Cuore malato, il corso Bled aumenta la consapevolezza e la possibilità di aiutare chi ha bisogno nel primo soccorso e nella rianimazione, ma i costi sono ancora proibitivi.

Il corso BLED (Basic Life Emergency Defibrillation) è il corso atto alla formazione nell’uso del defibrillatore che aiuti nelle prime manovre di pronto soccorso. Il primo soccorso e i tempi in questi casi diventano fondamentali per arginare l’onda della “malattia del cuore“. Se è vero che la vita, per non essere troppo fatalisti è in mano al destino, è importante che si torni con i piedi per terra, e si impari l’importanza delle azioni concrete.

Irrealistico che ci si possa aiutare tutti, o peggio che si riesca a controllare tutto, poche mosse sono sempre fatali per salvare la vita di qualcuno. Che sia uno sconosciuto o un membro della nostra cerchia più stretta, l’emergenza può sempre arrivare e bisogna saper mantenere la calma e agire nella maniera migliore possibile. E’ importante quindi saper gestire la situazione. E usare il defibrillatore automatico esterno (DAE). Ma i costi ancora sono troppo alti, e alcune volte sono proibitivi.

Progetto Cuore: tra morti di infarto e l’importanza del defibrillatore

Le malattie cardiovascolari mietono continuamente vittime, sarebbero la prima causa di morte nel mondo con 18,5 milioni di morti perse ogni anno. Secondo i dati e le statistiche, in particolare per il progetto cuore, i morti per infarto in italia non sarebbero meno preoccupanti. Alcune fonti indicano circa 32.000 morti circa in Italia, dove la mortalità per le malattie del sistema circolatorio sarebbe la più frequente costituendo il a ddirittura il 38% delle morti totali. I più a rischio nella fascia tra i 35 e i 74 anni con, all’incirca il 23% di morti per malattie cardiovascolari; scendendo nel dettaglio, il 9% morirebbe per ischemie al cuore, il 5% invece di malattie cerebrovascolari come rivelavano i dati Istat del 2012.

Aumento consapevolezza e presa di coscienza

Numeri decisamente preoccupanti che hanno accresciuto la volontà di tanta gente di rendersi utile. In primis per aiutare se stessi, nel progresso e nel miglioramento della società. in secundis per fare passi avanti verso la benevolenza.

Tutto questo ha esponenzialmente accresciuto la società a livello di auto-coscienza, potenziando il paese nella forza delle proprie credenze, tanto quanto nel voler aiutare il prossimo con degli atti concreti. Piano piano si è istillata la voglia di aiutare e formare la propria ideologia verso aiuti umanitari veri e rivoluzionari.

E in effetti se è pur vero che ha migliorato molto la sua consapevolezza, d’altro canto h svegliato i cittadini, che si sono resi conto delle difficoltà che muovevano una scelta del genere.

Le persone si sono ritrovae a scontrarsi con una realtà che si è dimostrata un pochino più difficile di quanto si pensava. Se si va a fondo e se ci si si informa, la voglia è inversamente proporzianale alla facilità di ottenere la formazione.

Lo scontro con la realtà e le difficoltà intercorse: i corsi

Nonostante il largo numero di corsi e corsisti, la richiesta diveniva via via sempre più alta, ci si è ritrovati infatti nella condizione di non poter aiutare le persone propense al “progetto”.

Nello specifico

l corso BLED solitamente comprende:

  1. Manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP).
  2. Uso del defibrillatore automatico esterno (DAE).
  3. Chiamata al 118 e gestione della situazione di emergenza.
  4. Posizione laterale di sicurezza.
  5. Sospetto di infarto e altre emergenze cardiache


BLS-D è la sigla di basic life support- early defibrillation , supporto di base delle funzioni
vitali e defibrillazione precoce.

  1. Manovre di rianimazione cardiopalmonare (RCP)
  2. Ventilazione pallone maschera
  3. Compressioni toraciche(massaggio cardiaco)
  4. Posizione laterale di sicurezza
  5. Accensione DAE, posizionamento piastre, erogazione shock
  6. Manovra di Heimlich

    Il corso sarebbe impostato su un laboratorio con simulazioni ed
    esercitazioni pratiche.

    Somministrazione post-test. Simulazione rianimazione cardiopolmonare e utilizzo
    Defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) a 2 soccorritori

I costi

I corsi che idealmente potrebbero essere passati sono invece, ingiustamente a pagamento. i costi si aggirano intorno ai 180 / 200 euro. Questa modalità di approccio ha fatto sì che tanti si allontanassero dall’idea e dalla voglia di approcciarsi all’aiuto.

Che richiede più impegno e costanza nella formazione oltre che denaro. Non ci si può esimere dal ritenere che una formazione comjpleta e serenacomprenda una serie di fattori fondamentali: sforzo, costanza, presenza e propensione ad operare sotto pressione, oltre che una certa delicatezza nel voler far propri i problemi altrui.

Il tutto condito con tanto di test finale. Una richiesta troppo alta se ci si aggiunge la spesa pecuniaria. Nonostante questo infatti abbia migliorato la volontà di aiutare l’altro nella maniera più spontanea possibile è altrettanto vero che non si può pretendere la luna da nessuno. La malattia del cuore, può prendere infatti i più forti e magari coglierli di sorpresa da un momento all’altro.

Ma allora

La speranza è che si prosegua a portare avanti la battaglia per il diritto alla salute , e che non si rimanga solo nella consapevolezza di un qualcosa che potrebbe essere fatto meglio ma rimane sempre alla portata di pochi. Perchè l’aiuto, dato o ricevuto, dovrebbe essere un “dovere”, o meglio un volere. che sia un piacere darlo quanto riceverlo, nel momento del bisogno.
E che ci si augura che un aiuto diventi e resti davvero un qualcosa alla portata di tutti.