
Negli ultimi anni, le sigarette elettroniche hanno conquistato un posto importante nelle abitudini dei fumatori, specialmente tra i più giovani. Accanto ai liquidi alla nicotina e ai gusti aromatizzati, sono comparsi sul mercato anche liquidi contenenti CBD (cannabidiolo), un composto estratto dalla cannabis. Ma quanto ne sappiamo davvero? Quali sono i rischi per la salute, in particolare per i polmoni, quando si usano sigarette elettroniche al CBD?
C’è da tenere in considerazione che le sigarette elettroniche vengono utilizzate anche da giovani che non sono fumatori abituali, almeno non delle classiche sigarette. Sono state conquistati invece dai design moderni delle sigarette elettroniche di ultima generazione che con la CBD promettono un ulteriore effetto ricreativo.
Come funzionano le sigarette elettroniche?
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Ma andiamo con ordine: cosa sono e come funzionano le sigarette elettroniche? Le sigarette elettroniche (e-cig o svapo) sono dispositivi elettronici progettati per simulare l’atto del fumare. Al loro interno è presente un serbatoio che contiene un liquido (e-liquid), il quale viene riscaldato tramite una resistenza per generare un aerosol che viene inalato.
I liquidi possono contenere una miscela di glicerina vegetale (VG), glicole propilenico (PG), aromi, nicotina o altre sostanze attive come il CBD. In apparenza, si tratta di un processo meno dannoso del fumo di tabacco, poiché non c’è combustione. Ma la realtà è più complessa.
Che cos’è il CBD?
Il CBD (cannabidiolo) è uno dei principali fitocannabinoidi presenti nella pianta di cannabis. A differenza del THC, il composto psicoattivo più noto, il CBD non provoca effetti euforici o “sballo”. È stato studiato per i suoi potenziali effetti terapeutici, tra cui proprietà ansiolitiche, antinfiammatorie, anticonvulsivanti e rilassanti.
Per questo, il CBD viene venduto in varie forme: oli, capsule, pomate, infusi, e ora anche liquidi per sigarette elettroniche. Ma l’inalazione tramite svapo cambia radicalmente la sua interazione con il corpo.
CBD da svapo: composizione e modalità d’uso
I liquidi per e-cig a base di CBD sono spesso soluzioni di CBD isolato o a spettro ampio in glicerina e glicole propilenico. A volte contengono anche terpeni (composti aromatici della cannabis) o aromi artificiali.
Il problema principale è che, mentre l’assunzione orale di CBD è stata studiata e controllata, l’inalazione di CBD tramite aerosol non è ancora ben compresa dalla comunità scientifica. L’assenza di regolamentazione rigorosa porta inoltre a prodotti di qualità e purezza variabile.
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Gli effetti del CBD sull’organismo: quali sono?
Quando assunto correttamente e sotto controllo medico, il CBD può avere effetti benefici. Alcune ricerche lo associano alla riduzione dell’ansia, a una migliore qualità del sonno e alla riduzione del dolore cronico. Ma questi benefici sono legati a modalità di assunzione sicure, come gli oli sublinguali o le capsule orali.
Inalarlo tramite sigaretta elettronica comporta un assorbimento più rapido nel sangue, ma anche una maggior esposizione a sostanze irritanti e tossiche prodotte dal riscaldamento dei liquidi.
Perché il CBD svapato può essere dannoso?
Il primo punto critico è legato ai componenti chimici dei liquidi. Quando glicole e glicerina sono riscaldati, possono produrre sostanze tossiche come formaldeide e acroleina, noti irritanti per le vie respiratorie.
Inoltre, alcuni prodotti a base di CBD contengono olio MCT (trigliceridi a catena media) o altri oli vegetali, che non sono adatti all’inalazione. La presenza di olio nei polmoni può causare lipid polmonite, una condizione rara ma grave.
Un esempio emblematico è stato il caso EVALI (E-cigarette or Vaping product use-Associated Lung Injury), una grave malattia polmonare esplosa negli USA nel 2019, associata a liquidi contenenti vitamina E acetato e derivati della cannabis. Anche se il CBD non era l’unico responsabile, l’incidente ha acceso i riflettori sui rischi di svapare sostanze non pensate per essere inalate.
Cosa ci dice la medicina preventiva?
Dal punto di vista della salute pubblica, la svapata di CBD è da sconsigliare, soprattutto in assenza di indicazioni mediche. Inalare sostanze attive tramite aerosol non è una via naturale di assunzione, e può portare a infiammazione cronica, alterazione della funzione polmonare e stress ossidativo.
Inoltre, si tratta spesso di un’abitudine associata ad altri comportamenti a rischio, come l’uso di nicotina o cannabis con THC, aumentando l’effetto combinato delle sostanze sull’apparato respiratorio.
Chi è interessato ai possibili benefici del cannabidiolo dovrebbe consultare un medico e optare per forme di assunzione più sicure e testate, evitando metodi che mettono a rischio i polmoni. La salute respiratoria non dovrebbe mai essere sacrificata a favore di una tendenza o di una percezione di benessere “alternativo”.