L’invecchiamento del cervello è un processo complesso. Coinvolge numerosi fattori biologici, ambientali e genetici. Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica ha fatto grandi progressi nella comprensione di come invecchi. Sebbene l’invecchiamento del cervello sia una parte naturale della vita, le differenze legate al sesso possono portare a esperienze diverse di declino cognitivo, malattie neurodegenerative e adattamenti cerebrali.
Lo studio delle Università di Waterloo e di San Francisco
Indice dei contenuti
E’ possibile leggere una nuova ricerca sull’angiogenesi dell’Università di Waterloo e dell’Università della California di San Francisco. Guidata dal dottor Abel Torres-Espin, possiamo trovarla su Science Translational Medicine. Nel progetto sono state coinvolte 515 persone. Ciò potrebbe essere utile per nuove cure sulla demenza e malattie vascolari cerebrali.
Fattori biologici e genetici nell’invecchiamento del cervello
Il cervello umano è influenzato da una combinazione di genetica, ambiente e stili di vita, che determinano in che modo si adatta ai cambiamenti.
Ad esempio, le donne sono più inclini alla malattia di Alzheimer rispetto agli uomini.
Inoltre uno dei fattori più significativi che influenzano l’invecchiamento del cervello tra uomini e donne è il ruolo degli ormoni. Le donne attraversano una serie di cambiamenti ormonali significativi durante la loro vita, in particolare durante la menopausa. Durante questo periodo, la produzione di estrogeni, un ormone sessuale femminile, diminuisce drasticamente. Gli estrogeni svolgono un ruolo protettivo nel cervello, in quanto agiscono su vari processi neurochimici e aiutano a mantenere la plasticità cerebrale, la funzione cognitiva e la protezione contro lo stress ossidativo.
La riduzione degli ormoni
Con la riduzione degli estrogeni, molte donne sperimentano un declino cognitivo accelerato e una maggiore suscettibilità a malattie come l’Alzheimer. L’abbassamento degli estrogeni può portare a un aumento dei processi infiammatori nel cervello e a una diminuzione della neurogenesi, che è la capacità del cervello di produrre nuove cellule nervose.
Al contrario, gli uomini non attraversano un evento fisiologico simile alla menopausa, ma la diminuzione dei livelli di testosterone che si verifica con l’invecchiamento può influire anche sulla salute cerebrale. Il testosterone è stato associato a una protezione contro il declino cognitivo, e i bassi livelli di questo ormone negli uomini anziani sono stati correlati a una maggiore incidenza di malattie neurodegenerative, sebbene in misura minore rispetto agli effetti degli estrogeni nelle donne.
Variabili esterne
Anche se gli uomini hanno un rischio relativamente inferiore di sviluppare la malattia di Alzheimer, il declino cognitivo negli uomini anziani è comunque significativo. Gli uomini sono più inclini a sviluppare altre forme di demenza, come la demenza vascolare, causata da problemi nei vasi sanguigni cerebrali. La demenza vascolare è più comune negli uomini a causa della maggiore prevalenza di malattie come l’ipertensione, che possono compromettere la circolazione sanguigna al cervello e danneggiare i neuroni. Inoltre, gli uomini sembrano essere più sensibili a fattori di rischio come l’alcolismo e le lesioni cerebrali traumatiche, che aumentano il rischio di declino cognitivo.
Implicazioni per la salute cerebrale e strategie di prevenzione
La consapevolezza delle differenze tra uomini e donne nell’invecchiamento del cervello ha importanti implicazioni per la prevenzione e il trattamento delle malattie neurodegenerative.
Strategie di prevenzione mirate potrebbero essere più efficaci se adattate alle specificità di ciascun sesso.
Interventi possibili
L’esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata, l’evitare il fumo e limitare il consumo di alcol sono tutte pratiche che contribuiscono a ridurre il rischio di declino cognitivo e malattie neurodegenerative.
Poiché gli ormoni giocano un ruolo così importante nell’invecchiamento cerebrale, le terapie ormonali sono state esplorate come opzione per rallentare il declino cognitivo.