L’uso delle radiazioni ionizzanti in ambito medico rappresenta un potente strumento diagnostico e terapeutico, ma non è privo di rischi.

Per garantire la sicurezza di pazienti e operatori, il Ministero della Salute ha introdotto nuove procedure per il monitoraggio delle dosi radiologiche somministrate a scopo medico.

Questo prevede con l’obbligo per tutte le strutture sanitarie di trasmettere le informazioni secondo un sistema strutturato e graduale. La nuova infrastruttura tecnologica mira a creare un quadro completo della radioprotezione in Italia.

Obiettivo? Proteggere la popolazione dai potenziali effetti dannosi delle radiazioni e migliorare gli standard di sicurezza

Il nuovo modulo per il monitoraggio: obblighi e scadenze

L’uso delle radiazioni ionizzanti in ambito medico rappresenta un potente strumento diagnostico e terapeutico, ma non è privo di rischi

Dall’ 11 novembre, le strutture sanitarie italiane dovranno registrare i dati dosimetrici per tutte le procedure con radiazioni ionizzanti, come previsto dal Decreto Ministeriale del 3 novembre 2023.

Pubbliche e private, tutte le strutture radiologiche avranno sei mesi per inviare i dati. Le credenziali per accedere alla piattaforma, disponibili dal 31 ottobre 2024, sono indicate in un documento informativo allegato.

Normativa di riferimento e obiettivi di sicurezza

Questa raccolta dati si inserisce nel quadro normativo delineato dal Decreto Legislativo 31 luglio 2020, n.101, e dalla direttiva europea 2013/59/Euratom. La normativa mira a proteggere la popolazione dagli effetti delle radiazioni ionizzanti, stabilendo misure di sicurezza fondamentali per pazienti e operatori sanitari. Gli obblighi di trasmissione dei dati rappresentano un passo avanti per monitorare in modo accurato l’esposizione della popolazione e per ridurre i rischi associati a diagnosi e trattamenti radiologici.

Un approccio graduale per una raccolta dati efficace

Il Decreto Ministeriale specifica che la raccolta dei dati sarà graduale, sia per quanto riguarda le procedure coinvolte, sia per le tempistiche. Le indagini diagnostiche e le procedure terapeutiche verranno classificate in categorie e sotto-categorie, che comprendono settori della radiologia tradizionale, radiologia interventistica, radiologia complementare e medicina nucleare. I dati raccolti saranno aggregati per sotto-categorie di procedure e suddivisi per genere e fasce d’età, permettendo una visione dettagliata dell’impatto delle radiazioni su diverse tipologie di pazienti.

Il ruolo delle Regioni e delle Province autonome nella gestione dei dati

A livello locale, le Regioni e le Province autonome svolgeranno un ruolo cruciale nel raccogliere e analizzare i dati trasmessi dagli esercenti. Questo monitoraggio sarà indispensabile per individuare eventuali anomalie o situazioni critiche, facilitando interventi tempestivi.

Il coinvolgimento del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità

Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità elaboreranno i dati a livello nazionale con fini epidemiologici e di radioprotezione.

Grazie a progetti finanziati, saranno effettuate valutazioni periodiche per garantire pratiche sicure e di alta qualità.

Queste nuove misure di monitoraggio segnano un importante progresso verso una sanità più sicura, con priorità alla protezione di pazienti e operatori. Con l’introduzione della piattaforma per il monitoraggio dei dati dosimetrici, l’Italia dimostra un impegno concreto nella tutela della salute pubblica.