Il canto aiuta le madri con sintomi di depressione post partum a migliorare il proprio stato emotivo. È quanto emerge dallo studio “Music and Motherhood” promosso dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con la partecipazione di tre Paesi. Tra questi l’Italia col coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Attraverso un ciclo di 10 incontri di canto di gruppo settimanali, si è dimostrato il valore espressivo del canto. Incontri che hanno aiutato le madri con sintomi di depressione post partum a migliorare il proprio stato emotivo, fornendo uno strumento di interazione con il bambino. Inoltre, il canto di gruppo ha mostrato di contribuire a de-medicalizzare il processo di cura, favorendo l’utilizzo di risorse non sanitarie presenti sul territorio.
L’iniziativa è stata realizzata nei consultori familiari di tre Asl a Torino, Roma e Padova. La rivista Frontiers in Medicine ha di recente pubblicato i risultati dello studio sull’implementazione dell’intervento.
Lo studio italiano: i consultori perno degli interventi
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L’ISS ha coordinato lo studio italiano svolto nel 2022-2023 puntando sui consultori familiari. Da anni i consultori sono impegnati nella promozione e nella tutela della salute mentale della donna in gravidanza e nei primi mesi dopo il parto. Sono proprio i consultori familiari che, in molte Regioni, offrono lo screening per il riconoscimento precoce della depressione post partum e il colloquio psicologico clinico. Gli incontri e il colloquio hanno finalità diagnostiche in caso di un sospetto disagio psicologico in gravidanza o in puerperio. Si tratta, pertanto, della prima esperienza italiana di implementazione multicentrica di un intervento di arte e salute con prove di efficacia
Hanno partecipato alla ricerca i consultori di Asl Città di Torino, Aulss 6 Euganea e Asl Roma 2. Ciascuna Asl ha realizzato un intervento di canto di gruppo di 10 settimane. A questi hanno partecipato 23 neomamme con sintomi di depressione post partum.
Esprimere i propri sentimenti con il canto
Il canto ha aiutato le neomamme a esprimere i propri sentimenti, a trovare strategie per migliorare sia il proprio stato d’animo sia l’interazione con il bambino. Coinvolte anche donne straniere con padronanza linguistica non sufficiente per essere avviate alla psicoterapia in italiano.
«A testimonianza di quanto emerso dalle analisi svolte dall’ISS, non ci sono stati rifiuti né abbandoni fra le donne avviate all’intervento». Così Ilaria Lega, Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’ISS. «L’aderenza all’intervento è stata molto elevata: il numero medio di incontri frequentati dalle mamme è stato di nove su dieci».
Finanziato un progetto pilota attualmente in corso
Visto il successo di questa prima esperienza, nell’ambito del bando di ricerca indipendente ISS 2023 è stato finanziato un progetto pilota, attualmente in corso. È diretto a sviluppare la versione italiana per la realizzazione dell’intervento nel nostro Paese che include un manuale e un training rivolti a insegnanti di canto. Ma anche a professionisti sanitari coinvolti nell’implementazione.
I materiali sviluppati saranno la base per realizzare ulteriori edizioni dell’intervento di canto di gruppo per neomamme nei consultori familiari interessati a sperimentare questa opzione terapeutica. Ciò a partire dal primo trimestre del 2025.