Quando si parla di Botox, il pensiero comune va immediatamente al trattamento anti-rughe. Tuttavia, negli ultimi anni, la tossina botulinica ha trovato applicazioni molto più ampie e sofisticate nel campo della medicina estetica. Non è più solo uno strumento per attenuare i segni del tempo, ma anche una risorsa versatile per armonizzare il viso in modi che vanno ben oltre il semplice lifting

L’origine del botox e la sua evoluzione

Nel trattamento della gengivite estetica, il Botox può correggere il cosiddetto “gummy smile”, ovvero un sorriso che mostra in modo eccessivo le gengive superiori

Il Botox è stato introdotto nel 1980 da Alan Scott, un oftalmologo che inizialmente lo utilizzò per trattare il blefarospasmo, una condizione che provoca spasmi oculari involontari. Negli anni ’90, la tossina botulinica ha guadagnato attenzione nel mondo della medicina estetica grazie ai suoi effetti paralizzanti sui muscoli facciali, che hanno mostrato risultati promettenti nel trattamento delle rughe. La Food and Drug Administration (FDA) lo ha approvato per uso cosmetico nel 2002, e da allora, è diventato un fenomeno globale.

Nel corso degli anni, l’uso del Botox si è esteso ben oltre il trattamento delle rughe. Oggi, questo trattamento è impiegato per risolvere una varietà di problemi estetici e funzionali. Celebrità e influencer hanno contribuito alla sua diffusione, adottandolo per migliorare l’aspetto e mantenere una pelle giovane. Tuttavia, il suo uso non si limita solo ai VIP. I millennial, attratti dalla possibilità di ottenere risultati immediati con pochi effetti collaterali, sono diventati un’importante fascia di mercato per i trattamenti estetici non invasivi. Ma la tossina ha effetti benefici che vanno bel oltre i trattamenti anti-rughe

Usi del Botox per armonizzare il viso

Ecco alcuni degli usi meno conosciuti di questa tossina che possono trasformare l’aspetto in modo significativo:

Il trattamento del bruxismo mediante l’uso del Botox rappresenta una soluzione sempre più popolare per chi soffre di questa condizione. Il digrignamento involontario dei denti, può provocare dolore alla mascella, usura dentale e cefalee. In questo contesto, la tossina viene iniettata nei muscoli masticatori, in particolare nel muscolo massetere. Il rilassamento che ne deriva, non solo allevia il dolore e le tensioni a livello mandibolare, ma può anche prevenire ulteriori danni ai denti;

Per quanto riguarda il sollevamento delle sopracciglia, il Botox può essere impiegato in modo strategico per ottenere un effetto di ringiovanimento del volto. Viene iniettato in punti precisi intorno alla zona sopraccigliare, in modo da rilassare i muscoli che tendono a spingere le sopracciglia verso il basso. Ciò permette a quelli antagonisti di sollevare naturalmente la zona, così da “aprire” lo sguardo e creare un aspetto più fresco e riposato. Questo trattamento è particolarmente apprezzato per la sua capacità di fornire risultati naturali, in grado di mantenere l’espressività, senza l’effetto rigido che può essere associato a un uso scorretto della tossina.

E ancora…

L’armonizzazione del terzo inferiore del viso è un’altra applicazione estetica del Botox, pensata per migliorare la proporzione e la simmetria facciale. In alcuni casi, un’eccessiva definizione a “V” della mandibola può squilibrare l’armonia complessiva del volto, rendendo la parte inferiore eccessivamente accentuata rispetto al resto. L’iniezione di Botox, in particolare nel massetere, permette di ridurre la sua ipertrofia, smussando la linea della mascella;

Nel trattamento della gengivite estetica, il Botox viene utilizzato per correggere il cosiddetto “gummy smile”, ovvero un sorriso che mostra in modo eccessivo le gengive superiori. Una condizione che può essere fonte di disagio per alcune persone. Iniettando la tossina nei muscoli che controllano il movimento del labbro superiore, è possibile limitare il sollevamento eccessivo del labbro durante il sorriso.

L’importanza della pianificazione e dei professionisti

La pianificazione accurata e l’intervento di professionisti qualificati sono aspetti essenziali per garantire il successo dei trattamenti. Poiché la tossina botulinica agisce bloccando temporaneamente la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli, il rischio di effetti collaterali o risultati indesiderati aumenta significativamente se le iniezioni non sono somministrate correttamente. Solo un medico esperto, con una conoscenza approfondita dell’anatomia del viso e delle caratteristiche specifiche di ciascun paziente, può dosare e posizionare il Botox in modo da ottenere risultati armoniosi e sicuri.

La pianificazione del trattamento deve essere personalizzata, poiché ogni viso è unico e presenta particolarità che richiedono un’attenzione specifica. È importante considerare fattori come l’età, il tono muscolare, lo spessore della pelle e la morfologia del viso, in modo da raggiungere un risultato naturale e in linea con le aspettative del paziente. Ad esempio, un trattamento volto a ridurre le rughe non dovrebbe mai compromettere l’espressività del viso, mentre una procedura per il rimodellamento mandibolare deve tenere conto della simmetria complessiva e dell’armonia con altre caratteristiche facciali.

Inoltre, i professionisti devono considerare la frequenza delle iniezioni e la quantità di tossina botulinica somministrata. Un uso eccessivo o troppo frequente del Botox può portare a una perdita di tonicità muscolare nel lungo termine, con conseguenze negative sull’aspetto del volto. È fondamentale rispettare i tempi di riposo tra i trattamenti per evitare un indebolimento permanente dei muscoli trattati.

Controindicazioni 

Nonostante il Botox sia generalmente sicuro quando somministrato da personale qualificato, ci sono controindicazioni e rischi che devono essere valutati attentamente prima di procedere con il trattamento. Alcuni effetti collaterali, come la ptosi palpebrale (abbassamento involontario delle palpebre) o asimmetrie del viso, possono derivare da un’errata iniezione nei muscoli sbagliati. Anche reazioni allergiche, seppur rare, possono verificarsi, motivo per cui è essenziale un’accurata anamnesi medica del paziente prima del trattamento.