Anche se spesso viene affrontata esclusivamente sotto un punto di vista biomedico, la complessità del cambiamento climatico si manifesta in molteplici dimensioni storiche, economiche, culturali e sociali. Per questo è essenziale adottare una prospettiva interdisciplinare, capace di proporre risposte articolate e strategie efficaci per la rinascita della società. In questo contesto, il modello della nuova sanità pubblica si rivela particolarmente utile sia per mitigare che per adattarsi ai mutamenti ambientali.
Riportiamo i dati di uno studio dell’Università di Rijeka in Croazia dal titolo “Climate change from the
perspective of the New Public Health”. Di Toni Buterin, Iva Rinčić, Amir Muzur, Robert Doričić.
Effetti del cambiamento climatico sulla salute pubblica
Indice dei contenuti
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il cambiamento climatico rappresenta uno deo principali pericoli per la salute a livello globale. L’impatto umano sull’ambiente ha causato fenomeni spesso irreversibili, soprattutto legati all’industrializzazione e all’uso massiccio di fonti energetiche fossili. Questi elementi provocano effetti diretti e indiretti sulla salute umana. Con conseguenze particolarmente evidenti sugli apparati respiratorio e cardiovascolare, oltre a favorire la comparsa di malattie come tumori, patologie cutanee e disturbi neurodegenerativi.
Una visione biosociale oltre la medicina tradizionale
Limitare l’analisi del cambiamento climatico al solo ambito sanitario significa trascurare la complessità del fenomeno. La Nuova Sanità Pubblica promuove un’ottica biosociale che integra discipline sociali, umanistiche, tecniche e naturali, offrendo una prospettiva più ampia per interventi efficaci . Questo approccio consente di sviluppare politiche ambientali e sanitarie che superano la mera riduzione dell’inquinamento, includendo strategie educative e sistemi di monitoraggio epidemiologico potenziati.
Sfide e possibilità di risposta al cambiamento climatico
L’utilizzo dei combustibili fossili e il ruolo dell’industria sono tra le cause principali del riscaldamento globale, con conseguenze devastanti per gli ecosistemi e per la salute umana. Nonostante alcuni evidenzino i vantaggi economici e tecnologici derivanti dall’uso di queste fonti, la comunità scientifica concorda sull’urgenza di una transizione rapida verso le energie rinnovabili per contenere i danni ambientali e sanitari.
La collaborazione tra differenti discipline è essenziale per trovare soluzioni efficaci
Studi recenti indicano che l’inquinamento atmosferico è il fattore di rischio sanitario più rilevante associato ai cambiamenti climatici, ma è fondamentale considerare anche l’inquinamento delle acque e del suolo, spesso sottovalutato, che ha impatti a lungo termine sulla salute pubblica . La Nuova Sanità Pubblica incoraggia l’adozione di modelli di governance che integrano epidemiologia, geografia e climatologia, migliorando la capacità di prevenzione e controllo.
Adattamento e prevenzione: risposte sociali
Il cambiamento climatico aggrava le fragilità dei sistemi sanitari, richiedendo un rafforzamento delle politiche ambientali e una maggiore preparazione nella gestione dei disastri naturali e dei cambiamenti nei pattern delle malattie infettive. Le strategie più efficaci comprendono interventi preventivi potenziati, politiche sostenibili e il coinvolgimento attivo delle comunità per costruire la resilienza sociale.