Buone notizie sul fronte oncologico. L’innovazione in oncologia derivante dalla ricerca clinica sta riscrivendo il futuro della lotta contro il cancro. La riduzione della mortalità per le patologie oncologiche più diffuse è significativa.

Un recente report intitolato “Innovation Starting Point – Prospettive Passate e Future in Sanità“, presentato all’Health Innovation Show di Roma, ha rivelato un calo del 28% della mortalità complessiva per i cinque tumori più letali: polmone, colon-retto, pancreas, mammella e prostata.

Questi progressi, tuttavia, sollevano una sfida cruciale: assicurare che tali benefici raggiungano ogni cittadino, inclusi i più vulnerabili.

Innovazione in oncologia: accessibilità

L’evento romano, promosso dalla Fondazione Mesit (Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica) in collaborazione con importanti centri di ricerca universitari, ha sottolineato il ruolo fondamentale della medicina sociale come strategia per un sistema sanitario più equo e attento alle reali esigenze della popolazione.

Marco Trabucco Aurilio, presidente della Fondazione Mesit, ha evidenziato come l’innovazione non solo abbia salvato innumerevoli vite in oncologia, ma abbia anche ridotto il carico di invalidità in patologie croniche come la sclerosi multipla, l’artrite reumatoide, l’obesità e il diabete.

Nonostante questi passi da gigante, la frammentazione dei sistemi sanitari regionali persiste. Crea disuguaglianze territoriali. Rallenta l’adozione delle nuove scoperte e limitando l’accesso equo alle cure.

È un dato allarmante che chi vive in un contesto socialmente più favorevole possa avere un’aspettativa di vita superiore fino a 33 anni rispetto ai meno avvantaggiati. L’obiettivo primario è, quindi, rendere l’innovazione un vero progresso accessibile a tutti, senza lasciare indietro nessuno.

Innovazione in Oncologia: buone notizie

I progressi nell’oncologia sono stati rapidi e trasformativi, modificando radicalmente le prospettive di diagnosi e cura per molti tipi di cancro. Le aree di maggiore innovazione includono:

  • immunoterapia: questa terapia rivoluzionaria sfrutta il sistema immunitario del paziente per riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Farmaci come gli inibitori dei checkpoint immunitari hanno dimostrato risultati eccezionali in tumori precedentemente difficili da trattare, come il melanoma avanzato e alcuni tipi di tumore polmonare, prolungando significativamente la sopravvivenza e, in alcuni casi, portando a remissioni durature.
  • Terapie a bersaglio molecolare: questi farmaci agiscono su specifiche alterazioni genetiche o molecolari presenti nelle cellule tumorali, minimizzando i danni alle cellule sane. Grazie a un’analisi genetica dettagliata del tumore (profiling molecolare), è possibile identificare i pazienti che più probabilmente risponderanno a queste terapie, rendendo il trattamento più efficace e personalizzato. Esempi includono farmaci per il tumore al polmone con mutazioni EGFR o ALK, o per il tumore al seno HER2-positivo.
  • Diagnostica avanzata e liquid biopsy: tecniche diagnostiche sempre più sofisticate, come la liquid biopsy (biopsia liquida), permettono di rilevare frammenti di DNA tumorale circolante nel sangue. Questo approccio non invasivo facilita la diagnosi precoce. Facilita il monitoraggio della risposta al trattamento e l’identificazione di mutazioni che possono causare resistenza ai farmaci.
  • Chirurgia robotica e radioterapia di precisione: l’adozione di tecniche chirurgiche robotiche ha migliorato la precisione degli interventi, riducendo i tempi di recupero e le complicanze. Allo stesso modo, le innovazioni nella radioterapia, come la radioterapia a intensità modulata (IMRT) e la radioterapia stereotassica (SBRT), permettono di irradiare il tumore con maggiore accuratezza, risparmiando i tessuti sani circostanti e riducendo gli effetti collaterali.

Miglioramenti delle prognosi nei tumori più diffusi

Le innovazioni sopra citate hanno avuto un impatto diretto e positivo sulle prognosi dei tumori più prevalenti:

  • tumore del Polmone: un tempo tra i più letali, il tumore del polmone ha visto progressi straordinari. Grazie all’immunoterapia e alle terapie a bersaglio molecolare, che hanno trasformato la gestione della malattia avanzata prolungando la sopravvivenza in modo significativo.
  • Cancro del Colon-retto: la diagnostica precoce, soprattutto attraverso programmi di screening, unita all’introduzione di nuove chemioterapie e all’uso di terapie biologiche e immunoterapie (per sottotipi specifici), ha migliorato notevolmente le percentuali di guarigione e la gestione della malattia metastatica.
  • Tumore della Mammella: questo tumore ha beneficiato enormemente della ricerca, con lo sviluppo di farmaci anti-HER2, inibitori delle CDK4/6 e nuove chemioterapie. La personalizzazione delle terapie in base al profilo molecolare del tumore ha permesso di ottenere remissioni più lunghe e tassi di sopravvivenza in costante aumento.
  • Tumore della Prostata: l’introduzione di nuove terapie ormonali, chemioterapie più efficaci e approcci radioterapici avanzati ha migliorato il controllo della malattia. Questo sia nelle fasi iniziali che in quelle avanzate, permettendo a molti uomini di convivere più a lungo e con una migliore qualità di vita.
  • Tumore del Pancreas: sebbene rimanga uno dei tumori più aggressivi, anche per il pancreas si stanno compiendo passi avanti. Nuove combinazioni chemioterapiche, approcci chirurgici più avanzati e la ricerca su terapie mirate e immunoterapie stanno gradualmente migliorando le opzioni terapeutiche. E di conseguenza, le prognosi, anche se rimane una sfida significativa.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Guardando al futuro, l’intelligenza artificiale (IA) emerge come un’opportunità strategica. Se ben governata, l’IA può rivoluzionare i servizi sanitari, migliorando l’efficienza, supportando diagnosi più tempestive e accurate, e personalizzando ulteriormente i percorsi di cura.

La sua applicazione spazia dall’analisi di grandi volumi di dati per identificare pattern di malattia, alla progettazione di nuovi farmaci, fino alla gestione ottimizzata delle risorse ospedaliere.

Affinché questi progressi non siano solo una promessa, ma una realtà tangibile per tutti, è imperativo superare le attuali disparità. Investire in un sistema sanitario che abbracci pienamente l’innovazione garantisce un accesso equo e universale.