Nell’area dell‘ex Pertusola si registra una vera e propria epidemia, un aumento di neoplasie e di mortalità per malattie croniche. L’Ona – Osservatorio Nazionale Amianto denuncia la situazione.
“Registrato un più elevato indice di mortalità riferito al SIN, Sito di Interesse Nazionale, dell’ex Pertusola, ben oltre le singole patologie asbesto correlate. Si tratta del SIN calabrese di Crotone-Cassano-Cerchiara, nel quale si rileva la presenza di metalli pesanti, composti inorganici e organici, materie prime di natura chimica e metallurgica, residui di lavorazione a elevato contenuto di radioattività. Nella stessa area, si riscontrano anche più elevati indici di patologie asbesto correlate tra coloro che sono stati impiegati nei diversi stabilimenti“. Così l’Ona in una nota.
Epidemia ex Pertusola, l’indagine dell’ONA
Indice dei contenuti
Nel sesto rapporto del Progetto Sentieri vi è un riscontro specifico a quelli che sono i dati rilevati dall’ONA, circa i maggiori rischi di mortalità per malattie croniche. Ad accendere i riflettori il caso dell’Ing. Francesco Fabiano, tutelato legalmente dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’ONA, che assiste anche altre vittime.
“Questi ha esposto il suo caso presso la Procura della Repubblica di Crotone, poiché affetto da una infermità, in cura presso l’oncologo Dott. Pasquale Montilla, che, per conto di ONA, ha svolto anche delle indagini su base epidemiologica, oncologica e tossicologica. L’indagine clinica del Dott. Montilla si somma alle segnalazioni giunte all’Osservatorio Nazionale Amianto, e alle rilevazioni del medico legale Dott. Arturo Cianciosi, competente in medicina del lavoro, che coniugando il dato onco-tossicologico. E’ emerso, dunque, in queste ultime settimane, una epidemia che riguarda anche le patologie asbesto correlate“.
Epidemia all’attenzione della Procura della Repubblica
Dell’epidemia denunciata dall’ingegnere e dall’Ona, se ne occuperà la Procura della Repubblica di Crotone, adita dall’Ing. Francesco Fabiano. L’uomo è affetto da mieloma multiplo e da un emangioendotelioma composito, una tipologia di sarcoma, e proprio grazie alle rilevazioni tossicologiche e all’approccio multidisciplinare, condotto dai sanitari dell’ONA, che hanno esteso la loro azione dalla tutela delle vittime di mesotelioma; e di altri cancri di amianto, anche a tutte le neoplasie, per svolgere quel ruolo di sussidiarietà rispetto al servizio sanitario nazionale.
ONA infatti non intende sostituirsi al SSN, bensì costituire uno strumento di ausilio per cittadini e lavoratori, con propri medici volontari, la cui azione, in questo contesto, dalla rilevazione clinica, a quelle medico legale, a quella di medicina del lavoro, e con l’approccio tossicologico e oncologico, è giunta a rilevare un fenomeno epidemico che va perciò stesso segnalato alle competenti autorità.
L’Ing. Francesco Fabiano ha quindi deciso in piena autonomia di presentare un esposto alla Procura della
Repubblica di Crotone, perché si faccia piena luce su questi fenomeni ed anche sulla sua malattia, e
dell’impatto ambientale che la Pertusola riveste, anche ben oltre gli ex dipendenti, che hanno ivi operato
nella metallurgia, fino alla chiusura dello stabilimento nel 1999.
La storia dell’ingegnere, da oltre dieci anni a Crotone
L’Ona stesso a riassumere la storia dell’ingegnere, che ha denunciato il caso alla Procura della Repubblica e che ha vissuto per più di dieci anni nella città di Crotone. “L’ingegnere – ricostruisce l’associazione presieduta dall’Avv. Bonanni – è esposto ad agenti chimici tossici prodotti dall’industria metallifera, subendo gravi danni alla propria salute. Già nel 2016 Francesco Fabiano riceve la sua prima diagnosi di mieloma multiplo, un tumore che colpisce le cellule del sistema immunitario. Poi, alla fine del 2022, è vittima di una seconda neoplasia altamente aggressiva, l’emangioendotelioma composito, una tipologia di sarcoma“.
Francesco Fabiano ha deciso di rivolgersi all’ONA e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, per ottenere il riconoscimento dei danni subiti e delle conseguenze fisiche e psicologiche sofferte.
Amianto e metalli pesanti: esposizione e cancro
Le patologie da cui è affetto l’ingegnere Fabiano risultano connesse all’esposizione ambientale da agenti patogeni e cancerogeni, da amianto e da metalli pesanti. L’intossicazione da metalli pesanti è dimostrata anche dai risultati delle analisi effettuate su campioni di urina della vittima, che presentano diversi valori superiori al limite di soglia.
“La fosforite e i prodotti di scarto nei processi di lavorazione industriale, come accaduto per la ex Pertusola, presentano una tipica concentrazione di metalli tossici contaminanti: uranio, torio, radio, piombo, zinco” – spiega Pasquale Montilla, oncologo e consulente scientifico dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA). “La fosforite, trattata ad alte temperature in altoforno, produce isotopi di polonio in forma di gas. Inoltre, dalla catena di decadimento dell’uranio, si ha la formazione di radon, un gas nobile estremamente pericoloso e cancerogeno per l’uomo“.
Bonifica ex Pertusola, avv. Bonanni: “Urgente”
La bonifica della zona è stata predisposta già nel 2010 e, ad oggi, è ancora in corso. Manca però, nonostante l’identificazione del SIN a elevato impatto ambientale e i dati provenienti dai reparti oncologici, la sorveglianza sanitaria, con screening onco-tossicologici e analisi biomolecolari mirate, dei pazienti potenzialmente contaminati.
“È indispensabile bonificare con urgenza per ridurre il rischio di esposizione dei cittadini “(prevenzione primaria) – spiega l’avvocato Bonanni. “Ma è necessaria anche la sorveglianza sanitaria per coloro che sono stati già esposti, insieme alle corrette tutele previdenziali e risarcitorie. Auspico che siano sempre meno i contenziosi giudiziari a cui sono costretti vittime e familiari per il riconoscimento dei propri diritti“.
L’ONA sostiene da sempre le vittime non solo dell’amianto ma di tutti gli agenti cancerogeni. Si può
richiedere assistenza su sito (https://www.osservatorioamianto.it/assistenzalegale/) o al numero verde
gratuito 800 034 294. Inoltre l’associazione continua a lavorare anche per aggiornare la mappatura
attraverso l’app (http://app.onanotiziarioamianto.it).