Da edificatori a distruttori: amianto e DDT, chi paga per l’omissione di responsabilità?
Il ruolo della politica e delle imprese, la lentezza della giustizia. C’è necessità di un cambiamento radicale nella legislazione e nella responsabilità aziendale, che permetta di prevenire future tragedie e garantisca giustizia per le vittime di questi disastri.
Sostanze nocive e caratteristiche
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Vediamone alcune caratteristiche:
Problemi tempistici:
Decenni di ignoranza e superficialità di governi e industrie sui rischi e i danno dell’asbesto. Per il DDT vale lo stesso principio. Gli effetti sull’ecosistema sono stati devastanti, come quelli sulla salute umana. Agli anni ’40 e ’50 sono da rimandare le prime segnalazioni riguardo la sua pericolosità.
La “cultura dell’ignorare”:
Per il DDT la resistenza contro le prove scientifiche era legata a meri interessi economici e politici. Il rinvio ha avuto degli effetti devastanti e gravi ripercussioni sull’ambiente/salute pubblica.
Il diritto all’oblio:
Il caso del diritto all’oblio, che riguarda la protezione delle persone responsabili per i disastri ambientali e sanitari come quello dell’amianto, si intreccia con le questioni legate al DDT. Nel caso di entrambi, si è assistito a un “oblìo” collettivo che ha portato a un ritardo nella presa di responsabilità.
L’impatto sui lavoratori e sulle comunità:
Sia l’amianto che il DDT hanno avuto effetti devastanti su categorie vulnerabili come i lavoratori esposti ai rischi sul posto di lavoro e le popolazioni che vivevano vicino alle aree industriali o agricole trattate con DDT. La consapevolezza di questi effetti è arrivata tardi, e l’assenza di una protezione adeguata ha contribuito a un numero enorme di vittime.
Il processo di giustizia e la responsabilità:
In entrambi i casi, la giustizia è arrivata tardi. I processi che hanno portato a condanne per i crimini legati all’amianto sono iniziati molto tempo dopo che le evidenze scientifiche erano chiare. Il DDT ha visto processi analoghi, ma in molti casi gli sforzi legali sono stati ostacolati o indeboliti da pressioni politiche e industriali.
Il parallelismo con altre crisi ambientali:
La crisi ambientale e sanitaria prende così largo spazio perchè è causato da sostanze chimiche e inquinanti industriali. Questa crisi ha spesso avuto radici comuni in una cultura di negazione e in una mancanza di volontà politica di affrontare i rischi per la salute e l’ambiente.