Il 40% degli italiani presenta almeno tre fattori di rischio cardiovascolare. Tra questi la sedentarietà, il fumo, l’eccesso ponderale o patologie come il diabete, l’ipertensione e l’ipercolesterolemia.
Non si deve, inoltre, trascurare il consumo di sale. A tal proposito, sono cinque su 10 gli italiani che fanno attenzione o cercano di ridurre la quantità di sale assunta a tavola. Cresce, pertanto, la consapevolezza sui benefici di quello iodato.
I dati provengono dalle ricerche della sorveglianza Passi riferiti al biennio 2023-2024 che riguardano il rischio cardiovascolare e il consumo di sale.
L’ipertensione è più frequente negli uomini
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L’ipertensione è poco frequente fra i giovani adulti, ma la sua diffusione cresce considerevolmente con l’età. Passa, così, da poco più del 2% prima dei 35 anni al 33% fra i 50-69enni. Associata all’eccesso ponderale (supera il 28% fra le persone in sovrappeso oppure obese), è più frequente fra gli uomini (20% rispetto 16% fra le donne).
Come accade per gli altri fattori di rischio cardiovascolare legati agli stili di vita, è anche più frequente fra le persone socialmente più svantaggiate economicamente.
L’80% delle persone ipertese dichiara di essere in trattamento farmacologico. Molti asseriscono di aver ricevuto i consigli per tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Diminuire il consumo di sale (83%), svolgere regolarmente attività fisica (81%) e controllare il peso corporeo (76%) sono accorgimenti da mettere subito in atto.
L’ipercolesterolemia colpisce maggiormente le donne
L’ipercolesterolemia è anch’essa associata all’età (cresce da meno del 4% fra i 18-34enni, al 30% fra i 50-69enni) e all’eccesso ponderale. È, infatti, riferita dal 24% delle persone in sovrappeso e obese e dal 14% delle persone normo/sottopeso.
Sembra essere più frequente fra le donne e si associa allo svantaggio sociale, alla scarsa istruzione e ai problemi economici.
Sussiste, altresì, una differenza geografica a svantaggio delle Regioni settentrionali, con l’eccezione delle Marche (28%), che registra il valore più elevato.
Dai dati Passi 2023-2024 emerge che oltre 4 persone su 10 con colesterolo alto dichiarano di essere in trattamento farmacologico. La maggior parte di esse ha ricevuto il consiglio di consumare meno carne e formaggi (86%) e più frutta e verdura (77%). Ma anche di fare regolare attività fisica (81%) e controllare il peso corporeo (74%).
Uso consapevole del sale e benefici del sale iodato
L’uso consapevole del sale è più frequente fra le donne, nelle persone più avanti in età e in quelle con un maggiore livello di istruzione.
L’attenzione al consumo di sale è, inoltre, maggiore in chi risiede al Nord, con un divario di ben 10 punti percentuali rispetto al Sud (62% rispetto al 52%).
L’attenzione al consumo di sale riguarda una persona su tre con una malattia cronica.
In relazione, invece, al sale iodato, c’è un buon livello di consapevolezza tra gli italiani sull’importanza di assumere iodio attraverso il suddetto sale. È quanto emerso dalle ricerche della sorveglianza Passi.
Complessivamente, infatti, il 78% delle persone intervistate sceglie di utilizzare il sale iodato, moltissimi lo usano abitualmente (47% sempre e il 15% spesso). Altri riferiscono di usarlo qualche volta (17%).