L’assistenza sanitaria per i detenuti anziani è un importante aspetto del diritto alla salute da tenere in considerazione.
Di per sé l’assistenza sanitaria per gli anziani è un aspetto complesso dell’assistenza sanitaria generale. Quella in regime carcerario, può diventarlo ancora di più. Di per sé bisogna sempre considerare che anche i detenuti hanno il diritto alla salute. Il principio dell’uguaglianza è fondamentale per il diritto alla salute in Italia: tutti i cittadini hanno il diritto di accedere ai servizi sanitari senza discriminazioni di alcun tipo.
L’Osservatorio Vittime del Dovere e l’Ona – Osservatorio Nazionale Amianto sostengono questo diritto in ogni sede. Per una consulenza gratuita, contatta il numero verde 800.034.294.
Detenuti anziani: assistenza sanitaria anche in carcere
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L’assistenza sanitaria per i detenuti anziani rappresenta una sfida davvero unica, che le istituzioni – carcerarie e non – devono essere pronte a sostenere. Le persone anziane infatti hanno spesso esigenze mediche più complesse e richiedono cure specifiche per affrontare le condizioni legate all’età. Le considerazioni chiave per fornire assistenza sanitaria adeguata ai detenuti anziani, sono rappresentate da diversi aspetti.
Innanzitutto deve essere fatta una valutazione delle esigenze individuali dei detenuti anziani. Bisogna tenere conto delle condizioni mediche preesistenti e degli ulteriori fattori legati all’età, come ad esempio problemi di mobilità, demenza, malattie croniche e polifarmacia (utilizzo contemporaneo di più farmaci). In tutto ciò deve essere ovviamente valutata la compatibilità delle condizioni di salute del detenuto con il regime carcerario.
Il diritto alla salute dei detenuti anziani
Fondamentale la presenza di personale medico specializzato in carcere. Assicurarsi che il personale medico all’interno del carcere abbia competenze specifiche nella cura dei detenuti anziani e delle relative condizioni mediche, può fare la differenza, soprattutto in situazioni croniche e complesse. Garantire un accesso continuo alle cure mediche, tra cui visite regolari, esami di routine e terapie fisiche, se necessarie, è fondamentale garanzia del diritto alla salute dei detenuti anziani, così come anche dei più giovani.
Non meno importante è l’assistenza per la salute mentale. Riconoscere e affrontare le condizioni di salute mentale, come la depressione e la demenza, tra i detenuti anziani attraverso consulenze, terapie e supporto psicologico, può garantire condizioni più umane anche durante il regime carcerario.
Anche fornire un’adeguata formazione del personale penitenziario può aiutare a riconoscere le esigenze specifiche dei detenuti anziani; e far sì che ricevano cure adeguate, è il primo passo per garantire il diritto alla salute in carcere. Si tratta infatti sempre di una questione, oltre che sanitaria, di rispetto dei diritti umani. Garantire che i detenuti anziani ricevano un trattamento rispettoso, evitando qualsiasi forma di discriminazione legata all’età, è davvero importante.
La collaborazione con organizzazioni esterne può aiutare nel garantire questo diritto. Parliamo di enti sanitari locali oppure di organizzazioni non governative. La gestione delle esigenze mediche dei detenuti anziani richiede infatti una pianificazione attenta, collaborazione interdisciplinare ed una solida infrastruttura sanitaria all’interno delle strutture carcerarie. È essenziale che le condizioni dei detenuti anziani siano monitorate regolarmente e che ricevano cure appropriate per garantire il loro benessere e la loro salute.
Cura e trattamento delle malattie in carcere
È necessario assicurare a tutti i detenuti l’accesso a cure mediche di qualità ed al trattamento per le malattie infettive. Effettuare screening medici regolari per identificare casi sospetti o nuovi casi di infezioni è importante per proteggere la salute dei detenuti, della comunità in cui sono inseriti, e dei lavoratori dei penitenziari.
Relativamente alla gestione delle malattie croniche, è necessario fornire cure continue ed eventuali terapie antivirali per le malattie che necessitano questo genere di trattamento; come ad esempio infezioni virali come l’HIV e l’epatite C.
Deve essere garantito anche un piano di gestione delle emergenze sanitarie in carcere per affrontare focolai o epidemie all’interno del carcere.
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In Italia, il diritto alla salute è garantito dalla Costituzione italiana, che sancisce il principio fondamentale del diritto alla salute come diritto inalienabile e come uno dei pilastri del benessere della società.
L’articolo 32 della Costituzione italiana sancisce il diritto alla salute come un diritto inalienabile di ogni individuo, compresi quindi i detenuti giovani e i detenuti anziani, che devono essere considerati alla stessa stregua degli altri cittadini.
Anche in un contesto carcerario, il diritto alla salute è un principio fondamentale. I detenuti, nonostante la loro situazione legale, hanno diritto a ricevere cure mediche adeguate e a essere trattati con dignità.
Come nel contesto carcerario, anche in ogni altra situazione il diritto alla salute deve essere tutelato, come ad esempio sul lavoro. L’Ona e L’Ovd da sempre richiamano questo principio nelle loro attività, coordinate dall’avv. Ezio Bonanni che le presiede. Per qualsiasi informazione, è utile chiamare il numero verde delle associazioni, oppure compilare il formulario per essere ricontattati.