L’influenza continuerà a colpire nelle prossime settimane, anche se stanno già diminuendo i casi. Eppure quasi 10 milioni di Italiani si sono ammalati con un’incidenza importante di polmoniti e bronchiti.
Il virus si trasmette tramite goccioline respiratorie emesse da persone infette durante tosse, starnuti o semplicemente parlando. In alternativa, può essere contratto toccando superfici contaminate e poi portando le mani a occhi, naso o bocca.
I virus dell’influenza in circolazione
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Come segnalato da Rai News, sono numerosi i virus in circolazione, tra cui il Virus Respiratorio Sinciziale, SarsCoV2, Rhinovirus, il Metapneumovirus.
L’influenza potrebbe essere critica per i bambini, gli anziani e le persone con condizioni di salute cagionevole. I sintomi più comuni dell’influenza includono febbre, brividi, tosse secca, mal di gola, dolori muscolari, affaticamento e, talvolta, naso che cola o congestione. Sebbene spesso i segnali possano sembrare simili a quelli di un comune raffreddore, l’influenza tende a manifestarsi più rapidamente, in modo più intenso ed esteso. La durata potrebbe variare da pochi giorni a più settimane, e mentre molte persone guariscono senza complicazioni, in alcuni casi possono insorgere problematiche gravi come polmonite o aggravamenti di malattie preesistenti.
Non sottovalutare i sintomi
Vista l’incidenza di polmonite, importante è non sottovalutare i segni clinici della malattia. Questi possono variare a seconda dall’età del paziente e dalla causa della patologia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la diagnosi clinica di polmonite nei bambini sulla base di tosse o difficoltà respiratorie associata a una frequenza respiratoria rapida o a una diminuzione del livello di coscienza. Tuttavia la febbre non è molto specifica, visto che può manifestarsi in molte altre malattie comuni, e può essere assente in quelli con grave malattia o malnutrizione. Inoltre potrebbe essere assente nei bambini con meno di 2 mesi di età. In ogni caso si tratta di sono segnali d’allarme da non sottovalutare. Nonostante i segni clinici siano vari e dipendano dall’età del paziente, in alcuni casi si presentano anche respiro accelerato e pleurite. I più gravi possono includere: cianosi della pelle, riduzione della sete, convulsioni, vomito persistente, temperature alte, diminuzione del livello di coscienza.
La prevenzione
La prevenzione è fondamentale. Ogni anno vengono sviluppati vaccini specifici, che vengono aggiornati per rispondere alle nuove varianti del virus che circolano. Inoltre, pratiche di igiene come il lavaggio frequente delle mani, l’uso di mascherine e il rispetto delle distanze sociali sono misure importanti. Anche perché i Pronto soccorso sono a rischio intasamento.
Nel caso di sintomi che potrebbero far pensare ad un’influenza è sempre bene consultare un medico, che può prescrivere trattamenti antivirali per ridurre la durata e la gravità della malattia. In generale, per favorire il recupero, è essenziale riposare adeguatamente e mantenere una buona idratazione.