Acqua amianto

Si intensifica la mobilitazione per la bonifica e messa in sicurezza dei luoghi contaminati da amianto portata avanti dall’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA APS anche negli acquedotti, dove scorre l’acqua potabile. L’impegno dell’associazione prosegue per il Comune di Quistello, dove si è tenuto l’ultimo convegno sulla tematica amianto.

Si è svolto lo scorso 15 novembre il convegno “Amianto e acqua potabile. La pericolosità dei tubi in cemento-amianto dell’acquedotto di Quistello”, organizzato dal dipartimento ONA Carpi, grazie all’impegno profuso da Andrea Rossi, Mirco Zanoli e gli altri, supportati dall’Avv. Ezio Bonanni, nonché presidente dell’associazione. Il terribile killer del ventunesimo secolo continua a mietere vittime, purtroppo, ma l’Osservatorio Nazionale Amianto giunge a nuovi traguardi grazie alla ramificazione territoriale dell’associazione.

L’appello dell’ONA per terminare la bonifica degli acquedotti di Quistello

Quella del Comune di Quistello è purtroppo una realtà fin troppo vicina a quella di altre città italiane. L’amianto, infatti, in passato è stato largamente utilizzato anche negli acquedotti, così come nelle coibentazioni, oltre all’ampio utilizzo di materiali contenenti amianto. L’allarme era già sopraggiunto all’attenzione dei cittadini più di dieci anni fa, ma finora la bonifica non è ancora giunta al termine. Nel corso del convegno, infatti, è intervenuto anche l’ex sindaco Luca Malvasi, che ha ricordato gli interventi passati: “Già nel 2012 avevamo avviato una mappatura delle condotte danneggiate dal sisma e i fondi sono stati utilizzati per sostituire quelle ammalorate”. Eppure, la situazione ad oggi ancora non può dirsi del tutto conclusa.

Acqua amianto
Amianto e acqua potabile: la locandina del convegno a Quistello, Credits: ONA APS

Il fatto che l’amianto possa contaminare l’acqua potabile trasportata attraverso gli acquedotti del Comune di Quistello rappresenta un rischio soprattutto per la salute pubblica. Questo potente cancerogeno, infatti, come si è più volte ribadito è causa di numerose patologie, definite appunto come asbesto correlate, che riguardano in particolar modo il sistema respiratorio, cardiaco e cardiovascolare. Quindi, è chiaro che le condotte in cemento-amianto rappresentano un rischio potenziale per la salute, poiché il rilascio di fibre nell’acqua, seppur al di sotto dei limiti di legge, non può essere considerato innocuo.

L’invito a un approccio intercomunale

Il sindaco Dall’Oglio ha comunque tentato di rassicurare i cittadini presentando documenti ufficiali: “Le analisi effettuate ogni anno sulla rete idrica del nostro comune, dove c’è una presenza di tubi in cemento amianto pari al 23%, indicano che i livelli di fibre sono inferiori al limite di rilevabilità stabilito dalla normativa. Inoltre, vengono effettuate le rilevazioni sullo stato delle condotte, che certificano il loro buono stato. Continueremo a monitorare la situazione a garantire la qualità dell’acqua distribuita”. Il sindaco ha altresì evidenziato, nel corso del convegno, le difficoltà economiche per una sostituzione delle condotte: “Con i costi attuali, un comune delle nostre dimensioni non può affrontare autonomamente la sostituzione delle condutture”.

I referenti di ONA hanno spiegato: “L’acqua particolarmente aggressiva dal punto di vista chimico, come quella analizzata in altre reti. Accelera il degrado delle condotte, aumentando il rischio di rilascio di fibre”. Di fronte a questa situazione limite, c’è ancora un barlume di speranza da parte della comunità di Quistello. In tal senso, il sindaco Auro Codifava ha ribadito l’importanza di un approccio intercomunale: “La solidarietà tra comuni è fondamentale per affrontare un problema che va oltre i confini locali”.

Acqua e amianto: il parere dell’Avv. Ezio Bonanni

La questione amianto, quindi, tocca anche temi più sensibili e che riguardano prima di tutto la salvaguardia della salute pubblica. Soprattutto, quando si parla di acqua potabile: un bene prezioso e necessario per tutti. L’amianto tutt’oggi presente negli acquedotti, infatti, espone al rischio di contaminazione l’acqua potabile. Pertanto, anche a un conseguente danno alla salute tutti i cittadini che ne usufruiscono.

Lo stesso Avv. Ezio Bonanni è intervenuto nel corso della conferenza che si è tenuta il 15 novembre a Quistello, organizzata dal dipartimento ONA Carpi. “Il diritto alla salute è tutelato dall’articolo 32 della Costituzione. L’eventuale presenza di amianto costituirebbe una grave lesione di questo diritto, che appartiene a ogni essere umano e che costituisce un interesse collettivo”, ha dichiarato il presidente ONA. Il suo intervento ha ribadito, quindi, l’urgenza di un approccio preventivo in tutto il Paese. Anche oltre i confini del territorio dell’Emilia Romagna. Con la viva speranza che questo possa rappresentare un punto di partenza di ulteriori iniziative volte alla tutela della salute pubblica. Contro l’amianto, come qualsiasi altro cancerogeno.