Oggi 20 maggio è la quinta Giornata mondiale delle api. Si tratta di un evento che si celebra dal 2017 ed è stato istituito, su proposta della Slovenia, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Perché una giornata per le api? A spiegarlo è l’Istituto superiore per la protezione ambientale: “Lo scopo della risoluzione è proporre riportare all’attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l’importanza delle api e in generale di tutti gli impollinatori, api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per la sicurezza alimentare, la sussistenza di centinaia di milioni di persone e per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat“.
Si tratta anche di un problema economico, che interessa non solo l’Italia e l’Europa ma anche il mondo in generale. Infatti “circa il 70% delle 115 principali colture agrarie mondiali – spiega ancora l’Ispra – beneficia dell’impollinazione animale. In Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori. La produzione agricola mondiale direttamente associata all’impollinazione animale rappresenta un valore economico stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari“.
Inoltre “in tutta l’Unione Europea ci sono almeno 600.000 apicoltori, che gestiscono 17 milioni di alveari e producono circa 250.000 tonnellate di miele l’anno. In Italia, gli apicoltori censiti in Italia al 2020 erano 65.000, in costante aumento. In aumento è anche il numero degli alveari (1.950.000 unità nel 2020), con una produzione di miele stimata in circa 25.000 tonnellate“.
Giornata mondiale delle api, il WWF: “Basta pesticidi”
Api e altri insetti impollinatori come farfalle, vespe, falene e coleotteri per un totale di circa 20mila specie, garantiscono l’impollinazione naturale, da cui dipende quasi il 90% di tutte le piante selvatiche che producono fiori e l’80% delle piante da cui si produce cibo e altri prodotti alimentari per il consumo umano.
Però – sottolinea il WWF – “più del 40% di esse è a rischio di estinzione a livello globale, in particolare api selvatiche e farfalle“. Come porre rimedio e invertire questa tendenza? Sempre più importante e necessario sta diventando aumentare le aree, urbane e non, che abbiano piante nettarifere e pollinifere per alimentare gli insetti e contribuire quindi anche all’impollinazione. Oltre a questo, però, serve una presa di coscienza per una agricoltura più sostenibile: usare meno pesticidi e lasciare più spazio alla biodiversità.