I problemi cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il 44% dei decessi sono provocati proprio da patologie del sistema cardiaco. In particolare la più pericolosa è la cardiopatia ischemica, responsabile del 28% dei decessi. Inoltre, nel nostro Paese, c’è la prevalenza maggiore rispetto alla media europea, con 7.499 casi ogni 100mila abitanti. È per arginare queste situazioni che dal 12 al 19 febbraio torna l’iniziativa “Cardiologie aperte”, che si basa sulla prevenzione cardiovascolare. Il progetto è promosso dalla “Fondazione per il Tuo cuore” dell’Anmco-Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri.
Cardiologie aperte: cosa c’è da sapere
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Nata per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, la 17esima edizione di “Cardiologie aperte” cade proprio in occasione di San Valentino. Si tratta di 1.600 ore di consulenze telefoniche gratuite con 700 specialisti. Per tutta la settimana, i pazienti potranno chiamare il numero verde 800 05 22 33 in due fasce orarie, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Con l’occasione si potranno rivolgere domande agli esperti delle strutture che aderiscono all’iniziativa. Sul sito della Fondazione è possibile trovare l’elenco degli ospedali e delle attività offerte. Sarà anche possibile seguire la campagna sui social con gli hashtag #iltempodelcuore e #cardiologieaperte.
Secondo i promotori dell’iniziativa, entro il 2030 nel mondo si prevedono circa 24 milioni di morti all’anno a causa di patologie cardiovascolari. In Italia, la prevalenza di cittadini con invalidità cardiovascolare, secondo i dati Istat, è pari al 4,4 per mille. Un altro report, invece, indica che il 23,5% delle spese farmaceutiche nel nostro Paese è destinato a medicinali per il sistema cardiovascolare. Ridurre il rischio è perciò fondamentale e grazie alla prevenzione è possibile evitare gli eventi patologici. Questo è quanto affermato dalla “Fondazione per il Tuo cuore“, che si impegna attivamente da più di 20 anni.
Cardiologie aperte: prevenzione e stili di vita
«Le malattie cardiovascolari detengono un triste primato che deve indurre tutti noi a uno sforzo rilevante attraverso la prevenzione che è la principale arma per combatterle». Così si è espresso Domenico Gabrielli, presidente della Fondazione per il Tuo cuore e direttore di Cardiologia all’Ospedale San Camillo di Roma. «Queste malattie sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili, anche fattori modificabili legati a comportamenti e stili di vita. Fumo, alcol, scorretta alimentazione e sedentarietà spesso causano a loro volta diabete, obesità, ipercolesterolemia e ipertensione. L’impostazione di uno stile di vita sano dovrebbe essere anticipato a partire dall’infanzia e dall’adolescenza. Da qui l’importanza di campagne di sensibilizzazione già a livello della scuola primaria».
E continua: «La prevenzione si basa anche sull’identificazione precoce e sull’adeguata gestione delle eventuali condizioni cliniche che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Talvolta anche attraverso le opportune terapie, laddove non sia sufficiente modificare gli stili di vita. Noi cardiologi suddividiamo i pazienti per categorie di rischio. Ci sono i soggetti a rischio molto elevato, elevato, moderato e a rischio più contenuto. Per ognuno l’intervento deve essere personalizzato».
«La prevenzione diventa ancora più determinante dopo la pandemia, poiché il Covid-19 ha agito sulle patologie del cuore a diversi livelli. Nelle persone colpite dal virus ha generato infiammazioni di miocardio e pericardio, cardiopatia ischemica, ictus cerebrale, malattie a carattere trombo-embolico. Ha inoltre contribuito a ritardare la diagnosi, complicando la gestione e l’aspetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari e riducendo le ospedalizzazioni. In particolare, nei soggetti colpiti dal Covid si è riscontrato un aumento del 20-25% di tutte le malattie cardiovascolari.».
Presidente Anmco: “La prevenzione allunga la vita”
Il presidente nazionale Anmco, Fulvio Colivicchi, direttore di Cardiologia all’Ospedale San Filippo Neri di Roma ha parlato dell’iniziativa. «L’Anmco, con 5.600 iscritti, è impegnata da oltre 50 anni sul territorio per potenziare l’operato dei cardiologi, fiore all’occhiello della medicina italiana nel panorama internazionale. La prevenzione allunga la vita e noi dovremmo sempre, anche quando stiamo bene, consultare il nostro medico di base, tenere sotto controllo i fattori di rischio e praticare regolare esercizio fisico. Abbiamo a disposizione armi molto potenti ed efficaci per risolvere problemi, garantire la sopravvivenza e una migliore qualità della vita ai nostri pazienti. L’iniziativa di “Cardiologie aperte” è una grande occasione che i cardiologi Anmco desiderano offrire gratuitamente ai cittadini che lo desiderano. È un caposaldo della prevenzione da oltre 17 anni».