari gradi di danno all’ippocampo in base alla progressione e alla tempestività del trattamento. Un gruppo di controllo equivalente, privo di diagnosi mediche rilevanti, è stato utilizzato per confrontare le risposte dei pazienti nelle diverse prove.

Ippocampo: esperimenti sul processo decisionale

I partecipanti hanno preso parte a quattro esperimenti volti a esaminare il modo con cui prendevano decisioni in situazioni di incertezza variabile. I test hanno implicato la valutazione di compromessi tra la ricerca di ricompense, la gestione dell’incertezza e l’elaborazione di sforzi necessari. Utilizzando sofisticati metodi statistici, i ricercatori hanno quindi analizzato le risposte dei pazienti, con l’obiettivo di approfondire la comprensione dei meccanismi che avevano guidato il loro processo decisionale in contesti incerti.

Risultati e conclusioni

Secondo Attaallah, Petitet e colleghi, i pazienti con ALE hanno dimostrato una sensibilità ridotta alla ricompensa e allo sforzo quando l’incertezza era un fattore. Al contrario, la sensibilità all’incertezza è rimasta intatta. La gravità del danno ippocampale era correlata a questa ridotta sensibilità ai cambiamenti nella ricompensa durante le situazioni di incertezza.

Implicazioni e prospettive future

Futuri esperimenti potrebbero ulteriormente validare questi risultati. Capire il ruolo dell’ippocampo nei processi decisionali non solo può migliorare la vita dei pazienti affetti da disturbi neurologici, ma può anche avanzare la comprensione della mente umana e aprire nuove prospettive per la ricerca e lo sviluppo di trattamenti innovativi nel campo della neuroscienza clinica. 

Fonte

Bahaaeddin Attaallah et al. Il ruolo dell’ippocampo umano nel processo decisionale in condizioni di incertezza, Nature Human Behavior