I bimbi pigri e bambini inattivi hanno maggiori probabilità di essere colpiti da infarto o da ictus in età adulta. È quanto rilevato da uno studio finlandese, che ha collegato le ore di inattività fisica trascorse da bambini al rischio di danni cardiovascolari da adulti.
«Trascorrere troppo tempo seduti da piccoli, magari davanti allo schermo di uno smartphone o di un tablet, può arrivare a raddoppiare il rischio di avere un infarto o un ictus da adulti». A parlare è Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia (Sic). Perrone Filardi è anche professore ordinario di Cardiologia e direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università di Napoli Federico II.
In Italia la sedentarietà è una vera e propria emergenza giovanile. Secondo i dati Istat, sarebbero circa 2 milioni i bimbi pigri che nel nostro Paese non praticano attività fisica.
Il progetto “Children of the 90s” dell’Università di Bristol
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Lo studio è parte del progetto “Children of the 90s” dell’Università di Bristol, iniziato nel 1990/1991. È il primo ad aver preso in considerazione l’effetto cumulativo del tempo sedentario valutato attraverso l’utilizzo di smartwatch.
«Nel nuovo studio i ricercatori hanno rilevato che l’eccessiva sedentarietà, oggi molto diffusa nei bambini e negli adolescenti, appesantisce letteralmente il cuore», spiega Perrone Filardi. «Studi precedenti condotti su adulti hanno dimostrato che un cuore più pesante aumenta le probabilità di infarto e ictus. Quindi, bambini e adolescenti dovrebbero muoversi di più per proteggere la loro salute cardiaca futura».
Il progetto ha coinvolto 766 bambini. I dati hanno mostrato che a 11 anni i bambini erano sedentari per una media di 362 minuti al giorno. La media è salita a 474 minuti al giorno nell’adolescenza (15 anni) e a 531 minuti al giorno in giovane età adulta (24 anni).
Bimbi pigri, sedentarietà infantile è nemica del cuore
Dallo studio emerge un dato preoccupante. Il tempo trascorso in modo sedentario dai bambini presi in esame è aumentato in media di 169 minuti (2,8 ore) al giorno. Aumento che si è verificato tra l’infanzia e la prima età adulta.
«I risultati dello studio mostrano che ogni minuto di tempo trascorso in modo sedentario dagli 11 ai 24 anni di età è associato a un aumento di 0,004 grammi rispetto all’altezza (g/m 2) della massa ventricolare sinistra tra i 17 e i 24 anni di età», afferma Ciro Indolfi, past president della Sic. «Se moltiplicato per 169 minuti di inattività aggiuntiva si arriva a un aumento giornaliero di 0,7 g/m 2. Che è l’equivalente di un aumento di 3 grammi della massa ventricolare sinistra tra le misurazioni ecocardiografiche all’aumento di altezza medio».
L’accumulo di tempo inattivo è correlato al danno cardiaco
Uno studio anteriore condotto sugli adulti aveva accertato che un aumento analogo della massa ventricolare sinistra in sette anni è associato a un rischio raddoppiato di malattie cardiache, ictus e morte.
«Nello studio i bambini sono risultati sedentari per più di sei ore al giorno. Questo numero è aumentato di quasi tre ore al dì fino al raggiungimento dell’età adulta», dichiarano Perrone Filardi e Indolfi. «I risultati indicano che l’accumulo di tempo inattivo è correlato al danno cardiaco indipendentemente dal peso corporeo e dalla pressione sanguigna. I genitori dovrebbero incoraggiare i bambini e gli adolescenti a muoversi di più e a limitare il tempo trascorso sui social media e sui videogiochi. Perché il modo in cui si trascorrono le giornate da piccoli può influenzare in maniera determinante la salute cardiaca futura».