Attualmente sostenibilità e reputazione sono asset sempre più centrali. In questo contesto il concetto di “fair play” tradizionalmente associato al mondo sportivo, assume un ruolo cruciale anche nell’universo imprenditoriale.
A sottolinearlo è stato Fabrizio Fasani del Centro Studi Cross Route Impresa, in occasione del primo World Fair Play Day al Senato proclamato dalle Nazioni Unite per il 19 maggio, sotto la guida di Ruggero Alcanterini. Un’iniziativa che ha ribadito il fair play come principio guida trasversale, capace di ispirare cultura d’impresa, governance e leadership.
Vi hanno preso parte importanti protagonisti del mondo della politica e dello sport.
Tra questi i ministri Andrea Abodi e Luca Ciriani, a rappresentare ONU Gherardo Casini, l’Avv. Ezio Bonanni dell‘ONA. Tra gli altri Roberto Novelli, Claudio Bardini, Rossana Ciuffetti, Alessandra Sensini e Giuseppe Palazzo.
Leggi qui l’articolo dedicato all’evento e vedi su ONA News il video dell’iniziativa.
Fair Play: da valore etico a modello aziendale
Indice dei contenuti
Secondo Fasani, il fair play non è solo sinonimo di lealtà, ma rappresenta un paradigma comportamentale fondato su integrità, rispetto e cooperazione. Un modello applicabile a ogni ambito della società, incluso il mondo del lavoro.
In questa prospettiva, diventa una leva di vantaggio competitivo nel contesto ESG (Environmental, Social, Governance). Ciò contribuisce a trasformare gli obblighi normativi in opportunità evolutive per l’impresa.
Governance (G): la bussola dell’integrità
Fasani sottolinea l’importanza di una governance capace di generare fiducia, non solo consenso, anche attraverso il sostegno all’educazione scolastica come pilastro della correttezza. Un’azienda che adotta questo approccio costruisce credibilità nel tempo, diventando punto di riferimento non solo per ciò che produce, ma per come opera.
Social (S): rispetto e appartenenza come pilastri
La “S” di ESG trova nel principio la sua espressione autentica attraverso equità di trattamento, inclusione e benessere, anche psicologico. Fasani porta l’esempio del settore sanitario, dove il fair play si traduce in un comportamento proattivo nella prevenzione dei rischi, al di là del semplice rispetto delle regole. Una cultura aziendale improntata al fair play crea comunità, fidelizza i talenti e genera valore relazionale: un capitale intangibile oggi pari, se non superiore, a quello economico.
Environment (E): il patto intergenerazionale
Il fair play ha anche una forte valenza ambientale, come sottolineato da Fasani. Nell’ambito della “E” si manifesta in pratiche sostenibili autentiche, rispetto per il territorio e leadership responsabile. Qui l’etica diventa motore del cambiamento ambientale, un patto intergenerazionale per prendersi cura del pianeta, andando oltre il rispetto formale delle norme ambientali.
Un vantaggio competitivo reale
In un mercato saturo e ipercompetitivo, le aziende non competono più solo sui prodotti, ma sulla coerenza, reputazione e fiducia. Come afferma Fasani, il fair play diventa una leva differenziante concreta: migliora l’accesso a capitali ESG, crea partnership di valore e rafforza il legame con stakeholder e comunità. È un modo per essere scelti, non solo notati.
Cosa serve per rendere il Fair Play operativo
Fasani propone anche una serie di azioni concrete per valorizzare il fp come modello aziendale:
- Linee guida nazionali che integrino il fair play nei framework ESG.
- Premialità nei bandi pubblici e nel rating di legalità per le imprese etiche.
- Percorsi formativi per manager e dirigenti.
- Comitati etici e canali di segnalazione protetta anche nelle PMI.
- Promozione attiva della Giornata Mondiale (19 maggio).
Oltre la regola
Il fair play, conclude Fasani, è più di un insieme di norme: è una scelta d’identità che trasforma l’impresa in un attore sociale. È visione strategica, intelligenza competitiva e cultura sostenibile. Una forma avanzata di leadership che unisce performance e responsabilità, efficienza e integrità. E che può rendere l’Italia un modello internazionale di impresa corretta, inclusiva e innovativa.
Articolo ispirato a: “Fair Play e ESG: il nuovo vantaggio competitivo delle imprese responsabili” di Fabrizio Fasani. Tutti i concetti, le proposte e le riflessioni sono tratte e rielaborate dal testo originale dell’autore.