Sta crescendo l’incidenza di cancro del colon-retto nei giovani sotto i cinquant’anni. Tra i fattori di rischio l’uso di alcool, la sedentarietà e l’obesità. Attualmente il programma di screening sulla prevenzione esclude i giovani e, considerato il trend, potrebbe essere necessario rivedere tempi, modalità e magari anticipare i tempi per la diagnosi precoce. È necessario inoltre considerare che i tumori insorti in età giovanile crescono più velocemente di quelli che colpiscono in età avanzata.
Ipotesi pubblicata da un team di ricercatori e medici di Ifom e dell’Oncologia Falck dell’Ospedale Niguarda su ‘Cell’.

Quali esami effettuare per la diagnosi precoce del cancro al colon- retto

Esistono diversi test di screening che possono essere effettuati per individuare segni precoci della malattia. Vediamoli insieme:

–        Il test del sangue occulto nelle feci serve a rilevare tracce di sangue nelle feci.

–        La colonscopia consiste in un esame del colon e del retto attraverso un tubo flessibile con una telecamera (colonscopio). Può essere utile per scoprire polipi, tumori e altre lesioni.

–        La Tomografia digitale o Colonscopia virtuale utilizza una scansione TC per elaborare immagini del colon.

–        Test genetici per individuare mutazioni di origine ereditaria.

Lo studio

l dato dell’aumento dell’incidenza del cancro al color retto nei giovani a livello globale è stato recentemente confermato nell’Area Metropolitana di Milano. Lo studio è avvenuto grazie a una collaborazione tra l’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) di Milano e l’Oncologia Falck dell’Ospedale Niguarda di Milano. Il fenomeno ha spinto i ricercatori di Ifom (l’Istituto di Oncologia Molecolare di Fondazione Airc) Oncologia Falck dell’ospedale Niguarda, Università degli Studi di Milano (La Statale), e Università di Torino, sotto la guida dei professori Alberto Bardelli e Salvatore Siena, a interrogarsi sulle caratteristiche biologiche di questi tumori.

Secondo la pubblicazione su Cell dal titolo “Tumor age in early-onset colorectal cancer” del 6 febbraio di Gianluca Mauri, Giorgio Patelli, Giovanni Crisafulli, Salvatore Siena, Alberto Bardelli, entro il 2030, un terzo di tutti i tumori del colon-retto coinvolgeranno persone di età inferiore ai 50 anni. Nel testo leggiamo che i casi cancro al colon retto ad esordio precoce stanno crescendo in modo allarmante. Negli Stati Uniti potrebbe essere la principale causa di mortalità correlata al cancro negli uomini adulti di età compresa tra 20 e 49 anni negli Stati Uniti. Un’età molto inferiore rispetto all’età di screening attualmente raccomandata.

Nello stesso testo leggiamo che un uomo di 24 anni avrebbe ricevuto la diagnosi di adenocarcinoma mucinoso del colon sinistro con metastasi multiple alle ossa e al fegato. Il soggetto inoltre non aveva nessun parente colpito dalla malattia.

Le possibili cause

Le cause certe che stanno determinando l’aumento dei casi al colon sono ancora sconosciute. La teoria suggerisce la cattiva alimentazione, la privazione del sonno, la sedentarietà, il consumo di alcool, l’uso eccessivo e non necessario di antibiotici. Non mancano ipotesi sulla possibilità di esposizione a  sostanze cancerogene ancora sconosciute.

La necessità di abbassare l’età media per lo screening

La diagnosi precoce del cancro attraverso campagne di screening capillare ha notevolmente migliorato il tasso di sopravvivenza al cancro dell’utero, al seno ed al colon retto per gli individui di età superiore ai 50 anni.
In seguito all’aumento dell’incidenza, l’American Cancer Society ha già raccomandato di abbassare l’età standard per lo screening del CRC a 45 anni anziché 50. Tuttavia, non potrebbe essere una soluzione adeguata in quanto questo tipo di cancro sta aumentando in modo più evidente tra gli adulti di età inferiore ai 35 anni.