Giornata mondiale dell’acqua, ogni 22 marzo ricorre il World Water Day. Acque sotterranee: rendere visibile la risorsa invisibile è il tema del 2022: il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche è stato tradotto dall’Unesco.
“Il volume globale delle acque dolci allo stato liquido (meno dell’1% dell’acqua presente sulla Terra allo stato liquido, solido o gassoso) si attesta intorno ai 10,6 milioni di chilometri cubi (Figura 1). Di questi, circa il 99% è rappresentato da acque sotterranee” – si legge nel Rapporto. “La ripartizione dei prelievi di acque sotterranee per settore di utilizzo della risorsa evidenzia come il 69% del volume totale venga prelevato dal settore agricolo, il 22% per uso domestico e il 9% dal settore industriale. Queste percentuali variano a seconda dei continenti“.
Le Nazioni Unite hanno elaborato per l’acqua l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 6. Si tratta di “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”. La criticità rilevata in occasione della Giornata mondiale dell’acqua è che i governi non investono a sufficienza per questo obiettivo. “Le proiezioni relative alle necessità di finanziamento globale in infrastrutture idrauliche che permettano di raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 6 variano da 6.700 miliardi di dollari entro il 2030 fino a 22.600 miliardi entro il 2050 (OCSE, 2018)“.
Giornata mondiale dell’acqua, Italia maglia nera
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Carenza e scarsa qualità dell’acqua sono i problemi più importanti per quanto riguarda l’acqua nel mondo. Insieme a sistemi sanitari inadeguati, questi fattori hanno un impatto negativo sul sostentamento delle persone e sulla sicurezza alimentare. La siccità aggrava il problema soprattutto nelle aree più povere del pianeta. Si stima che entro il 2050 almeno 1 persona su 4 sarà colpita da carenza di acqua potabile.
Ancora oggi sono 663 milioni le persone nel globo sprovviste di acqua potabile, mentre 1,8 miliardi usano acqua potabile contaminata da escrementi. Con gravi conseguenze per la salute: ogni giorno sono circa 1.000 i decessi di bambini per malattie diarroiche prevenibili (legate all’acqua e all’igiene). A ciò si aggiunga che oltre l’80% delle acque di scarico prodotte da attività umane si riversa, non depurato, in fiumi o mari.
L’Italia ha un consumo medio di acqua più alto rispetto alla media europea. Parliamo anche di 220 litri a persona contro i 165 europei. L’Italia nel 2018 si è attestata come secondo Paese in Europa, dopo la Grecia per prelievi di acqua potabile per abitante (fonte: Istat) con ben 153 metri cubi annui.
L’approvvigionamento nazionale è prevalentemente da fonti d’acqua sotterranea. Un ruolo importante negli sprechi idrici dell’Italia riguarda le perdite nella rete di distribuzione: purtroppo un dato in costante aumento (42,0% nel 2018). “Per le cattive condizioni dell’infrastruttura idrica si disperdono 3,4 miliardi di metri cubi: 156 litri al giorno per abitante. Stimando un consumo giornaliero pro capite di 215 litri (valore nazionale), le perdite potrebbero garantire le esigenze idriche di circa 44 milioni di persone in un anno” – si legge nel Rapporto Istat. Cosa può fare il cittadino? Limitare i piccoli sprechi quotidiani con qualche accorgimento.
Acqua e Salute, il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità
Nella Giornata mondiale dell’acqua, bisogna anche ricordare ruolo di questo elemento nella salute. L’acqua è infatti il maggiore costituente nell’organismo umano ed è essenziale per la vita, perché indispensabile in tutti i processi fisiologici e nelle reazioni biochimiche, oltre che per il ruolo essenziale che nelle funzioni fisiologiche. Ad esempio la digestione, ma anche l’eliminazione delle scorie metaboliche, la respirazione e la termoregolazione.
Bere acqua è dunque essenziale per restare in buona salute. Le perdite giornaliere di un adulto variano tra il 3 e il 4% del peso corporeo. Nei primi mesi di vita anche il 15%. Dunque bisogna specificare che ogni individuo, per età, sesso e attività fisica che svolge, dovrà bere un certo quantitativo di acqua. Nella tabella vediamo riassunte le quantità raccomandate (fonte: Rapporto ISS).
Qualche curiosità sull’acqua: domanda e risposta.
E’ vero che l’acqua fa ingrassare? No. L’acqua è priva di calorie. Ogni variazione di peso dovuto all’acqua è temporanea. Nessun razionamento di acqua nella dieta è dunque giustificato al fine di dimagrire, anzi comporta un rischio per la salute. E non è necessario preferire le acque oligominerali per mantenere la linea o “curare la cellulite”.
L’acqua gassata fa male? No. E non presenta controindicazioni.
Un basso livello di sodio nell’acqua aiuta l’ipertensione? No, perché è già di per sé talmente basso, che la sua assunzione con l’acqua è considerata irrilevante.