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Ambiente e salute è il tema scelto per il protocollo d’intesa firmato tra ISPRA e Università Campus Bio-Medico di Roma. L’Ispra è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Lo scopo del protocollo d’intesa, che durerà tre anni, è quello di studiare i cambiamenti climatici e la sostenibilità, la biodiversità, il destino ambientale e l’alimentazione sostenibile; nonché impegnarsi nell’ingegneria biomedica, nell’informatica e nella robotica per lo sviluppo di attività di ricerca, innovazione, e formazione nel settore delle relazioni tra ambiente e salute.

Alla firma erano presenti il prof. Eugenio Guglielmelli, Rettore UCBM, Andrea Rossi, Amministratore Delegato e Direttore Generale UCBM, Stefano Laporta, presidente ISPRA e Maria Siclari, Direttore Generale ISPRA.

Intesa per l’interdisciplinarietà in ricerca e formazione

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Il momento della firma

La missione congiunta di ISPRA e UCBM (Campus Biomedico) è la promozione dell’interdisciplinarietà nella ricerca e nella formazione. Ciò in particolare in riferimento agli ambiti che concorrono alla tutela dell’ambiente e della salute umana.

L’approccio è One Health e l’intenzione è quella di attrarre giovani talenti attraverso la collaborazione all’attività didattica, lo sviluppo di percorsi di alta formazione e il supporto alle borse di dottorato. Un approccio One Health significa avere una metodologia di tipo olistico, che considera cioè la salute globale al pari di quella dell’individuo.

Con questo protocollo, i due enti infatti intendono contribuire ad assicurare ambienti sempre più sicuri e accessibili secondo principi di equità e di sostenibilità. “Il fine ultimo – riporta una nota – è il bene del cittadino, di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente“.

“Approccio OneHealth, naturale nel post pandemia”

Il Campus Bio-Medico è una realtà particolarmente vicina alla nostra, l’idea dell’accordo è maturata già durante periodo pandemico” – ha dichiarato il presidente ISPRA, Stefano Laporta.

Siamo curiosi di vedere dal punto di vista scientifico dove porteranno gli esiti comuni di questo accordo. L’approccio One health è necessario e quasi naturale dopo quello che ci ha insegnato la pandemia. All’interno della realtà campus ci sono facoltà e strutture, come scienze e tecnologie per lo sviluppo sostenibile e one health o bioingegneria, che testimoniano lo sviluppo e l’apertura verso tematiche interdisciplinari”. “Fondamentale sarà la comunicazione dei risultati ai cittadini che sono “target” delle nostre attività” – ha concluso il Presidente ISPRA.