In Italia, oltre due milioni di persone hanno un disturbo neurocognitivo maggiore o una forma di declino cognitivo lieve. Circa quattro milioni sono i loro familiari. Nel nostro Paese, e non solo, i casi sono destinati ad aumentare. La demenza è ormai una priorità di salute pubblica. Nei prossimi venti anni si stima, infatti, che i casi nel mondo raggiungeranno il numero di 140 milioni.
Tra le azioni messe in campo in Italia, grazie al rifinanziamento del Fondo Alzheimer, emergono alcune strategie di promozione della prevenzione. Strategie che potrebbero evitare fino a 450mila casi.
Il rifinanziamento con la Legge di Bilancio 2023 del Fondo per l’Alzheimer e le demenze comporta la messa in campo di vari progetti e strategie. Esse coinvolgeranno un numero importante di Asl e professionisti.
34,9 milioni di euro al Fondo per l’Alzheimer e le demenze
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La Legge di bilancio di dicembre 2023 ha rifinanziato con 34,9 milioni di euro per il prossimo triennio il Fondo per l’Alzheimer e le demenze. Fondo riservato alla realizzazione di progettualità che coinvolgeranno circa 120 ASL e 2000 professionisti di Regioni e PA. Ciò in linea con 5 linee strategiche riguardanti diagnosi precoce e tempestiva, telemedicina, teleriabilitazione e trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali.
Otto saranno le attività specifiche condotte dall’Osservatorio demenze dell’ISS. Per la prima volta in Italia, verrà definita e realizzata una strategia di disseminazione ed implementazione della linea guida “Diagnosi e trattamento di demenza e MCI”. Questa è destinata nel tempo a raggiungere tutti i Centri per disturbi cognitivi e demenze, 440 Centri diurni e 1600 RSA.
Piano nazionale di formazione dei professionisti sanitari
Tra i progetti è ricompreso un piano nazionale di formazione dei professionisti sanitari e sociosanitari e di informazione e supporto per i familiari e caregiver. Il piano riceverà il sostegno di Associazioni dei familiari, Ordini professionali, Società scientifiche. E una specifica attività riguarderà la definizione di un programma per la promozione di strategie per la prevenzione primaria e secondaria. Con la prevenzione si potrebbe arrivare a prevenire fino a 450.000 casi di demenza in Italia.
Nella definizione e conduzione di sperimentazioni su interventi di tele-riabilitazione sarà condotto un trial controllato randomizzato su un software per la stimolazione cognitiva. Il software è di proprietà dell’Azienda ospedaliera di Padova e stimolerà 450 persone con demenza cognitiva lieve e demenza presso 22 Centri di 15 Regioni.
Ema autorizza la commercializzazione di un nuovo farmaco
È in arrivo un farmaco la cui somministrazione in Italia richiederà uno sforzo organizzativo. Non tutti i Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze sono pronti ad affrontarlo
È di pochi giorni fa, infatti, la decisione dell’Ema di autorizzare la commercializzazione di un anticorpo monoclonale. Si tratta del lecanemab, farmaco da utilizzare per il trattamento di disturbo cognitivo lieve e demenza di Alzheimer. Ciò in fase iniziale e in una ristretta popolazione ben caratterizzata.
La prescrivibilità di questi farmaci e la loro somministrazione, nel momento in cui sia autorizzata sul territorio italiano, richiederà elevata capacità di offerta in termini diagnostici. Ma anche un alto impegno organizzativo che attualmente non è disponibile in tutti i Centri per le demenze del territorio italiano.